Monday 21 October 2019

Carta d’identità: l’epilogo

Ok, ‘sta storia della carta d’identità sta sfuggendo a ogni grazia di Dio, ma almeno si è conclusa più o meno bene.
A sorpresa, è arrivata oggi. Il biglietto di ritorno per Trieste l’avevo fatto per il 25 – il 29 parto già per Lucca ed era l’ultima data possibile per avere almeno il tempo di respirare – quindi, senza notizie, la Mater e io abbiamo deciso di cautelarci. Siamo andati alle poste per informarci su come farle la delega, l’impiegato allo sportello consulenze più imbecille nella storia dei raccomandati ci ha detto che avremmo dovuto parlare all’ufficio del piano di sopra… che è inaccessibile senza appuntamento, e il telefono ovviamente squillava a vuoto.
Fortunatamente, la sua collega allo sportello corrispondenza ha avuto pietà delle mie occhiaie, ha controllato e – sorpresa! – ha visto che la raccomandata non solo era partita, ma era in mano al postino, che l’avrebbe recapitata oggi stesso!
Da lì, cosa a perdifiato fino a casa controllando ogni singolo motorino per intercettarlo in caso fosse già in arrivo, perché se non l’avessi ritirata quel giorno, avrei potuto farlo all’ufficio postale solo a partire da venerdì stesso, cosa impossibile visto che ho il volo la mattina prestissimo. Per fortuna, arrivato a casa, non ho trovato l’avviso di giacenza, così ho aspettato nell’androne che la Mater tornasse in modo da cautelarmi in caso il postino avesse suonato proprio mentre ero in ascensore (a questo punto, ero pronto a veder andare storta qualsiasi cosa), poi sono tornato a casa, ho praticamente scavato i solchi in terrazzo a forza di uscire a controllare il traffico e, alla fine, sono corso al citofono come ho sentito il campanello e la tanto agognata tessera è nelle mie mani.

Per inciso, l’impiegato che l’ha imbustata doveva essere davvero ubriaco di mojito, perché ha spalmato l’adesivo per tenerla incollata al foglio di accompagnamento proprio sul codice a barre del retro. Come ho provato a metterla nella custodia, quasi non sono riuscito a tirarla fuori, ché si è prontamente incollata. Non oso immaginare alle schifezze che ci si attaccheranno sopra rendendo il codice illeggibile.
Grazie, uffici pubblici italiani: riuscite a rovinare anche le botte di fortuna come quella di oggi.

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