Cinque anni sono un mucchio di tempo. Le persone crescono, i look si affinano, gli entusiasmi adolescenziali si calmano, alcune cose diventano ricordi un po’ imbarazzanti di cui ridacchiare meravigliandosi della propria ingenuità, altre abitudini superate da rivivere divertendosi e con spirito kitsch… ma le persone non cambiano mai davvero.
Non c’è quindi da sorprendersi se una delle cose che io e Gin abbiamo fatto in questi due giorni, nel rivederci per la prima volta da gennaio 2009, sia stata una gita nei cimiteri triestini con caccia alle tombe più interessanti come ai vecchi tempi dei pic nic con panino al salame a Highgate e Abney Park (stavolta senza foto, visto che piovigginava). E ovviamente ci siamo divertiti un mondo e, nel raccontarci tutto ciò che ci è successo negli ultimi cinque anni, abbiamo rivissuto un sacco di ricordi comuni a cui siamo affezionatissimi, ripensato alle nostre vecchie foto assieme e agli amici che avevamo e abbiamo in comune. E alcune cose ce le siamo raccontate davanti a due faraonici gelati di Grom e poi in punta al Molo Audace, ché anche le nuove passioni meritano considerazione.
E devo dire che è bello rivedere dopo tanto tempo una persona a cui voglio un mondo di bene e notare che siamo entrambi cambiati, cresciuti, forse un po’ più disillusi su molte cose, ma che siamo sempre gli stessi. O forse non proprio, forse siamo solo cresciuti nella stessa direzione e quindi siamo rimasti estremamente compatibili. Anche se cinque anni fa non avremmo mai immaginato di incontrarci struccati (io) o con poco trucco (lei), o di passare un pomeriggio al sole perché all’ombra fa troppo freddo.
Alla fine, checché ne dicano i detrattori delle amicizie “virtuali”, l’essenza di un legame forte è proprio questa: scriversi anche se non ci si vede spesso, magari anche perdersi di vista per qualche tempo, ma accorgersi che quando ci si ritrova è come se non fosse passato un giorno dall’ultima volta. Eppure, essere arricchiti dalla vita che è trascorsa nel frattempo, avere nuovi argomenti di cui parlare e accorgersi che l’amicizia ha nuove basi su cui continuare.
Sì, ieri e oggi sono stati due pomeriggi che mi hanno scaldato il cuore nonostante l’improvviso ritorno d’inverno. Gin, ti voglio bene.
Sì, ieri e oggi sono stati due pomeriggi che mi hanno scaldato il cuore nonostante l’improvviso ritorno d’inverno. Gin, ti voglio bene.
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