Thursday 8 November 2018

Lucca senza Comics

Tolte le spese di viaggio, cibo e alloggio, a questo Lucca ho speso in totale 45 euro. Per cinque magliette, scontate perché gli standisti sono miei amici. E tutto ciò che ho visitato della fiera è stato il padiglione dei miei amici, entrando di straforo col loro pass espositori.
Ormai sono ufficialmente fuori dall’entusiasmo per il Lucca Comics.

D’altra parte, sono tornato a casa col portafogli bello carico, ho scattato un sacco di foto che mi soddisfano artisticamente, oltre che economicamente, e ho avuto comunque tempo di vedere un po’ di amici che vedo solo in fiera. Non tutti, purtroppo, masi fa quel che si può.

La più grande soddisfazione, però, è che, sul lato lavorativo, tutto ciò che era in mio potere organizzare è filato liscio come l’olio. Non ho potuto prevedere che il grande diluvio si spostasse da giovedì a mercoledì e, quindi, avrei fatto meglio a tenermi le commissioni per quel giorno, ma non controllo il tempo. Non ho previsto quanto Palazzo Pfanner sarebbe stato preso d’assalto venerdì e, quindi, c’è stato molto da aspettare per entrare, ma lì la disorganizzazione è stata dei gestori del palazzo, non mia: io ero pronto alle condizioni meteo, avevo previsto quanta luce avrei avuto dove e ho gestito la parte fotografica al meglio. E, ad ogni buon conto, ho sfruttato il liberarsi di alcuni slot per anticipare dei set in previsione di ulteriore brutto tempo (che poi non c’è stato), giusto per essere sicuro.
Oh, e poi c’è stata la vagonata di Unown che ho catturato su Pokémon Go e che ora potrò scambiare in giro con la gente facendomi pagare in sonanti Bulbasaur shiny: quello è un aspetto positivo da non trascurare.

Tutto questo, però, non so dove mi lasci. Ho superato la soglia in cui “la fiera si ripaga da sola” e ho portato a casa qualcosa. Ma basta per giustificare la fatica di cinque-sei giorni in trasferta? Perché alla fine, lavorando non solo non ho girato la fiera (cosa di cui mi è fregato relativamente), ma ho finito per non trascorrere chissà quanto tempo con i miei amici (e sì, lì è stata in buona misura colpa del maltempo). Vale davvero ancora la pena di andare a Lucca ogni anno, o è solo un’abitudine che non voglio lasciar andare?
Boh, ho un anno per pensarci.

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