Friday, 11 October 2013

Dio salvi Regina e i torrent

La cosa più seccante di questa partenza è che, di nuovo, non ho potuto salutare le stelle di Alghero dalla finestra del bagno. Fuori piove in maniera sottile ma continua e il cielo è coperto da uno strato denso e uniforme di nuvole. Niente Castore e Polluce, niente Giove incastonato nella costellazione dei Gemelli. Oh, e ovviamente niente caccia alle elusive stelline che formano il Cancro, una missione che, incurante delle luci cittadine, sto portando avanti da almeno una settimana. Ho visto perfino la Lince, chiamata così perché per vederla ci vuole appunto un occhio di lince, metà Leone e la testa dell’Idra, ma del Cancro nessuna traccia (i nostri medici ne saranno felici – pessima batta).
Complici l’avvenuta spedizione del pacco ieri e due uscite serali con Giovix, mi sento molto più rilassato che nell’ultimo post, ma un po’ l’incertezza del futuro (leggi: di internet, dovrei davvero farmi una vita) e il fatto che le partenze mi mettono sempre ansia, sto ancora qui indeciso se guardare una puntata di Once Upon A Time o meno prima di andare a dormire. Oh, e Once: Wonderland ancora non è uscito su ez.tv, per cui dovrò scaricarlo domani mentre pranzo e guardo l’ultima Signora In Giallo prima di natale.

Una cosa che mi ha un po’ rattristato è che rientrando a casa ho trovato la Mater già coricata: ero un po’ seccato quando sono uscito (perché come al solito mi ha trattenuto con i cavoli del suo pc mentre ero già in ritardo), e ora mi sento un po’ in colpa data la partenza imminente. Oh, e devo ancora fare la valigia, anche se tutto ciò che non ho spedito è già in ordine e pronto ad essere impacchettato. Murka è come al solito sdraiata sulla sedia accanto alla mia e non mi vuole lasciare per un secondo. Stamattina mi sono dovuto alzare a notte fonda (leggi: le nove) per portare della roba al lavoro alla Mater, e quando sono rientrato e mi sono ricoricato lei ha deciso di non volersene andare dal mio letto, così l’ho tenuta con me mentre tornavo a dormire.
È impressionate come capisca sempre quando sto per partire. Già da due giorni prima inizia a ciondolare per casa mogia mogia e mi segue ancora più di quanto non faccia normalmente. E ha sempre un visino triste. Non ho ben capito se siamo io e la Mater a proiettare su di lei le nostre emozioni e vederla così, o se davvero possegga tutta questa mimica facciale, ma c’è davvero qualcosa che cambia in lei in queste occasioni. Lo sguardo, principalmente. Del resto, gli amanti dei cani potranno dirmi il cavolo che vogliono, ma i gatti sono leali, affettuosi e molto intelligenti e comprensivi. Sono sicuro al cento percento che non troverò mai un uomo che mi amerà più di quanto faccia Murka, è serotoninamente impossibile. O era ossitocinamente? Boh, quello.

Alla fine è stato il blog a decidere per me: invece di guardare OUAT ho fatto l’ennesima smielata qui e, con la coscienza pulita, mi è venuto abbastanza sonno da andarmene a nanna. Fortunatamente l’aereo è nel primo pomeriggio, per cui non girerò come uno zombie. Per il resto, ho scaricato abbastanza musica e film da tenermi occupato finché non avrò internet stabile. Dio salvi Regina e i torrent.

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