Tuesday 22 May 2007

Diciotto

È quasi ironico che ieri, il mio ultimo giorno da minorenne, abbia trascorso il pomeriggio a sistemare un DVD da masterizzare per la Mater. È ironico perché il DVD conterrà un cartone animato russo che, durante la mia infanzia, mi faceva morire dalle risate. Così, ho trascorso quello che era l’ultimo giorno della minore età in una sorta di collegamento con l’infanzia. Solo che ci sono molte differenze da allora ad oggi. La fanciullezza ha tutto il tempo del mondo. La maggiore età non lo ha. E ieri questo pensiero mi ha soffocato tutta la sera. Se quella cosa che striscia lentamente con i piedi di piombo per Dorian Gray si era fermata precipitandolo nel baratro della disperazione, dopo che aveva ucciso Basil Hallaward e aspettava Alan Campbell per far sparire le prove, non posso dire lo stesso per me. Improvvisamente, mi sono svegliato in un mondo diverso. Non che io mi senta cambiato. È cambiata solo la consapevolezza che ormai quel futuro incerto da cui ero solito distogliere il pensiero è ora ad un solo passo, assieme a quel cattivo, perfido mondo da cui fin’ora sono stato, nel complesso, protetto. E non posso fare nulla per fermarmi. Sento che il tempo corre.

Ho concluso i 17 pensando a qualcuno cui non avrei dovuto pensare sulle note del ritornello di The Cross dei Within Temptation. E a mezzanotte precisa, lo schermo del mio cellulare ha iniziato a lampeggiare. Giulia mi ha chiamato puntualissima per farmi gli auguri. E mi ha fatto immenso piacere. Dopo di che, dato che avevo l’avviso di chiamata attivo e ogni tre secondi mi arrivavano chiamate da Luana, ho riattaccato, ho risposto a lei, ho ricevuto gli auguri anche dalla madre, e ho staccato. Indi, di nuovo Giulia. E, tra una cosa e l’altra, si è fatta l’una e mezza.

La mattina è iniziata abbastanza bene, con gli auguri della Mater, poi scuola, gli auguri dei compagni, e il terzo numero di Nana di Ai Yazawa gentilmente prestato da Beatrice che ho letto alle prime ore. Le ultime due sono state occupate dal Ritratto di Dorian Gray, che leggo sempre con sommo piacere. Ora sono alla seconda parte, quella in cui troviamo Dorian maturo e corrotto. Leggere dei pettegolezzi che serpeggiano su di lui, notare quei sottintesi che a prima vista non si vedono, sono tutte cose che mi danno dei brividi illeciti. Dopo di che, ho anche interrotto per qualche minuto la lettura a causa della necessità di ricamare un po’ sopra l’intimità sorta fra Dorian e Alan, immaginando come questa sia iniziata (con un risultato simile alla scena del pianoforte di Pretty Woman in versione yaoi). Mi è arrivato un SMS di auguri che mi ha fatto piacere, seguito dalla puntualizzazione che era, in pratica, solo frutto del dovere, che mi ha abbastanza amareggiato. Ma d’altronde che posso farci? Me ne occuperò domani, o dopodomani, o quando sarà. Ora, gli auguri su MSN.

Comunque, se escludiamo la chiamata di Giulia che mi ha tenuto di buon’umore durante la prima ora e mezza, devo dire che questi 18 anni sono principiati sotto un velo di malinconia. Non posso dire di essere felice. Ho una profonda inquietudine per quello che sarà ora della mia vita, ormai so per certo che il tempo dei giochi è finito. Ma, anche di questo, penserò domani. Assolutamente non oggi. Oggi voglio solo andare a Sassari, comprarmi l’iPod nuovo e godermi quello che dovrebbe essere un giorno di Giubilo in tutto il Regno.

Grazie a tutti per gli auguri che mi sono arrivati e per quelli che ancora arriveranno.

4 comments:

  1. NobodyIsAliveIn23 May 2007 at 18:07

    eh... lo so bene (pacca sulla schiena)

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  2. anche se in ritardo ( colpa del dannato PC!),

    AUUUGUURIIIIII!!!!

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  3. Miiii!!! Sei maggiorenne!! Che emozioooone! *_*



    Ormai ti sei fatto vecchio, però! U.U



    ComunGue... Augurissimiiii!!



    Ti voglio bene



    .S.

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  4. Ma poi... adesso che ci rifletto... A me i cartoni piacciono ancora adesso!! *_*

    Mi sono pentita di aver dato via le cassette della mia infanzia! ç_ç



    .S.

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