E niente, dopo Kim Kardashian, stavolta è Sansa Stark ad aver broken the internet. E per motivi tutto sommato simili: una la darebbe via come se non fosse nemmeno sua, l’altra (spoiler alert) l’ha preso senza volerlo davvero – perché è chiaro che l’internet si anima davvero solo quando c’è di mezzo il sesso. Fatto sta che i social network brulicano di stati e commenti in merito, i blog si sono spaccati fra pro e contro questa scelta narrativa, e perfino gente a cui fottesega ha avuto da dire la sua perché si è trovata tutte le dashboard invase.
Nel caso di Sansa in realtà c’è un po’ di più della sola questione sessuale: l’eterna faida fra i lettori dei libri di A Song of Ice and Fire e gli sceneggiatori di Game of Thrones che prendono la tangente e si inventano cose che nei libri non ci sono. Beh, se a questo giro anche io ci metto i miei due centesimi è perché quella scena ha disturbato anche me, e per vari motivi. Ho sempre più o meno difeso, o per lo meno tollerato, i cambiamenti apportati dalla serie tv perché maturando ho superato il mio complesso anti-cinematografico (beh, non su quel particolare film) e mi sono reso conto che certe scelte narrative su pellicola non funzionano bene quanto su carta. Ma qui mi è davvero sembrato che gli sceneggiatori abbiano passato il segno.
In sostanza, cosa è successo? (Spoiler alert, ovviamente).
Lord Baelish, nel suo ennesimo piano contorto, convince Sansa Stark, l’ultima erede (per quanto ne sanno tutti) di Winterfell, a sposare Ramsay Bolton, figlio del nuovo Comandante del Nord nonché sadico noto per scuoiare la gente viva, mutilarla e quant’altro. Bolton Padre ha tradito gli Stark, ha ucciso la madre e il fratello di Sansa e ha usurpato Winterfell, per cui immaginiamo che bella prospettiva matrimoniale per lei. Durante la prima notte di nozze, Ramsay strappa l’abito di Sansa, la piega sul letto e la violenta, costringendo Theon Greyjoy – praticamente un fratello acquisito di Sansa except it’s complicated, nonché torturato da Roose fino a essere ridotto alla più completa obbedienza – a guardare la scena.
La cosa è diversa dai libri in cui (spoiler alert):
Sansa è in incognito e al sicuro a The Eyrie sotto la protezione di Lord Baelish. A Winterfell, i Lannister inviano Jeyne Poole, un tempo migliore amica di Sansa ma caduta in disgrazia e addestrata come prostituta da Baelish, spacciandola per Arya Stark, la sorella minore di Sansa. È lei che Ramsay Bolton sposa in un matrimonio dinastico, violenta la prima notte di nozze e brutalizza nelle settimane successive, costringendo Theon a partecipare.
Ora, appurato che l’evento scabroso, lo stupro nuziale, c’è in entrambe le versioni, che di stupri nella serie tv ce ne sono stati come se piovesse e che lo show si è preso un mucchio di licenze, cosa ha turbato tanto l’internet per questa scelta narrativa? Beh, la cosa può essere interpretata sotto molti punti di vista.
• Dal punto di vista narrativo, è controproducente. Il personaggio di Sansa ha avuto una crescita lenta e difficoltosa nel corso della serie e solo dopo gli eventi della quarta stagione ha iniziato a prendere in mano la propria vita e opporsi alle forze che la fanno continuamente a pezzi. Come risultato, ha preso l’ennesima cantonata. Un personaggio che parte come ingenuo al punto della stupidità, diventa poi l’eterna vittima e, finalmente, impara a sfruttare le proprie abilità per salvaguardarsi è soddisfacente da guardare; vederlo tornare al punto di partenza dopo un viaggio così lungo e difficoltoso è davvero frustrante.
• Il personaggio in sé. Sansa Stark di secondo nome fa Mainagioia: fidanza con uno psicopatico che le decapita il padre dopo averle promesso indulgenza, costretta a guardare la testa impalata del padre e di tutti quelli che ha conosciuto per tutta la vita, tenuta come ostaggio politico per anni, picchiata, umiliata, abusata psicologicamente, la sorella è dispersa, si vede sfumare un matrimonio che potrebbe salvarla da tutto ciò, è costretta a sposare un uomo che non le piace, le ammazzano la madre e tutti i fratelli (per quel che sa lei), la accusano ingiustamente di regicidio, la zia tenta di ammazzarla per gelosia… Insomma, lo stupro è l’unica, e dico l’unica cosa le è stata risparmiata. L’unica che Joffrey (lo psicopatico di cui sopra) non le ha fatto. E invece gliel’ha fatta un altro psicopatico. Ora, non dico che mi sarebbe “dispiaciuto” (parliamo di personaggi fittizi) di meno per Jeyne Poole. Ma una cosa del genere fatta a un personaggio come Sansa, l’unica cosa che nei libri non le capita, è davvero gratuita. Si sono accaniti su un singolo personaggio più del necessario per shockare il pubblico, e questo mi disgusta.
• Parliamo dell’approccio al sesso della serie. A me le nazi-femen fanno incazzare: alla gente che vede “il patriarcato” ovunque si giri riderei in faccia. Per questo, ho sempre snobbato gli editoriali che tacciano Game of Thrones di misoginia e lo accusano di abusare e brutalizzare la figura femminile per vendere. Tanto per cominciare, scandalizzarsi per tette e sederi e non battere ciglio di fronte a battaglie, sangue e uccisioni più o meno cruente è da idioti e ipocriti. In secondo luogo, lo show e i libri descrivono una società medievale, quindi misogina per definizione. Per cui, sticavoli se non vi va bene.
Beh, ho cambiato idea in merito. Nella serie ci sono stati altri stupri non presenti nei libri. Drogo e Daenerys, ad esempio: nei libri, Drogo è molto gentile con Daenerys durante la prima notte di nozze e aspetta esplicitamente il suo consenso prima di iniziare, nella serie la prende senza se e senza ma. In quel caso, capisco che il non-consenso l’iniziale è servito ad alzare l’emotività della situazione, far empatizzare velocemente il pubblico con un personaggio che conosce ancora poco e sottolineare il suo percorso di crescita mostrando come ha trasformato una fonte di umiliazione e debolezza in un punto di forza. Ci sono stati poi Jaime e Cersei accanto al cadavere di Joffrey: nel libro Cersei all’inizio resiste flebilmente per paura di essere scoperta ma poi gli dà esplicitamente il via libera, nella serie lei continua a cercare di respingerlo verbalmente e fisicamente mentre lui se ne frega. Qui storco un po’ il naso, ma capisco che è un (brutto) modo di mostrare che perfino Cersei ha un lato umano e vulnerabile, che la fortuna la sta abbandonando e che la sua relazione col fratello è parecchio deviata. Prima di quello ci sono anche tutte le scene con le prostitute brutalizzate da Joffrey, difficili da stomacare. Come se lo show non ci avesse dato abbastanza spunti per capire che è uno psicopatico fatto e finito; nei libri spara frecce a paesani random, che è comunque orribile, ma non c’è menzione di pratiche sessuali violente con particolare enfasi nell’inquadrare grossi oggetti fallici.
Ed è in cima a tutto questo che arriva Sansa, della cui scena non capisco proprio il motivo: la conosciamo bene, l’emotività in ballo nella sua situazione è già alta, ha già avuto quattro stagioni di sfiga continua per formare un legame emotivo col pubblico (positivo o negativo che sia) e, piuttosto che di altri momenti di vulnerabilità, avrebbe bisogno di momenti di forza. E invece.
Ed è in cima a tutto questo che arriva Sansa, della cui scena non capisco proprio il motivo: la conosciamo bene, l’emotività in ballo nella sua situazione è già alta, ha già avuto quattro stagioni di sfiga continua per formare un legame emotivo col pubblico (positivo o negativo che sia) e, piuttosto che di altri momenti di vulnerabilità, avrebbe bisogno di momenti di forza. E invece.
Forse è per questo che l’ennesima scena di stupro inventata dalla serie sembra così gratuita: forse avrà un particolare impatto sull’intreccio o lo sviluppo di Sansa-personaggio che l’ha resa necessaria, e per giudicare dovremmo vedere cosa succede dopo; ma, fin qui, non sembra né uno spunto di crescita, né un modo per mostrare nuovi aspetti del personaggio. In prospettiva, non fa fare una bella figura a uno show che si è già dilungato più del necessario sull’argomento: uno è comprensibile, due è tollerabile, tre inizia a far sembrare che stiano davvero sfruttando un argomento delicato più per il suo shock value che per altro. E questo spiega perché l’internet sia esploso così per Sansa Stark.
Ps: il fatto che ci si sia inalberati tanto per lo stupro di un personaggio fittizio non mi disturba. In primo luogo perché siamo franchi, i personaggi che seguiamo fanno più parte della nostra vita di quanto facciano perfetti sconosciuti. In secondo perché almeno i leoni da tastiera hanno qualcosa al loro stesso livello per cui indignarsi ed è più onesto che inalberarsi su internet per la vita reale ma non fare nulla a riguardo nel quotidiano.
Ps: il fatto che ci si sia inalberati tanto per lo stupro di un personaggio fittizio non mi disturba. In primo luogo perché siamo franchi, i personaggi che seguiamo fanno più parte della nostra vita di quanto facciano perfetti sconosciuti. In secondo perché almeno i leoni da tastiera hanno qualcosa al loro stesso livello per cui indignarsi ed è più onesto che inalberarsi su internet per la vita reale ma non fare nulla a riguardo nel quotidiano.
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