Wednesday 31 August 2011

Chiavi di ricerca - Agosto

Lo scorso mese ipotizzavo che a calo dei post corrispondesse anche un calo delle visite via Google ed altri motori di ricerca. Ebbene, a giudicare dal numero di chiavi di ricerca che ho trovato ad agosto, forse ho sbagliato alla grande. Cè anche da dire, però, che la maggior parte era materiale noto, o stranamente serio e con pochi spunti per una sana risata; ma qualche capolavoro è spuntato comunque:

foto e disegni dei principali tipi di demoni
Allora non sono io l’unico ad essere appassionato agli album fotografici demoniaci!
pescy evanescence
Sono commosso! Pescy inizia a farsi conoscere sul web!
drappeggio lenzuola
Avete decisamente sbagliato posto, io il letto lo rifaccio solo sotto minaccia...
madonnapornostar
Tutto ciò mi riporta indietro alle estati con Gin, dove la pornostar in questione non era certo la nota cantante!
bei ragazzi tedeschi
Quelli che si nascondono nelle caverne (sul confine polacco) quando io vado in Germania.
ailyn sirenia capelli rossi
Potrebbe essere Astaroth di Angel Sanctuary (il cui colore di capelli ha destato dubbi anche questo mese).
amanda somerville ingrassata
Ma... di nuovo! Non è vero che è ingrassata, povera Amandona!
charlotte wessels sexy pics
Ribadisco: perché la gente entra nel mio blog in cerca di materiale da pippe etero?
stavanger monumento tre spade
Quello a cui Liv Kristine ha legato sua sorella Carmen Elise vestita col Red Dress nel bel mezo di una tempesta in un rituale per farla diventare una brava cantante.
molko rimpianti
Se si tratta di Brian, di solito è quello di non esserci andato a letto...
vaginadimamma
Ok che tutti veniamo da lì, però... eww!

copricapi drag queen
Almeno stavolta siamo sicuri che si tratti di cappelli e non capelli....
espressione da fangirl
Normalmente è: KYAAAAAAAH!

Le migliori di questo mese sono trascendentali:

dante and kylie deviantart
Oh, se al posto della Portinari ci fosse stata la Minogue, la Divina Commedia avrebbe preso tutt’altro corso!
farfalle a medjugorge
...ma PERCHÉ? Perché le farfalle a Medjugorje? (E perché la gente continua a capitare sul mio blog cercando Medjugorje?!)

Saturday 27 August 2011

La tua dipendenza da Facebook è del 52%

Media facebook-dipendenza. Dal tuo risultato sembri essere un facebookiano abbastanza assiduo e stereotipato, sebbene non completamente assuefatto alla facebook-mania. Il tuo grado di dipendenza non è particolarmente elevato, ma esiste e non è indifferente. Il rischio in questi casi, come ben saprai, è quello di confondere ciò che è reale con ciò che non lo è, finendo per coltivare facili illusioni destinate a rendere superficiale quello che non dovrebbe esserlo. Fai attenzione dunque, cerca di utilizzare i servizi offerti da Facebook con moderazione e stando attento a non farti coinvolgere dal meccanismo delle facili (e poco reali) amicizie! 

Questo test ha tipo cannato in pieno. Sì, è vero che sto molto su Facebook, ma lo uso principalmente per procurarmi inimicizie, altro che amicizie! Chiedete a tutte le fangirl di Pescy!
Ciò detto, non solo il risultato, ma anche un paio di domande mi hanno fatto sorridere:
10 - Ha mai pensato che le amicizie che si creano su Facebook non siano poi tanto “consistenti”?
No anzi, le trovo molto intense || No, però ora che mi ci fai pensare... || Sì, ma non ha importanza || Sì, ne sono consapevole e non mi illudo
12 - Ritieni che Facebook avvicini le persone?
Sì, assolutamente || Dipende dall’uso che se ne fa, ma in generale sì || Non sempre, a volte genera illusioni || No, tende a rendere i rapporti più superficiali
.

E fortuna, aggiungerei io, che nel mondo reale ci sono invece le solide e profonde amicizie con amici di bevute, colleghi coi quali parli solo di studi e/o lavoro, opportunisti che ti chiedono favori ogni volta che capita l’occasione, vari ed eventuali da frequentare, che controbilanciano alla superficialità e al vuoto delle amicizie virtuali.

Monday 22 August 2011

Sicker!, quoth Cassandro

Stamattina ho sognato Chris e Ripper de L’Époque Noire. Situazione molto reale (a parte loto, presumo, che ho evidentemente renderizzato basandomi su ciò che ho letto sul blog, ma della cui accuratezza non posso garantire), con loro che a stento si parlavano, ma in compenso si parlava abbondantemente di musica mentre sorseggiavamo alcool; di tanta musica, di quella che ascoltano loro, di quella che ascolto io, di quella in comune. Ad una certa è volato pure un “gallina padovana”, giusto per aggiungere realismo alla scena. Tutto questo per evitare l’argomento più spinoso, che aleggiava nell’aria come una nebbiolina gelida. E poi, per qualche motivo, eravamo tutti (assieme ad altre persone che sapevo essere gli amici di cui parlano, ed altri che sapevo essere i lettori abituali del loro blog) in una specie di bazaar caotico in un posto esotico in cui Chris (e solo Chris) era in vacanza, e lui, di fronte alla proposta di andare stabilmente a vivere nell’albergo in cui stava, ha declinato dicendo che per un breve periodo se lo poteva permettere, ma che alla lunga sarebbe stato troppo dispendioso. Il sogno è finito con me che mi defilavo mentre Chris e Ripper parlavano con aria di riconciliazione in una specie di privé ricavato da alcune tende e due tappeti persiani appesi, e io andavo a guardare degli organi polverosi e a cui mancava qualche tasto (?) al bazaar pensando che in non ricordo che canzone c’era un organo che suonava in un modo, mentre su un’altra suonava diversamente, e che pazienza se non erano messi tanto bene, si potevano riparare.

Il perché abbia sognato Chris e Ripper mi è ignoto; perché poi abbia sognato una situazione che è (stata) così aderente alla realtà, pur in salsa metaforica (specie verso il finire), lo capisco ancor meno. Sta di fatto che io, Alessandro, fra i vari soprannomi ho quello di Cassandro, perché sogno o penso le cose, e queste si avverano. Quindi, anche se quando mi sono svegliato avevo il cuore così gonfio e gli occhi così umidi che non ho più avuto voglia di riaddormentarmi (ho addirittura fatto colazione con la Mater, che doveva andare al lavoro), penso che il sogno abbia una valenza positiva. Magari è pure arrivato in ritardo, chi lo sa?
Anche perché vieto tassativamente a Chris e Ripper di compiere gesti affettivamente irreparabili, visto che sono l’unico, e dico l’unico, motivo che mi resta per credere nell’esistenza dell’ammoreh anche nella vita reale.

Saturday 20 August 2011

Never Fall In Love

Never Fall In Love by GothicNarcissus

You want to be my lover,
You want to be my man.
I am a flower
And I hurt your hands.
Don’t say you love me,
Don’t say you care:
I’m not human,
We will never be the same.

You can carry on like that
I will give you all I’ve got.
I’m not the one you’re looking for:
Roses never, never fall in love.

You could be a giant,
You could be a child:
I’m buried in the ground
And I never cry.
Don’t say you love me,
Don’t say you care:
I’m not human,
We will never be the same.

You can carry on like that
I will give you all I’ve got.
I’m not the one you’re looking for:
Roses never, never,
Roses never, never fall in love.

[ Never Fall In Love – Emilie Simon ]

Ho mai menzionato il fatto che l’idea di innamorarmi mi fa salire la nausea e che se qualcuno prova ad avvicinarsi mordo? Perché altrimenti sarebbe il caso di farlo.
Oh, e se la foto vi piace, fate un salto su Blogspot per leggere come è nata.

Tuesday 9 August 2011

New Evanescence single is dark and epic… fail!

Lo ammetto senza girarci intorno: quando ho sentito What You Want degli Evanescence (che, per decenza, mi astengo dal linkare) ci sono rimasto davvero male. Dati i presupposti (un disco riscritto di corsa e forzatamente, le preview, la copertina inutile e le dichiarazioni di Amy), avevo aspettative davvero basse già in partenza; eppure, eccomi qui con una delusione abbastanza cocente. Perché, nonostante tutto ciò che è successo negli ultimi quattro anni, gli Evanescence sono stati una parte importante della mia adolescenza e della mia crescita musicale.
Prima band che ho davvero seguito con passione e dedizione, primo passetto in direzione dark, primo concerto rock da cui sono uscito esausto e sudaticcio, primo meet and greet, primo bacio (l’occasione per vedere il ragazzo a cui l’ho dato è venuta col concerto), prima discografia acquistata meticolosamente. E tanti, tanti, tantissimi momenti di cui la loro musica è stata la colonna sonora.

Ormai ho ridimensionato la mia adorazione per loro a una cotta adolescenziale, ho iniziato ad ascoltare musica che amo più di quanto abbia mai amato la loro, ho capito che sotto la patina di scintillante divinità Pescy è una grandissima stronza, che la loro musica è molto più controllata dalle regole del mercato di quella di molti altri artisti. Eppure, speravo di salutare degnamente la band con cui sono cresciuto, confidavo in un album d’addio valido. Se i presupposti sono questi, allora l’unica cosa di “epic” (cit. Pescy) qui sarà il fail. Non è questione di non giudicare un album dal singolo di lancio, non è questione di essere radio-friendly, questa canzone è semplicemente brutta. I cinque anni di silenzio non mi sono pesati perché ho avuto di che riempirli degnamente, ma dopo tutto questo tempo avrei sperato in una canzone almeno decente. Non c’è stata un’evoluzione, non c’è stata innovazione, semplicemente è una canzone vuota e priva di qualsiasi significato che scivola via nel dimenticatoio già a metà e non fa venire minimamente voglia di riascoltarla.

Side note: ho parlato di album d’addio. Non sono impazzito, semplicemente non c’è motivo di prenderci in giro: è palese che l’unica funzione di questo album è svincolare Pescy dal contratto con la Wind-up per darle la libertà di dedicarsi al cantautorato che già da due anni vuole portare avanti. Tutto questo improvviso ammoreh per gli Evanescence e per il group effort è tanto posticcio quanto si ostina a ripeterlo in ogni singola intervista che rilascia e, appena avrà finito il tour, impacchetterà tutto e chiuderà bottega senza pensarci due volte.
In fondo, ho previsto con accuratezza millimetrica che ha trascorso anni a non far nulla, musicalmente parlando; che voleva fare la solista e lasciar morire la band di inedia; che nel 2009 stava scrivendo con l’amico Will Hunt e non con la band; che quando sono spuntati fuori i We Are The Fallen ha raccattato d’urgenza il materiale solista e ha fatto di tutto per riadattarlo alla band; che il lavoro era disomogeneo e forzato e quindi la label giel’ha tirato dietro; che ha dovuto riscrivere praticamente tutto daccapo. Quindi, mi ritengo abbastanza affidabile nel prevedere anche che la fine di questo tour segnerà la fine degli Evanescence.
Il che non è necessariamente un male, almeno Pescy smetterà di torturare quelle povere canzoni dal vivo, dato che più passa il tempo e peggio canta. Almeno di una cosa le sono grato, però: essersi comportata in modo tale da aprirmi gli occhi e permettermi di notare tutte queste cose invece che idolatrarla ciecamente. Almeno non mi sento moralmente obbligato a ingoiare amaro e farmi piacere questa porcheria a tutti i costi.

Saturday 6 August 2011

Non rendiamoci ridicoli

Ora, io lo so che se davvero sono poco o per nulla interessato a qualcosa è il caso di non parlarne proprio, ma considerando che intorno a me è tutto un fiorire di countdown per la premiere del nuovo singolo di Pescy, è un po’ difficile restarne fuori. Poi lo ammetto, un tantino di curiosità ce l’ho anche io, non posso dimenticare che sono cresciuto ascoltando gli Evanescence nelle loro diverse incarnazioni.

Ciò detto, se devo essere sincero si sta decisamente sfociando nel ridicolo. Vedo reazioni che non avrei avuto nemmeno a quindici anni da gente della mia età, e non mi riferisco solo ai moti di adorazione cieca verso Pescy a partire da pochi secondi di preview (peraltro davvero brutti), quanto alla convinzione fervida e reale di avere un rapporto con lei, che lei si apra e confidi con i fan, ne capisca le paturnie e ci sia una vera comunicazione a doppio senso tramite le sue canzoni. C’è chi crede sul serio di essere la sua sorellina minore, e non sto esagerando. E allora, dall’alto della mia posizione privilegiatissima ed esclusiva (frase detta mentre mi limo le unghie con nonchalance), posso dirlo forte: essere fan di un artista, stare a sentire ciò che ci dice tramite le sue opere, non significa assolutamente conoscerlo ed esserci amico. L’arte è sostanzialmente comunicazione, e su questo non ci piove, ma non è una comunicazione a doppio senso. L’artista comunica con noi una parte di ciò che è, sente o pensa sublimandola in opera d’arte, mentre noi rispondiamo comunicando all’opera stessa, non già più all’artista. Quelle che sono le nostre esperienze, che vanno a legarsi all’opera in questione quando ve le proiettiamo, non giungono all’artista perché, semplicemente, non ci conosce. Nel 90% dei casi non sa che esistiamo, e se anche lo sa non può sentirci. Non è un vero contatto umano, tanto meno uno a doppio senso, ma semplicemente un contatto artistico.
Comunicando attivamente con la mia cantante preferita - e anche qui, sono ben lungi dal pensare che siamo davvero amici, visto che sentirsi ogni tanto su Facebook non significa essere amici - me ne sono reso conto perfettamente. Ho avuto a che fare davvero con lei, con i suoi sentimenti, solo in alcuni brevi momenti, come quando abbiamo condiviso qualche lacrima abbracciati brevemente dopo il concerto, o quando mi ha confessato che dopo mesi piange ancora per lo split della band; tramite le sue canzoni, invece, ho a che fare con delle situazioni e sentimenti che, magari, ha realmente vissuto, ma che reinterpreto sempre e comunque alla luce delle mie esperienze personali.

Per cui, ragazzi, facciamoci un favore: fangirlate pure la musica di Amy, ma non andate in giro a dire che vi capisce, vi è vicina, vi ascolta, vi consola e vi aiuta a crescere. È la sua musica che lo fa, al di fuori di essa lei non ha alcun valore nella vostra vita.
(A prescindere dal fatto che non sia una dea ma una semplice americana media, anche più stronza di molte altre.)

Monday 1 August 2011

Chiavi di ricerca - Luglio

Considerando la mia generale inattività sul blog dellultimo mese, non cè da sorprendersi se le visite e, di conseguenza, le chiavi di ricerca utilizzate per trovarlo abbiano subito un calo (almeno credo, non so se le cose siano davvero collegate). Tuttavia, questo mese, le assurdità sono poche ma buone. Lidea era di lasciar perdere e fare un post congiunto per luglio e agosto, ma certe chicche che ho scovato non possono assolutamente aspettare!

tettone rubate
Continuano i misteriosi casi di furto di seni. Sarà mica tornato Jack the Ripper?
drag queen theatre
Ho scritto un solo post sulle drag queen. Possibile che sia stato marchiato a vita?
come fare cappelli drag queen
Di solito, i cappelli si possono comprare in negozio...
angel sanctuary astaroth capelli
angel sanctuary astaroth colore capelli

Kaori Yuki l’ha ripetuto almeno ventordici volte nelle side note del manga. E leggete con più attenzione!
emilie autumn aborto
Ma poveretta, non le si lascia proprio tregua!
violet+rabbit+girl+splinder
Perché sono una dark evil gotik gherl e mi sento un po’ Alice Nel Paese Delle Meraviglie e un po’ Gotik Lolita!
www.hamster x donna ciccona black
Perché i pippaioli virtuali finiscono sul mio blog cercando porno palesemente eterosessuali?
alesandro theatre of engels and roses splinder
go thic narcissu s blog
goyhicdoor
sgotrhicdoor

No. Ora, seriamente: chi diamine è questo dislessico?
teen giapponesi nella scuola hamster
Perché anche questo mi sa vagamente di pornazzo?
extremelot vypera
Ooh! Guardate un po’ chi googlano!
medjugorie uncinetto madonna
medjugorje rosario all’uncinetto

Ne ho timòre. (cit.)

scopate in autobus racconti
Fap fap fap fap...

Ed ecco i due capolavori di luglio:

domenica 17 luglio la zoccola torino
Cos’è, una specie di raduno nazionale?
checche sslmit
Qui c’è qualcuno che ha capito proprio tutto!