Friday 20 December 2013

#vivereindisturbatidaiforconi – parte 2

Documentandomi maggiormente sui Forconi (che, casualmente, fanno rima con una serie di cose a partire da “buffoni” per finire con “coglioni”) mi sono reso conto che dando loro dei fascisti ho solo fatto una constatazione dell’ultim’ora. Forza Nuova li appoggia, Fratelli d’Italia pure, CasaPound e Grillo anche, la Destra per Milano ci sguazza, Forlì era piena di striscioni scritti con quel ridicolo font acuminato, non parliamo di quelli della “marcia (fail) su Roma”, per cui restano pochi dubbi in merito – e quei pochi li fa fuori la tempistica: sarà un caso che questo manipolo di facinorosi sia saltato fuori proprio dopo che hanno finalmente fatto fuori il Berlusca? Mmh, non credo proprio.
Ecco, se non fossimo in Italia dove ‘ste minchiate naufragano sempre, forse inizierei a preoccuparmi alla prospettiva di uno stato retto da questa gentaglia.

Ciò detto, sempre per la serie Trieste doesn’t give a fuck, nei giorni scorsi io e Linda (sempre lei) ci siamo concessi svariati panini chic e cupcake in centro, siamo andati alle poste, in giro per negozi, quasi anche il cinema (“quasi” perché alla fine non abbiamo deciso cosa vedere) come nulla fosse. Niente sembra smuoversi qui da noi, eccetto un incremento preventivo delle forze dell’ordine i primi due giorni e quei quattro gatti con le bandiere in Piazza della Borsa che ho visto mercoledì, che erano probabilmene il presidio locale, per cui buona pace a tutti.
L’unica mia paura era di trovarmeli in Veneto andando all’aeroporto di Treviso, aka Lega Town, visto che da quelle parti il populismo attecchisce rigoglioso, ma non si sono né sdraiati sui binari, né accampati alle rotonde, per cui posso dichiarare la faccenda totalmente chiusa per quanto mi riguarda (i Sardi hanno troppo da fare con i postumi dell’alluvione e sono generalmente poco creduloni, per cui non troverò Forconi di sicuro).

Bene, speriamo solo che le prossime manifestazioni di populismo siano almeno un po’ costruttive e non coinvolgano Flavia Vento e lo Zoo di 105 fra i loro sostenitori. Del resto, ragazzi, siamo seri: per parlare di problemi seri e rilevanti come il signoraggio bancario, New World Order e le scie chimiche, le bacheche di Facebook bastano e avanzano, non c’è bisogno di trovarsi tutti in piazza.

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