Tuesday, 4 September 2018

Lasciarsi cose alle spalle

Mi mancano le stelle. Mi manca andare in bagno la notte, affacciarmi a osservare il cielo delle ore piccole e riconoscere le costellazioni – in questo periodo per lo più Perseo, l’Auriga, il Toro, e verso quest’ora sorgono i Gemelli. Quest’anno, poi, quasi tutte le lampade cittadine ai vapori di sodio sono state sostituite con i LED, che hanno ridotto notevolmente l’inquinamento luminoso, quindi avrei potuto vedere anche qualcosa in più.

Eppure, nonostante ciò e i piagnistei di due anni fa, il nuovo palazzo che hanno costruito accanto al mio non mi disturba più di tanto. Esteticamente è senza lode né infamia, la gente che ci vive non è chiassosa, l’unico vero cambiamento è che in bagno abbiamo messo una tenda meno trasparente. Per molti versi, invece, ha migliorato le cose: ha ridotto notevolmente il rumore proveniente dalle vie circostanti, para la luce dei lampioni in camera da letto della Mater e, bloccando quella del sole che sorge, la aiuta a dormire più a lungo la mattina; ripara dal vento d’inverno e, soprattutto, essendo dipinto di un giallo molto pallido, il pomeriggio riflette moltissimo la luce rendendo la casa incredibilmente luminosa.

Insomma, sotto quasi tutti gli aspetti pratici ci abbiamo guadagnato, sacrificando però la vista delle stelle e il panorama sull’ermo colle. Forse diventare adulti significa proprio rinunciare al lato sentimentale quando quello pratico incalza? O forse quello è invecchiare?
Magari finirò a dormire, la notte, invece che guardare le stelle.

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