Wednesday 31 December 2008

Bilancio del 2008

I’m on a tender trip,
Slowly I’m loosing grip.
Madness is in the air, I fear.
Stay, you’re my acid-queen.
Stay on my faded team,
Run through the corridor with me.

Tears falling from the sky,
Words from a lullaby:
Everything beautiful dies.
For now we’re hanging in,
Though we are blessed with sin,
You make my tired heart sing.

Credo sia arrivato il momento di tracciare un bilancio di questo 2008. Il quale ha meno di dodici ore di vita rimaste, ormai. E, credetemi, il solo pensiero mi stringe il cuore.
Probabilmente dipende dal fatto che in questo momento mi sento felice, ma mi sento di chiudere il bilancio in positivo, molto positivo.

Certo, di aspetti negativi quest’anno ne ha avuti: un marzo tutt’altro che piacevole, tutto lo stress e il logorio dei rapporti con la Mater nel periodo degli esami, la fine della mia storia di nove mesi, un periodo agosto-novembre semplicemente da cancellare, lo stress da trasferimento, Veronica a Forlì invece che a Treiste, la fine della dipendenza da Lot (che, checché se ne dica, era una divertente valvola di sfogo), i progetti solisti della Signora Hartzel che condannano di fatto gli Evanescence a morte, non essere riuscito a fare una cosa che avrei dovuto fare “entro l’estate” (cit. Bea)… e, sinceramente, non me ne vengono in mente altri.

Gli aspetti positivi, ugualmente, ci sono stati: il diploma con 98 in primis; essere entrato alla SSLMIT di Trieste; il trasferimento; la vita universitaria, gli amici, le bevute, l’abbandono dei rapporti esclusivamente virtuali; i concerti dei Nightwish e degli Epica; essere diventato un fan di più band e cantanti che non nei passati cinque anni assieme: Theatre of Tragedy, Epica, Emilie Autumn, Tristania, After Forever, Sirenia, Agua de Annique, Leandra, The Crest, Akphaezya, múm, Octavia Sperati; aver iniziato a leggere Angel Sanctuary di Kaori Yuki, e pure Ludwig e le altre opere minori; Rosieeel!!!!; il viaggio a Londra con Ginevra, tutto lo shopping a Camden Town; l’ampliamento della mia gallery su deviantART e il progressivo miglioramento del mio stile; i capelli lunghi, il miglioramento anche del mio stile nel vestirmi.
E il racconto che ho iniziato a scrivere. Ma qui il 2008 mi ha solo fornito il momento, il resto è farina del mio sacco.
E due amicizie che sono nate sulle ceneri del mio rapporto di nove mesi con due persone a cui voglio un mondo di bene. Quelle sì che sono state un vero regalo di questo 2008.

Aspettative per il 2009? Non molte, sinceramente. Sto provando ad imparare a vivere la mia vita nel presente, invece che nel futuro (anche perché, d’altro canto, ormai non ho un grosso bisogno di proiettarmi nel futuro per sfuggire a un presente insulso). Ma, comunque, qualcuna c’è: praticamente due terzi dei musicisti che seguo faranno uscire qualcosa – come ha detto la adorabile fata admina del forum degli Evanescence in riferimento al fatto che ancora non si hanno notizie concrete della Signora Hartzel, “questo 2009 sarà scoppiettante di novità, me lo sento”; “Ovvio”, le ho risposto io, “si sono già mossi tutti, tranne Amy”. Non l’ha presa molto bene, infatti ora ho un ban che mi pende sul capo. Poi spero di fare la cosa che andava fatta entro l’estate, e possibilmente entro l’inverno, che poi inizio a invecchiare; a questo proposito, tagliare il traguardo dei venti, che prima si cava il dente e prima si leva il dolore; rifarmi la carta d’identità senza l’obbrobriosa foto di me quindicenne coi capelli cortissimi (l’avreste mai detto?); andare al Lucca Comics, finalmente, e possibilmente fare anche il cosplay di Rosiel; e visitare Torino.

E questo è quanto. Saluto il 2008 con un grande bacio ed un grande grazie, e accolgo il 2009 a braccia aperte sperando che sia buono con me. Non mi entusiasma il fatto che probabilmente la prima ora e mezza sarà simile a quella del 2007 (tornate indietro di cinquantamila post e leggerete com’è stata), ma conto di recuperare poi. E poi, quest’anno ci sarà la mia tesora a mezzanotte, cosa che allora non c’era, per cui andrà tutto bene, in un modo o nell’altro.
E no, non lo dico perché sono diventato ottimista tutto d’un colpo. Lo dico perché la cosa più importante che ho imparato da questo 2008 è che le cose vanno sempre come devono andare. Sempre.

Buon anno a tutti.

Tuesday 30 December 2008

Yeah!

Due motivi per essere di buon umore:

1) Grazie a Marco/Lovelorn (da non confondere col ragazzino mestruato bersaglio del mio veleno) sono riuscito a rimettere il caro, vecchio Messenger 2008 che tanto rimpiangevo, dopo che Giovanni mi ha fatto mettere a tradimento l’orribile versione 2009 senza plus. This made my day.
2) Ho trovato le fanfiction yaoi su Rosiel x Catan. E ne ho pescata una davvero ben scritta, cosa abbastanza rara. Potete trovarne qualcuna in italiano
qui, e qualcosa in inglese qui. This made my day even more.

Thursday 25 December 2008

Gothic X-mas!


A Dark And Cozy Christmas by GothicNarcissus
We’re gonna have a Gothic Christmas,
That is what we’ll do.
We’re gonna have a Gothic Christmas,
Hope you’ll have one too.
Santa’s going to wear a black dress
Just for me and you.
Santa’s going to grunt in Latin
And slay a dragon or two.

Rudolph, he will change his name,
‘Cause Rudolph just sounds really lame.
Now we’ll call him Ragnagord,
The evil reindeer overlord.
His nose it shall be red no more,
It will be blackened to the core.
His eyes will glow an evil glow,
To guide the chariot through the snow.

We want to wish you a Gothic Christmas,
We want to wish you a Gothic Christmas,
We want to wish you a Gothic Christmas,
We want to wish you a Gothic Christmas.

We’re gonna have a Gothic Christmas,
That is what we’ll do.
We’re gonna have a Gothic Christmas,
Hope you’ll have one too.

We want to wish you a Gothic Christmas,
We want to wish you a Gothic Christmas,
We’re gonna wish you a Gothic Christmas,
Hope you will have a Gothic Christmas too!


[ Within Temptation ]

Wednesday 24 December 2008

Remember

Pensandoci ora, oggi sono tre anni esatti che conosco Frikka. Mica pizza e fichi, insomma.
Sarà per questo che il mio subconscio mi ha spinto ad ascoltare i The Gathering tutto il giorno, anche mentre facevo l’Albero di Yule?


Un bacio, Frì!

Sono gotico?

In fase di pulizia generale dell’HD del mio computer, ho ripescato il celeberrimo articolo di Famiglia Cristiana in cui si faceva una crociata contro la cultura Gothic, quello "se cinque o più di questi segni sono presenti, allora è un adepto". Dato che non l’ho ancora fatto qui sul Santuario, vediamo se ci arrivo, a cinque: segnerò quelle che mi si addicono con una crocetta [x].

Qui vengono elencati alcuni pericolosi segni indicanti l’allontanamento dal Signore da parte di vostro figlio.
Il Gothic è una cultura molto oscura e spesso pericolosa a cui molti partecipano giovani adolescenti.
La cultura Gothic conduce giovani e innocenti menti in un mondo immaginario di malvagità, oscurità e violenza.
Se 5 o più delle caratteristiche seguenti sono abbinabili al vostro bambino, vi prego di aiutarlo ad allontanarsi dalle tentazioni di Satana attraverso consigli ma anche preghiere.


[x] Si veste spesso di nero.
[x] Si mette t-shirt di band o riferite al rock.
[x] Mette quantità eccessive di rossetto, smalto per le unghie e makeup nero.
[x] Si mette ogni tipo di strani gioielli di metallo e con simboli, come: croci rovesciate, pentagrammi, pentacoli, o altri simboli di Satana.
[x] Manifesta interesse verso tatuaggi e piercing.
[x] Ascolta musica gothic oppure ogni altro tipo di musica antisociale. (Eliminate ogni tipo di questi album).
[x] Fa amicizia con altra gente che si veste, si atteggia o parla in modo eccentrico.
[x] Si mostra disinteressato riguardo ad attività costruttive, come: la Bibbia, pregare, chiesa o sport.
[x] Sembra molto interessato alla morte, ai vampiri, alla magia e all’occulto, alla stregoneria o qualsiasi altra cosa che implichi Satana.
[x] Si droga.
[x] Beve alcolici.
[x] Ha istinti suicidi o è depresso.
[x] Si taglia, brucia o partecipa ad ogni genere di autolesionismo
[x] Si lamenta di annoiarsi.
[x] Dorme troppo, o troppo poco.
[x] È eccessivamente sveglio durante la notte.
[x] Odia il sole oppure ogni altro tipo di luce.
[x] Chiede troppa privacy.
[x] Passa molto tempo in solitudine.
[x] Chiede tempo per stare da solo e in silenzio. (Questo perché potrebbe parlare con gli spiriti malefici attraverso la meditazione.)
[x] Insiste per passare del tempo da solo con i suoi amici, senza l’accompagnamento di un adulto.
[x] Non porta rispetto alle autorità; insegnanti, preti, e anziani, ma anche altri.
[x] Non va a scuola.
[x] Passa molto tempo fuori casa.
[x] Mangia troppo o troppo poco.
[x] Mangia cibi gotici.
[x] Beve sangue o manifesta interesse nel berlo. (I vampiri credono che questo attiri Satana. Questa azione è molto pericolosa e deve essere fermata immediatamente.)
[x] Guarda la televisione via cavo o altri programmi corrotti. (Chiedi alla tua chiesa locale per i programmi che tuo figlio dovrebbe guardare)
[x] Gioca a videogame che contengono violenza oppure videogame di ruolo.
[x] Usa internet eccessivamente oppure passa molto tempo sul PC.
[x] Fa simboli satanici e/o fa headbanging ascoltando musica.
[x] Balla in modo sensuale o provocatorio.
[x] È omosessuale e/o bisessuale.
[x] S’interessa di religioni pericolose: Satanismo, Filosofia, Paganesimo, Wicca, Induismo e Buddhismo.
[x] Indossa spille, adesivi, o qualsiasi altra scritta come: “Sono gothic”, “Sono morto”, “Sono così gothic”.
[x] Si definisce gothic.

Se cinque o più di queste cose vengono fatte da tuo figlio, intervieni subito. La cultura gothic è pericolosa e avvicina a Satana.
Fermatela in tempo!

Ehm, uhm… ci sono arrivato a cinque?!

Tuesday 23 December 2008

Un sogno natalizio d’infanzia

Oggi, dopo quindici lunghi anni, si è finalmente avverato un sogno natalizio che ho sempre avuto. fin da quando ero un tenero bambino di quattro o cinque anni. Per capire la portata dell’evento, però, è necessario un piccolo preambolo.

Sin da quando ho memoria, ho sempre detestato il presepe ma amato profondamente l’albero di natale (ho poi scoperto che era in realtà l’albero di Yule, il che spiega perché mi piacesse, oltre il fatto che fosse colorato e sbrilluccicoso). Ma il mio albero di natale non è mai stato il classico albero, di quelli in cui tutti gli addobbi sono di uno, massimo di due colori: il mio è sempre stato un trionfo di colori diversi armonicamente contornati dai rami verdi.
Ora, quando avevo quattro anni, capitò che il nastrino fucsia fosse diventato ormai troppo vecchio: era bruttino e spelacchiato e perdeva i pelucchi luccicanti dappertutto (ogni anno, tirando fuori l’albero, ne trovavamo sempre qualcuno attaccato ai rami in plastica, perfino l’anno scorso!), per cui decidemmo di buttarlo. Il problema era che quell’anno i nastrini fucsia erano passati di moda e non li trovammo.
L’anno dopo, girammo in vano tutti i più grandi negozi di Sassari, compresa l’attuale galleria Auchan che all’epoca si chiamava Città Mercato (che, per un bambino di cinque anni sembrava davvero una città), senza trovarli, cosa che mi fece fare dei pianti colossali. E, di anno in anno, la ricerca continuava infruttuosa, senza che ci fosse traccia dei nastrini fucsia. Fino a quando crebbi e mi misi l’anima in pace.

Ebbene, oggi, passando davanti a un negozio dei cinesi, qualcosa in una delle vetrine ha catturato la mia attenzione: un luccichio fucsia. Mi sono avvicinato con gli occhi sgranati ed era lì: in mezzo a quelli dorati, luccicava un nastrino fucsia. No! Impossibile! Mi sono fiondato nel negozio e l’ho comprato.
Così, finalmente, dopo quindici anni, il mio Albero di Yule finalmente completo… è qui! (parte la musichetta di Carramba e Fratè… pardon, la Carrà si asciuga gli occhi umidi con un fazzoletto). Domani, quando mi deciderò a farlo, farò qualche foto e la pubblicherò.

Cripta onirica: censored edition

Ottimo: abbiamo appurato che è meglio evitare di leggere fanfiction pesantemente yaoi (su Rosiel x Catan, peraltro) prima di andare a dormire. Altrimenti, poi finisco per fare sogni pesantemente porno.

Peraltro, facciamo gli auguri al mio burattino
Dorian, che oggi compie tre anni lottiani. Noterete che ultimamente sono parecchio ossessionato da Rosiel: lo sto usando anche per il suo avatar. Comunque, amo molto questo mio bimbo: senza di lui, non ci sarebbe nemmeno stato il racconto (che attualmente è al capitolo 23, per la cronaca).

Monday 22 December 2008

Presentazione del nuovo template: A Rose For The Dead

Ricordo una sera di tanto tempo fa, verso metà ottobre del 2006. Sedevo in pullman, di ritorno da Sassari, e trascorrevo il tempo come sempre al telefono con Giulia. Ricordo nitidamente che mi disse che non le piaceva particolarmente il soggetto dell’avatar del mio personaggio di Extremelot, Dorian (all’epoca aveva pure un altro nome). Io le dissi che non m’importava molto, perché non l’avrei mai cambiato. Lei sorrise con condiscendenza e l’aria di una che la sapeva lunga. Nel giro di poche settimane, passai da Zell Dincht di Final Fantasy VIII a Stuart Townsend in versione Dorian Gray de La Leggenda degli Uomini Straordinari.
Non ricordo se prima o dopo, ma molto probabilmente dopo, perché all’epoca il Santuario era stato appena edificato, facemmo un discorso esattamente identico sul template del mio blog. Lei non ha mai amato l’allora (ancora) Amy Lee, e di conseguenza non le piaceva particolarmente il template. Io le dissi che non l’avrei mai cambiato. Lei mi ricordò la scena dell’avatar. E indovinate chi aveva ragione, anche stavolta?

Inauguro, dunque, ufficialmente “A Rose For The Dead”, il mio nuovo template ispirato in parte ai Theatre of Tragedy (hanno un nome troppo bello per non usarlo in qualche modo), e in parte ancora maggiore a Angel Sanctuary di Kaori Yuki.
L’ho composto interamente io, e pertanto ne vado abbastanza orgoglioso. Anche se, in effetti, si è trattato solo di fare le immagini e cambiare le combinazioni di colori, dato che l’htm di base resta quello del template di The Open Door. Ma per uno che di programmazione non sa una mazza, direi che è anche tanto. Soprattutto perché ad esso è associata tutta una particolare simbologia.

In primo luogo, i vari ghirigori goticheggianti sono un riallacciarsi ai miei gusti estetici, perché amo questo genere di decorazioni. In secondo luogo, sono presenti riferimenti alla musica (i Theatre of Tragedy), alle Rose che amo (“So like a Rose”), e c’è perfino un elemento di continuità con The Open Door (il simbolo tratteggiato con le stelline in blu verso destra, che è presente sul disco). E poi, c’è la simbologia legata al soggetto dell’immagine.
Perché Setsuna e Rosiel di Angel Sanctuary? Perché proprio in questa posizione, con Setsuna quasi sepolto sotto le rose e Rosiel che si sporge sopra di lui a baciarlo (o a seppellirlo completamente)? Perché proprio loro, come coppia, sebbene io sia un strenuo sostenitore di Rosiel x Catan? Per rispondere a questa domanda, è necessario tornare ad ancora prima che io pensassi di aprire il Santuario, all’estate del 2006.
Quell’anno è stato cruciale, nell’ottica della mia vita: è stato il periodo in cui ho cominciato a diventare ciò che sono ora, a lasciar crescere i capelli, a vestirmi in maniera più particolare (e decente, prima avevo lo stile di un’ameba), ad entrare in contatto con ciò che ora costituisce il mio mondo e a conoscere molte persone che ora sono fra i miei migliori amici.
Una di queste persone, che purtroppo ora non sento più da secoli, ma che in passato è stata tanto importante da reggere il moccolo durante il mio primo bacio, fu fra le prime a mettermi in contatto col magico mondo dei manga di Kaori Yuki. Mi parlò in maniera un po’ vaga di Angel Sanctuary, dicendomi che somigliavo notevolmente a Setsuna (in effetti, a quell’epoca avevo i capelli suppergiù come i suoi), che è principalmente il motivo per cui l’ho tenuto per tutto questo tempo nella colonna di destra. Ora, per motivi che non sto a spiegare in modo da non rovinare la trama a coloro che per caso fossero interessati a leggere il manga (che vi consiglio caldamente), una serie di circostanze vuole che Setsuna e Rosiel abbiano esattamente gli stessi lineamenti del viso. La differenza sta solo nel colore degli occhi e dei capelli, nella lunghezza di questi e, soprattutto, nell’indole dei due personaggi. Setsuna è sostanzialmente buono, nonostante una notevole propensione a lasciarsi trascinare dagli eccessi e ad innamorarsi di chi non dovrebbe. Rosiel (che, ci teniamo a sottolinearlo, è un uomo. Molto gaio, molto effeminato, ma è e resta un uomo) invece è folle, malvagio e profondamente corrotto. E’ narcisista fino alla patologia, ama sempre e comunque in maniera insana, non si preoccupa di far del male pur di ottenere l’oggetto della propria passione e a dividerlo da chi questi ama già. Sentimentalmente è estremamente confuso, spesso e volentieri non capisce cosa vuole e non si accorge di averla già fra le braccia. Per egoismo, è capace di incredibili atti di generosità verso chi ama, e per amore è capace di crudeltà inimmaginabili, se queste possono portare giovamento al suo amato. Inoltre, veste in maniera originale, spesso e volentieri con completini gotici spettacolari.

Ora, appurato che il mio viso resta suppergiù lo stesso, più passa il tempo e più inizio a somigliare a Rosiel. Non solo per quanto riguarda la lunghezza dei capelli e lo stile nel vestire, ma anche come carattere. Mi sto incattivendo sempre più, i miei scrupoli stanno sparendo progressivamente e mi ritrovo ad essere sempre più egocentrico. Divengo sempre più consapevole del mio fascino e mi faccio sempre meno problemi ad usarlo. E sebbene sappia che la cosa non va poi molto bene, non me ne importa un granché. Per questo ho scelto l’immagine in cui Rosiel si china a baciare Setsuna sepolto sotto le rose: mi chino a metà fra un atto di affetto, di nostalgia ed un addio verso ciò che sono stato. Un po’ come il nuovo Santuario fa verso il Vecchio. Suppergiù, questa è l’allegoria principale del nuovo template.
E poi… diamine, lo volevo nero da secoli!

Sono curioso di conoscere le vostre reazioni ad un cambiamento tanto radicale. Alcune le ho già sentite (non sarebbe male poterle leggere anche nei commenti), ma di molte altre sono curioso. Fatemi sapere. E soprattutto, godetevi la permanenza nel nuovo Santuario. O Teatro. O Roseto. O, semplicemente, il Mio Regno.

Sunday 21 December 2008

Malice in Africaland

Inutile dirlo, di essere arrivato in Terra d’Africa me ne sono accorto nel giro poco più di dieci minuti dallo sbarco: il signor Procreatore è venuto a prendermi al traghetto e abbiamo impiegato mezz’ora per uscire dalla zona industriale di Porto Torres pur in totale assenza di traffico perché non esisteva un singolo cartello che indicasse la direzione per Algeri… oh, pardon, Alghero (nonostante tutte le altre destinazioni importanti della regione come Cagliari, Sassari o Timbuctù fossero indicate). Alla fine, ci siamo affidati alla nostra buona stella, e fortuna che non c’erano occultazioni (di navigatore satellitare non si parla nemmeno, ovvio).
La seconda conferma l’ho avuta dopo neanche metà della strada, quando il cartello all’incrocio (ormai fuori da Porto Torres) indicava “Alghero 20 km” e circa dieci minuti di viaggio dopo c’era “Alghero 21” (ovviamente, procedendo lungo la strada la meta si allontana). E, per completare il quadro, dopo un po’ ho visto le pecorelle biancherelle (cit.). (Per inciso, se alla parola “pecorella” associate un voluminoso e morbido batuffolo di lana, dimenticatevelo: le pecore della Terra d’Africa sono da latte, quindi la lana è sfibrata, infeltrita, stopposa e pure lurida e appiccicaticcia).

Escludendo il cantiere che ho trovato al posto della fontana di benvenuto all’ingresso settentrionale della “città” (che parolone!), Alghero non mi ha provocato la reazione repulsiva (o addirittura allergica) che mi aspettavo, nonostante ci fossimo immediatamente lanciati in un rally selvaggio negli sterrati urbani (trovare un metro quadro di asfalto senza buche in una delle vie cittadine è un lusso per Europei). Ma è anche vero che non ho ancora avuto a che fare direttamente con gli Algerini… pardon, Algheresi (se non per l’usuale parcheggio in tripla fila anche alle 8 del mattino). Sto cercando di prenderla con calma, in modo da non ritrasformarmi in un otaku per queste due settimane. Intanto, poter dire che “in fondo, siamo ad Alghero” con Giovix sarà un ottima valvola di sfogo. Poi, anche sputare bile e acido sul Santuario (per il quale sto progettando un radicale cambio di template) servirà da catarsi. Mah, auguratemi buona fortuna, ne ho bisogno.

Friday 19 December 2008

These are the Rings that fell apart

The Rings That Fell Apart by GothicNarcissus
Quest’anno Babbo Natale non mi porterà regali: sto iniziando le vacanze natalizie con i pensieri più cattivi per la testa, le speranze più marce, i desideri più malvagi. Perché sono profondamente egoista e perché voglio tutto ciò che è bello.
Desidero ardentemente che queste vacanze portino il disastro e che la lontananza scavi solchi profondi e incolmabili. Desidero che si spalanchino abissi che mi consentano di costruire un rifugio sicuro su un ciglio del baratro dove poter trionfalmente accogliere chi voglio io.

Perché sono profondamente marcio e cattivo, e non m’importa nemmeno. Voglio solo essere felice e ottenere ciò che desidero.

Wednesday 17 December 2008

Nuovo template

Molti avranno notato che per la prima volta da quando ho aperto il Santuario ho apportato un importante cambiamento al layout.

Avevo già modificato il template aggiungendo le falene per dargli un look ancora più Evanescence, ma non avevo mai modificato l’immagine principale. Ora, invece, l’ho fatto. È la modifica più profonda dal 2006 a oggi.

Non mi andava più di dover vedere la faccia di Amy Lee… pardon, di Amy Hartzel ogni volta che dovevo aprire il blog. (Sì, lo so, è lo stesso comportamento che ho con tutti i miei ex amori. Ma non vedo perché lei debba fare eccezione).
Ho tollerato molte cose, ma ormai siamo alla frutta. È tutta presa dai suoi giri a Disneyworld, i cestini portapranzo per la beneficienza, il suo album solista e, udite udite, le colonne sonore per i film per potersi preoccupare degli Evanescence. Dopo che aveva giurato e spergiurato che qualsiasi cosa avesse fatto in campo musicale sarebbe stato con la sua band per la quale aveva combattuto con unghie e denti. Dopo che, quando in un’intervista le avevano chiesto se volesse fare come Gwen Stefani o Fergie, che avevano usato i loro gruppi come trampolino di lancio per le rispettive carriere soliste, aveva detto che non era quel tipo di persona. Dopo All That I’m Living For.
E leggere a distanza di due settimane prima che “odia andare in tour e suonare sempre le stesse cose” in un’intervista e poi che “le manca sonare dal vivo e non vede l’ora di vederci” nel biglietto di auguri per i fan è stato il colpo di grazia. No grazie, niente schizofrenici o bugiardi ipocriti. Ergo, lei non è più la figura adatta per la testata del Santuario. La Porta Gotica rimane vuota fino a nuovo ordine.

Tuesday 16 December 2008

Aww! Aww! Aww! - Estasi

Catan, am I Beautiful?
Ora, io capisco che sembro sempre una fangirl, quando leggo qualcosa della Yuki. Ma in questo numero di Angel Sanctuary è stata particolarmente spietata nel mettere su scene shounen-ai-ose! Cioè, fra Catan nudo che corre a salvare Rosiel, Rosiel che gli si fionda fra le braccia e poi il bacio di cui sopra… beh… Kaori, ti amo! *___*

Rosiel x Catan forevvaH! <3

Monday 15 December 2008

Pattini!

La vita universitaria in una città europea offre numerosissimi spunti per tornare a casa felici la sera. Ad esempio, oggi sono andato a pattinare sul ghiaccio (o, come ho scritto a Bea, stavo tentando il suicidio su una lastra di ghiaccio con dei pattini ai piedi). Con orgoglio posso dire che essendo la prima volta che ho messo le lame ai piedi, sono caduto solo due volte, ma ho finto di farlo almeno una ventina per poter piombare fra le braccia di qualcuno che se ne intendeva un tantino di più (chough!).

Peraltro,
la seconda caduta si è svolta in maniera piuttosto comica: stavo a braccetto di una delle mie compagne, passa uno dei miei amici gridando “Brutti”, alla quale parola bam!, casco come una pera cotta. Credo si sia capito, ormai, che è una parola da evitare in mia presenza.

Ultima cosa da segnalare, chiamatemi pure The Serial Flirter: sono già al numero tre. Cosa che non ha a che vedere con la serata gaia di ieri notte all’Etnoblog: lì ho prestato più attenzione al film in bianco e nero che proiettavano senza sonoro su una parate (Che Fine Ha Fatto Baby Jane, in caso lo conosciate: a me è piaciuto un sacco) che non alla compagnia. Ma l’università è un terreno sufficientemente buono per andare a caccia (per i ragazzi: le ragazze si disperano per mancanza di materia prima).

On air today: December Elegy – Tristania

Heavenly December Elegy by GothicNarcissus

Friday 12 December 2008

Natale s’avvicina

Oggi ho comprato i biglietti per tornare ad Alghero, questo Natale. E già mi manca Trieste.

Per inciso,  il nuovo album dei Sirenia è leaked l’altro ieri e sinceramente, dopo averlo sentito, in me si è triplicata la voglia di prendere a schiaffi Morten per la figura fatta nel precedente. Per la serie: come farsi i buchi neri nella discografia.

Sunday 7 December 2008

In war and love

Il vicino truzzo mi ha beccato nella giornata sbagliata. Per ora tengo i The Gathering di Souvenirs (ovvero relativamente tranquilli) a tutto volume per combattere contro di lui, ma nulla mi vieta gli After Forever come contromisura, se non abbassa il volume.

Ps: ho deciso di entrare in Rapunzel mode: on (Rapunzel sarebbe Raperonzolo, per chi non legge la Yuki). Semplicemente, mi sedrò al balcone, scioglierò i capelli e attenderò che qualcuno si arrampichi e mi venga a prendere. Basta essere io a correre appresso alle persone.