Thursday 10 January 2019

Sardinian Gods

Mi affascina molto una stele votiva alla Madonna che si erge all’imbocco della strada che, dalla statale, porta a Tottubella, una minuscola borgata agreste di Sassari. Nulla di straordinario, un elemento insignificante del paesaggio che sfreccia oltre i vetri del pullman: quattro blocchi di cemento sciupato e coperto di licheni, con un brutto bassorilievo della Madonna col Bambino e gli immancabili fiori di plastica offerti sotto. E la scritta: “Maria, benedici i nostri campi”.


Accidenti, penso io. Un po’ presuntuoso pretendere che la sola ed unica Madonna, madre dell’intero ecumene cristiano, non abbia di meglio da fare che spendere una buona parola con l’Onnipotente affinché renda fertili i campi di Tottubella (SS), popolazione 307. Formulazione che ho arricchito io, fra l’altro, visto che dalla scritta sembra che sia lei stessa ad agire quando, canonicamente, il massimo che può fare è intercedere.

Ma poi penso, la formulazione è corretta: alla fin fine, non è a Maria che si rivolgono, ma a qualche divinità agreste locale assorbita nel culto monoteistico. E non è nemmeno presuntuoso pensare che dedichi la sua attenzione ai campi di Tottubella, visto che sono la sua dimora, il suo dominio, e la loro fertilità rientra nei suoi poteri.
Rivolgersi a divinità super-specializzate per piccoli affari locali è tipico del paganesimo; e del resto, tutte le varie Santa Maria del Fiore, Santa Maria del Pozzo, Madonna Nera e le altre “varietà locali” della Madonna non sono tanto “avatar” di Maria, quanto divinità preesistenti, Madri Natura inglobate nell’unica figura femminile di spicco del Cristianesimo.
In effetti, trovo affascinante questo aspetto del Cattolicesimo in particolare: tutte le varie processioni con i feticci di legno, le offerte agli altari dei Santi, la devozione locale che, in pratica, rivaleggia quella per Yaweh e Gesù. Sono tutte divinità minori pagane a cui la gente era troppo legata, più che a Giove, Giunone e compagnia, per abbandonarle così d’un punto in bianco. L’onnipresenza del Paganesimo nel Cristianesimo ha un che di ironico e divertente.

Così, ora, eccomi a immaginare uno scenario stile American Gods: una qualche vecchietta a Tottubella che, dirottando il culto mariano, trae sostentamento da quei fiori di plastica, diligentemente sostituiti appena sbiadiscono, che le vengono offerti sotto quell’altarino cheap in cambio di un raccolto generoso. Vive lì dalla preistoria, da quando era la sacerdotessa di uno dei numerosi nuraghi della zona, e oggi se la ghigna alla faccia della Madonna per cui si spaccia.

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