Qualche giorno fa è scoppiato l’ennesimo caso di pedofilia nella Chiesa. A questo giro è a Brindisi, le vittime sarebbero due chierichetti e ce ne sarebbero state altre, prontamente insabbiate, una decina di anni prima. L’opinione pubblica si è subito pronunciata, ma in mezzo al coro di indignazione si è levato anche il solito coretto (stonato) di apologisti. Perché si parla sempre degli esempi negativi della Chiesa? Perché si fa di tutta l’erba un fascio? Perché nessuno menziona i preti che aiutano i bisognosi e pace in terra agli uomini di buona volontà? Perché quando gli abusi avvengono in piscina, o a casa, non si demonizzano tutti gli allenatori o i genitori?
Già. E perché le altre istituzioni di un paese non si ergono a faro di moralità ed esempio di virtù rispetto al resto del mondo?
Forse, e dico forse, i casi di malcostume, corruzione e abusto nell’istituzione che da quasi duemila anni si proclama l’assoluta bussola morale del resto del mondo fanno scalpore proprio per via di questa pretesa. Dal momento che qualcuno si arroga di decidere cosa è bene e cosa è male nelle vite altrui, non dovrebbe perpetrare il male. Mai. In nessun caso. Dovrebbe davvero essere un esempio di virtù divina in Terra senza una singola macchia. Ogni cosa ha un prezzo: quello della pretesa, per legge divina, di venirmi a dire che finirò all’inferno perché non credo in Dio, perché scopo contro natura o per qualsiasi altro motivo, è essere totalmente immacolati prima di farlo. In un’istituzione che proclama di rappresentare il Bene Supremo in Terra, il male non dovrebbe esserci e ognuno, ogni singolo membro, dovrebbe esserne esente; e quando il male c’è, è logico che faccia più scalpore che quando a farlo è chi non dichiara di avere un filo diretto con il Bene Supremo e agire per suo conto.
La Chiesa dovrebbe essere santa. Siete o non siete i rappresentanti del Dio Onnipotente e Misericordioso che è Puro Amore? Agite o no secondo la sua volontà e ispirazione? Canalizzate o no i suoi miracoli quando trasformate il pane in Corpo e il vino in Sangue? Il sostegno divino dovrebbe rendervi resistenti, dovrebbe darvi la forza di respingere le tentazioni ed essere davvero l’esempio certificato di virtù che dite di essere.
Ma questo è il mondo reale. La Chiesa è fatta di esseri umani. Gli esseri umani sono fallaci, sbagliano, fanno il male. Scelgono loro come agire senza influenze soprannaturali. Non c’è niente di divino in tutto ciò. E senza divinità, la Chiesa ha né più né meno diritto a esprimere un’opinione di chiunque altro abbia un’istruzione e un briciolo di cognizione di causa. E le sue convinzioni non sono necessariamente quelle giuste. Senza divinità, parlerebbero i fatti, i dati, le ricerche, e le opinioni desuete basate sulla mitologia perderebbero mordente. I privilegi perderebbero senso, il sistema di potere crollerebbe.
I preti pedofili smetteranno di fare notizia quando la Chiesa smetterà di spacciarsi per santa istituzione suprema della morale sociale e non metterà più becco nelle vite altrui dettando cosa è giusto e cosa è sbagliato. Quando la Chiesa sarà un’organizzazione terrena come tutte le altre, allora il prete pedofilo cesserà di essere un prete pedofilo e sarà un pedofilo come tutti gli altri; come l’allenatore pedofilo, il cameriere pedofilo, il giardiniere pedofilo o il genitore pedofilo. E sarà la giustizia a occuparsi di lui se compie un reato, o la medicina e la psicoterapia se decide di cercare aiuto prima.
Ma la Chiesa vuole davvero rinunciare alla sua presunta divinità e scendere dal suo piedistallo? Dubito fortemente. Fino ad allora, però, lei e i suoi seguaci dovranno smettere di lamentarsi se ricevono un doppio danno d’immagine quando qualcuno di loro sbaglia. È una semplice scelta: o la divinità e la presunta superiorità, o il beneficio della fallacità umana.
No comments:
Post a Comment