Monday 18 October 2010

Due Narcisi e una fotocamera

Sinceramente sto ancora cercando le parole adatte per descrivere la settimana appena trascorsa. Però so da dove cominciare a farlo: gli ultimi cinque giorni sono stati un toccasana per tirarmi fuori dallo stato oh so miserable dell’ultimo post, facendo miracoli per il mio umore che nemmeno lo shopping a cui mi ero dato prima di partire era riuscito a fare (e dire che erano dei vestiti magnifici).
La partenza in questione è stata per Udine, dove mi si prospettavano due giorni e mezzo di fotografie in collaborazione con il bellissimo Jimmy Richter, che mi aveva contattato la settimana prima sul Male (mica lo dico a caso che sta dando molti frutti succosi che non mi sarei mai aspettato). Oltre ad avermi letteralmente mandato in solluchero proponendosi per la serie degli Infernal Lords senza peraltro sapere che gli avevo messo gli occhi addosso in tal senso sin da febbraio, chattando mi ha proposto numerose altre idee che mi sono piaciute immediatamente e si è reso disponibile a procurarsi anche alcuni oggetti scenici necessari per alcune fotografie che avevo in mente da anni. Così, accompagnato dagli Shadowgarden prima e dai Theatre of Tragedy poi, mi sono fatto l’oretta e spicci di treno che separa Trieste dalla mia destinazione e che la rende, peraltro, facilmente accessibile per future collaborazioni.
Il progetto originario prevedeva che rimanessi suo ospite martedì e mercoledì notte e ripartissi giovedì dopo aver scattato due set più un Demone e altre foto random. Per una serie di circostanze, invece, ho finito col rimanere da lui fino a domenica pomeriggio, rendendo non solo meno fitta la nostra agenda fotografica (uno dei set aveva rischiato di saltare a causa del tempo richiesto dalla preparazione), ma concedendomi anche due giorni bonus di relax in piacevolissima compagnia di cui ho goduto appieno.
Dal punto di vista artistico, sono estremamente entusiasta della collaborazione con Jimmy. Oltre ad avere un aspetto davvero bello, si è dimostrato anche un modello molto versatile, specie in quanto astile, sempre pronto a mettersi in gioco e sperimentare nuove idee, nonché un inesauribile pozzo di idee. A parte il Demone, in cui comunque il suo contributo concettuale è stato importante, e una foto singola che aspettava di uscire dalla mia testa da secoli, i set che abbiamo fatto sono stati costruiti interamente intorno alle sue idee. E nonostante contrattempi organizzativi come la sua amica che doveva farci da oggetto scenico nel primo set ma ha tirato bidone all’ultimo momento, ha dimostrato capacità riorganizzative del concept che aveva in mente in tempi record (ovvero, prima che la luce scomparisse del tutto). Per il secondo set si è addirittura prestato volontario a posare a torso nudo all’esterno con dodici gradi scarsi e un fastidioso venticello, non prima, però, di aver messo su un make up davvero sorprendente. Collaborare con lui mi ha spinto ad ampliare i miei confini stilistici, rendendo il risultato estremamente soddisfacente. Peraltro, con la sua ricca rete di conoscenze, Jimmy mi ha anche trovato altri due soggetti da devolvere alla causa degli Infernal Lords, come se non avessi già sufficienti motivi per adorarlo.
Come anteprima dei set con lui propongo la foto singola che mi ha finalmente aiutato a realizzare, Tender Trip On Earth (basata sull’omonima canzone dei Tristania).
Tender Trip On Earth by GothicNarcissus
Ma non è stato solo il lato artistico ad essere pienamente soddisfacente: avevo decisamente bisogno di trascorrere qualche giorno in assoluta spensieratezza, fra il narghilè (ho davvero fumato come una ciminiera, lo adoro), qualche film dal sapore spiccatamente gotico e una compagnia assolutamente deliziosa. Sotto moltissimi aspetti, Jimmy è il mio gemello segreto separato alla nascita, e non esagero. Abbiamo in comune tante di quelle cose da non poterle quasi contare, a partire da quelle più ovvie come la passione per i Vampiri, le rose, le candele e altre tipicità dell’immaginario gotico, per finire con l’amare i cibi molto speziati, il Baileys ed essere dipendenti dal tè.
Ovviamente, mettendo due Narcisi con velleità intellettuali come noi a stretto contatto per cinque giorni di fila si vengono a creare situazioni al limite del paradossale, come trascorrere un’intera serata a provare i reciproci vestiti in una profusione di complimenti (molti dei quali a noi stessi), trascorrere ore a giocare a scacchi fumando narghilè come due ciminiere, esclamare ad intervalli regolari “ma che foto magnifiche abbiamo fatto, e quanto siamo belli!”, e in generale essere un po’ l’uno l’oggetto scenico dell’altro. Questa full-immersion di gothness allo stato puro mi ci voleva proprio, e il fatto che le foto siano state così soddisfacenti per entrambi lascia prospettare molte collaborazioni deliranti in futuro.

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