Sunday 25 September 2016

End of the World

Now that you’re there
At the end of the world,
Tell me, how does it look?
Fire and ice, like the book?
 
Ai fini pratici di un’amicizia a distanza, non c’è una grossa differenza fra la Toscana e il Nottinghamshire: in entrambi i casi non ci si vedrebbe che un paio di volte l’anno, giorni bellissimi e molto intensi seguiti da momenti in cui ci si può solo sentire. La vera quotidianità è sui social network, in chat, a raccontarsi le rispettive vite, condividere gli interessi e immaginare i momenti in cui ci si potrà rincontrare.

I’ll feed both your cats
And I’ll water your plants,
Clean up the broken glass
While you are gone.

Per qualche strano motivo, però, il fatto che il mio migliore amico si sia trasferito all’estero mi ha lasciato un sapore dolceamaro in bocca. Da una parte sono genuinamente felice per lui, che starà meglio per tutta una serie di circostanze, avrà mille possibilità in più, si scuoterà da una situazione stagnante – anzi, sono orgoglioso che abbia deciso di fare un passo simile nonostante le incertezze che affrontare un trasferimento comporta.

You don’t have to speak,
I can see you’re still weak.
I’m glad you’re there,
But baby, please,
If you ever go back
To the end of the world…

Dall’altra, Firenze non sarà mai più la stessa. I musei, le piazze, i portici, il bar della Feltrinelli, gli autobus con i mancati investimenti, l’arrivederci la sera in stazione – tutto si tingerà di una luce nostalgica. Ed è vero, prendere un Intercity o un RyanAir da Trieste non è poi così diverso in termini di tempo, stanchezza, organizzazione o soldi.  Ma è anche vero che il mio migliore amico ora vive dall’altra parte d’Europa. Con un cellulare inglese, il fuso orario inglese e al quadruplo della distanza da me. E penso a quanto io sia stato stupido a non saltare su un treno per andarlo a vedere più spesso finché potevo.
Francamente, ora vorrei tanto fare un salto in Inghilterra, anche solo per assicurarmi che stia sorridendo.

…Darling,
Take me.

(Il testo, leggermente riadattato, è di una canzone di Carice Van Houten. Quella Carice Van Houten. Sì, Melisandre di Game of Thrones ha pubblicato un album ed è pure ottimo: un ascolto non guasterà.)

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