Friday 12 November 2010

Una sfida fra opportunisti

Ora... per cortesia, non prendiamoci in giro. Mi sarò anche scolato da solo metà bottiglia di Baileys entro le undici e mezza (Linda ha contribuito per l’altra metà), ma non sono per niente “troppo gentile”. (Tralasciando che di Baileys non ci si ubriaca nemmeno con un barile). E non sono né stupido, né tanto meno ingenuo da farmi comprare con qualche moina o parolina dolce; e il mio narcisismo mi impedisce di finire preda dei miei ormoni in adorazione di qualcun altro, quindi non c’è nemmeno il tanto di cercare di farmi capitolare con delle provocazioni pseudo-sessuali.
Che dei concetti tanto semplici ancora non siano stati recepiti mi indispettisce non poco, perché significa che mi si sottovaluta alla grande, e il mio ego ne viene urtato.

Io non sono gentile. Io non faccio niente per niente. Io non do via nulla gratis. Ogni favore che faccio è sempre in vista di un futuro favore che verrà fatto a me, questo è il punto principale da cui partire nel relazionarsi professionalmente a me. Io sono paziente, accomodante e disponibile a dare una mano, ma poi pretendo che la si dia a me. Mettetevelo bene in testa.

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