Monday, 22 December 2014

Body’s a Battleground

Cito Katia: “Teso’, il tuo sistema immunitario è troppo amichevole. Non hai gli anticopri, hai i procorpi. Ad ogni virus che passa aprono la porta e offrono la cena!”. E come ha poi aggiunto, “Le piastrine le mettiamo ai fornelli.”

Il fatto che sia malaticcio un po’ di continuo non è una novità: un colpo di freddo e voilà, mal di gola e naso chiuso – del resto, ogni bravo Wiccan Scoppiato sa che i Gemelli sono vulnerabili nelle vie respiratorie. Ma è molto raro che la febbre mi salga sopra i 37,7 o giù di lì, e la febbre oltre i 38 e mezzo con picchi di 39 degli ultimi giorni ha lasciato il mio corpo davvero peggio di un campo di battaglia.
La parte messa peggio è la bocca: la febbre mi ha praticamente cucinato le mucose, così ho due colossali e dolorosissime afte sulle labbra, una sopra e una sotto, svariate ulcere sugli alveoli degli icisivi superiori, graffi sulle gengive che coprono i mai spuntati denti del giudizio, bollicine un po’ su tutto il bordo della lingua e quello che è praticamente un cratere sul palato molle, proprio dove la lingua preme ogni volta che deglutisco. Tutti questi graffietti messi assieme mi fanno talmente male che sento l’indolenzimento arrivare fino ai denti.
A tutto ciò si aggiungono ovviamente i mali minori: ho un aspetto ancora più sciupato, la pelle stressatissima e i capelli secchi – e se arrivo a considerare queste cose come i mali minori, lascio solo immaginare in che condizioni sono stato e sono ancora. L’unica cosa che ha fatto sembrare tutto ciò una passeggiata è l’esilio dal Procreatore che mi sono volontariamente imposto: se proprio devo sprecare questi giorni stando male, almeno ci concentro le incombenze spiacevoli e mi godo i momenti in cui starò meglio con la Mater e i miei pochi amici di Alghero. Anche perché almeno lì ho potuto accoccolarmi accanto alla stufa a pellet, farmi servire e riverire a bacchetta e riempirmi di vitamina C con agrumi coltivati in loco. E poi, di fronte all’incazzatura per la faccia tosta che il Guasto e la Ziaccia hanno mostrato sabato sera, qualsiasi malattia diventa piacevole. Davvero, non capisco se mi stanno trollando, se sondano il terreno per vedere se mi ricordo o meno certe cose, o se si sono autoconvinti delle stronzate che sparano.

E niente, è un post di puro rant buttato lì tanto per sfogarmi un po’. E per sottolineare che quest’anno ho tutte le giustificazioni nell’avere uno spirito natalizio pressoché inesistente. Ecco: se proprio devo fare da incubatrice a una colonia di microbi, almeno cerco il lato positivo.

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