Thursday, 4 March 2021

Un demone alla volta

Come andò a finire con la batteria del Mac: è probabile che, dopo nove anni, il chip che regola il rapporto tra il computer e la batteria si sia logorato e sia ora la causa dei continui black out. Ovviamente non si può cambiare senza cambiare l’intera scheda madre: oltre a essere improbabile trovarne una così vecchia ora, costerebbe troppo rispetto ai pochi benefici che porterebbe a una macchina ancora altrimenti perfettamente funzionante ma ormai oggettivamente datata.
La buona notizia è che la batteria precedente era davvero difettosa, perché con la nuova il problema si presenta molto più raramente. Anzi, è abbastanza infrequente da non essere più chissà che disagio. O forse, conoscendo la causa precisa e sapendo che ormai è congenita, è subentrata la rassegnazione che ha scacciato il disagio. Insomma, per il prossimo futuro posso andare avanti così senza più lo stress dei mesi scorsi.
Ancora non ho provato a vedere come performa con The Sims 4, ma sento che presto la voglia di giocarci supererà l’ansia e sfonderò quest’ultima porta, nel bene o nel male.
 
“Risolta” la faccenda computer, sto entrando nell’ordine di idee di occuparmi di un altro problema: a novembre 2019, appena tornato da Lucca, ero andato alla mia filiale della banca per richiedere il rinnovo della prepagata appena scaduta, senza la quale non potevo nemmeno pagarmi Netflix (per il quale avevo risolto facendomi pagare gli ultimi shoot lucchesi su PayPal in modo da avere liquidità lì).
Oggi siamo a marzo 2021 e ancora questa famigerata prepagata non è arrivata. Nel senso, è vero che di lì a sei settimane sono tornato ad Alghero mentre la filiale è a Trieste, ma non mi hanno nemmeno telefonato per dirmi che era arrivata e chiedermi che fine avevo fatto (nel qual caso avrei chiesto di spedirmela a casa). Nel frattempo sono riuscito a sistemarmi diversamente con PayPal quindi Netflix e parte dello shopping online li ho sistemati, ma non tutti i siti accettano PayPal (ad esempio, ho dovuto ordinare gli auricolari nuovi tramite Katia), per cui ‘sta benedetta prepagata mi serve. E mi secca tantissimo che un servizio che ho richiesto non sia ancora arrivato dopo oltre un anno.

In realtà avrei potuto occuparmene prima. Solo che l’anno scorso è andato come è andato e anche questo sta andando così. Giusto in questi giorni, la Mater si è ritrovata con svariate faccende da gestire tutte assieme, tra ticket sanitari di sette anni fa riesumati da quella pezzente dell’ASL per far fronte all’emergenza attuale, alcune scadenze relative alla denuncia dei rediti, e l’attivazione dello SPID che ha richiesto per poter sistemare tutto da casa così da non gravare sugli uffici pubblici e non rischiare al contempo il contagio.
Quindi sì, è vero che io non sono nemmeno lontanamente un adulto funzionale, ma se perfino lei si è sentita soverchiata, non è sorprendente che io abbia bisogno di concludere una faccenda prima di occuparmi della successiva, soprattutto quando sono tutti ambiti – il funzionamento del computer, il ramo finanziario – che mi provocano ansia già di per sé.

Ad ogni modo, non prometto di occuparmene subito (magari mi godo per qualche giorno la calma di non dover combattere contro nessun demone), ma anche questa faccenda della prepagata va affrontata, a partire da perché la richiesta precedente non sia stata esaudita e rettificando subito questa faccenda. Fra l’altro, quella volta in banca ho visto che è possibile scegliere l’immagine da stampare sulla carta: magari me ne faccio una personalizzata con l’araldica dei Tyrell sopra.

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