Monday 22 July 2019

Che questo giorno sia già trascorso

E così oggi dovevo partire. Trieste-Bologna in treno, e poi Bologna-Alghero in aereo.
Oggi, 22 luglio 2019.
Well, joke’s on me.

Incredibile ma vero, la mia mattinata va liscia come l’olio. Telefono a MBE, sento che è aperto e posso spedire il pacco senza problemi (in caso, avevo chiesto a uno dei coinquilini di farlo al posto mio appena avesse avuto tempo), vado, l’ammazzo e torno. Approfitto della loro copisteria per stampare anche i biglietti e vado a fare la spesa per il viaggio. Il tempo di arrivare alla Coop e sorpresa: la Mater mi manda l’articolo sull’incendio alla cabina elettrica di Firenze e conseguente discesa nel caos dell’intera rete ferroviaria nazionale.
Salgo a casa a mollare la spesa (nel frigo attaccato alla nuova, sicurissima presa della corrente, yay) e corro dritto in stazione per saperne di più: quale scommessa, fra i regionali cronicamente in ritardo o l’alta velocità che avevo prenotato scontata senza possibilità di cambio o rimborso (i treni più colpiti dai ritardi essendo a lunga percorrenza), sarebbe stata più sicura? La vecchietta dell’assistenza clienti ne sa anche meno di me e mi tiene lì tre quarti d’ora buoni (facendomi perdere l’unica eventuale altra opzione per partire, visto che ovviamente sono andato in largo anticipo senza valigia o altro, convinto di ottenere informazioni facilmente) tentando di navigare il sito di Trenitalia su Internet Explorer, il browser in dotazione dei computer della rete ferroviaria nazionale. E niente, fa già ridere così. Le do la sufficienza solo perché ha provato in tutti i modi a rendersi utile, ma alla fine è una sua collega che arriva in mio soccorso e mi rassicura che i ritardi si sono attenuati e, probabilmente, il treno che ho prenotato non dovrebbe averne affatto. Il che mi da speranza in un ritardo di una mezz’ora, massimo tre quarti d’ora, ancora tempi utili per arrivare in aeroporto e arrivare al gate, visto che avevo prenotato in modo da essere in largo anticipo.
Il regionale Trieste-Mestre miracolosamente arriva spaccando il secondo. La Freccia da Mestre a Bologna parte con nove minuti di ritardo, ma non ne accumula altri lungo il viaggio. Arrivo a Bologna in tempi utili, riesco anche a prendere la navetta prima di quella che avevo preventivato… solo per scoprire che ha finito al carta per stampare i biglietti, quindi mi tocca aspettare per forza quella dopo. Poco male: arrivo presto in aeroporto, passo i controlli sicurezza senza che ci sia fila, mi accomodo in sala d’attesa per continuare a rimettermi in pari con Orange Is The New Black in previsione dell’ultima stagione e aspetto le 20:45, ora di decollo del volo con atterraggio previsto alle 22:05. Il peggio è passato, ora posso anche rilassarmi e non pretendere che, catturato l’anarchico presunto autore dell’incendio a Firenze, lo buttino dritto dritto in un rogo.
Surprise, bitch: il decollo effettivo è rinviato alle 22:05, la fucking ora di atterraggio, per un concatenarsi di ritardi del velivolo, in arrivo da Parigi.
Così eccomi qui, spiaggiato in aeroporto e con i nervi a fior di pelle: ho affrontato Trenitalia nel suo giorno di peggiore crisi, sono riuscito ad arrivare indenne e puntuale all’aeroporto nonostante tutt’intorno a me i treni venissero cancellati o rimandati di intere ore, solo per trovare il volo stesso in ritardo. Seriamente, chi devo assassinare? Anche perché, facendo due calcoli, atterrerò intorno alle 23:30, con l’ultimo autobus per Alghero centro che parte alle 23. Come diamine arriverò in città, a meno di non vendere un rene e prostituirmi per prendere un taxi?
(Edit: incredibilmente, l’ultimo autobus ci ha aspettati! Avrei dovuto avere più fiducia nelle doti precognitive di Katia, che ha pronosticato un avvenimento del genere. Per inciso, sul bus c’era un maledetto vecchio che ha fatto la battuta del secolo: “Eh, ma aspettandovi, ha tolto il pane di bocca ai tassisti!” Non essendo dell’umore per scherzare, gli ho rivolto un’occhiata assassina e ribattuto in tono gelido: “Col pane dei tassisti, io ci faccio la spesa per una settimana.”)

Se non altro, in questa situazione l’abulia con cui ho affrontato le ultime settimane ha ceduto il posto all’incazzatura. Almeno qualcosa riesco ancora a sentirlo.
Comunque, è in giornate come questa che mi ritrovo a recitare l’incantesimo Per Accelerare Il Tempo di Streghe:
Venti del Tempo, soffiate forte,
Datemi le ali per volare alto;
Affrettate, dunque, il mio percorso,
E che questo giorno sia già trascorso.

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