Wednesday 16 October 2019

Papeete 1 – Narciso 0

Per inciso, la mia carta d’identità, che avrebbe dovuto arrivare entro sei giorni lavorativi dalla richiesta (leggi: oggi) non è ancora neanche stata imbucata. Mi sa che l’impiegato del Ministero degli Interni addetto alle carte d’identità elettroniche non ha ricevuto la notizia che la pacchia è finita causa cambio di ministro, ed è ancora al Papeete col mojito in mano.

Come l’ho scoperto? Ho provato a tracciare il numero della racomandata (sul sito di Poste Italiane, ripeto, Poste Italiane, a cui hanno affidato un documento importante), e la risposta è stata che la spedizione non esiste.
Volete che muoia d’infarto?
Alle poste (a cui ho dovuto telefonare, cfr. siti inaffidabili) mi hanno detto che significa semplicemente che ancora non è partita: il sistema assegna al documento un numero di tracciabilità preventivo che viene indicizzato dalle Poste solo a spedizione avvenuta. All’ufficio anagrafe mi hanno fatto sapere che la colpa non è di un impiegato ubriaco di rum con l’alito che sa di lime e menta come il suo Capitano, ma di un aggiornamento del sistema operativo del Ministero che, pensa la fortuna, è caduto proprio il giorno in cui io ho fatto richiesta. Naturalmente la ricezione è slittata e non si ha idea di quando mi spediranno ‘sto dannato pezzo di plastica. Sempre per la serie che l’informatica dovrebbe migliorare la vita di tutti, ma non se vivi in Italia.

Intanto, io sto qui, che devo ripartire per Trieste, e non so cosa fare: il documento mi arriverà per raccomandata all’indirizzo di residenza (qui) e devo essere io specificamente a ritirarlo. Se voglio che lo faccia la Mater, devo farle una delega… col documento che non ho.
Che poi, partire come? Potrei andare con i tre fogli A4 del modulo di richiesta stampato, che mi valgono come carta d’identità temporanea, ma poi? Avrei addirittura il passaporto per viaggiare, ma potrei ancora ritirare il documento alle poste quando torno per Natale? La giacenza dura così a lungo? Non so cosa fare.
Forse non resta che fare il biglietto e incrociare le dita, va’. Sto quasi iniziando a capire i rant anti-sistema di quella pazza scoppiata di Heike dei Draconian: non è che voglio sentirmi speciale a tutti i costi, è che la burocrazia moderna è tremendamente fallata.

Comunque, il lato positivo è che, essendo già costantemente in ansia per questa faccenda, ne sto approfittando per sistemare tutte le altre cose che me ne provocano già di loro: il calendario delle commissioni a Lucca, il viaggio a Milano per vedere Marina, e via dicendo. Così almeno mi risparmio l’ansia per la prossima volta.

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