Sunday 20 May 2007

Il primo post di politica

Elezioni comunali del 27-28 maggio. Alghero è tutta un’enorme campagna elettorale, con muri tappezzati di manifesti, tappeti di santini sui marciapiedi che volteggiano nell’aere ad ogni soffio di vento, cassette postali che ci fanno sembrare tutti in vacanza da mesi perché sono intasate di volantini e di lettere di amici improvvisati che ti promettono taaaaante cose.

Quest’anno voto. Compiendo gli anni il 22, divento elettore per il rotto della cuffia (e dovrò correre a cercare la mia tessera elettorale, perché conoscendo mia mamma notoriamente di sinistra, l’attuale giunta di destra non si scomoderà di certo...). Conseguentemente, mi sto interessando alla politica locale, sebbene il campanilismo mi lasci leggermente disgustato e le alleanze sottobanco mi deludano. Comunque, ho trovato un modo per superare il mio (a detta del prof di lettere) “dannosissimo” qualunquismo e decidere chi sono i meno peggio: di certo non voterò la destra, dato che sono tutti lecca-preti, e nemmeno i voltagabbana che hanno cambiato 9 partiti (non è un’iperbole). Escludendo anche l’ala ex-democristiana della sinistra, mi restano i comunisti. Quelli almeno sono laici e coerenti (la coalizione un po’ meno, ma loro meritano).

A questo proposito, oggi, dopo le sessioni fotografiche con la Mater, il cui risultato è stato pubblicato sulla
mia gallery di DeviantArt, mi sono precipitato al comizio del partito. No, non potevo proprio perderlo dato che una dei due onorevoli ospiti sarebbe stata niente meno che... [Rullo di tamburi] Vladimir Luxuria!
Personalmente, prima di oggi è sempre stata una persona che mi affascinava, perché, nonostante sia “transitata” fra le donne, è l’unico politico con le palle. Perché in un parlamento di ipocriti attaccati alle poltrone, è l’unica che non si nasconde dietro un dito e si mostra per quello che è. Devo dire che dopo oggi, la considerazione che avevo di lei è
notevolmente aumentata.

È una persona estremamente intelligente, di grande cultura, ironica, spiritosa e, soprattutto, brillante. “Brillante” è l’aggettivo giusto, poiché non è il solito politico che si imbroda nella retorica per sviare l’argomento, che fa demagogia cavalcando i problemi di turno, che si interessa delle proprie idee solo in campagna elettorale. Lei è veramente preparata sugli argomenti che ha esposto, e, per ovvi motivi, sente davvero la sua “missione” e lotta per essa, non per restare appiovrata ad una poltrona.


Dopo essere stata accolta da uno scrosciante applauso ed intervistata dalle tv locali, più e più volte ha stuzzicato la nostra ilarità con pungenti battute che non risparmiavano né l’opposizione, né la maggioranza. Diceva le cose come andavano dette senza peli sulla lingua, ma senza essere né offensiva, né volgare.
Una delle sue uscite più geniali è stata: “Ma non crediate che io sia il solo trans, nella politica italiana. Perché almeno, io ho transitato una sola volta, da uomo a donna. Invece, ho notato che qui c’è stato l’UDEUR che è transitato diverse volte, dalla coalizione di centro-destra a quella di centro-sinistra per le primarie, ed ora è di nuovo col sindaco  come si chiama? Tedda?” (In realtà sarebbe Tedde. La A finale ha aggiunto un tocco molto transitante!)

Ed è anche stata ammirevole quando ha detto che sì, sosteneva il candidato Curedda, ma a patti che questi introducesse il registro delle unioni civili. È stata una mossa molto astuta.

In tutta onestà, all’inizio ero andato semplicemente a sentire un comizio. Alla fine, volevo assolutamente conoscere e ricevere un autografo dall’OnorevolA. Così mi sono avvicinato, ho atteso pazientemente il mio turno e mi sono fatto firmare un biglietto da visita della Mater (sopraggiunta nel frattempo). Mente le stringevo la mano, ho inoltre rimarcato il fatto che la ritenevo una donna capacissima e di grande intelligenza. La Mater, dal canto suo, ha fatto anche di meglio: mentre si stringevano la mano, l’OnorevolA ha notato la fede sarda in argento che sbriluccicava al dito della Mater, e l’ha ammirata. Senza esitare, la Mater l’ha sfilata e ha subito cercato di donarla ad una titubante ed imbarazzata Vladimir, che alla fine, incoraggiata anche dal fatto che gli altri astanti le dicevano che era una fede sarda e che le avrebbe portato fortuna per trovare l’amore in Sardegna, ha accettato, in modo che la Mater è riuscita ad infilargliela al dito. Dopo un breve colloquio con uno dei candidati, siamo tornati a casa, ove ho provveduto a preparare alcune delle foto alla pubblicazione. Il foglietto autografato, ora, troneggia sul comò, ed è il segno tangibile di un nuovo inizio. Perché ora, ho trovato un ideale politico anche io, ovvero la difesa di un principio sancito dalla stessa costituzione: l’uguaglianza di tutti i cittadini, e l’eliminazione degli ostacoli ad essa.

2 comments:

  1. Bravvvvvvvo u.u esci dal qualunquismo come dice il Baffo XD

    Volevo venirci pure io T.T in compenso giovedì spero di poter insultare elegantemente Fioroni

    Bea

    ReplyDelete
  2. Grande!! Come già ti dissi anche a me piace un mondo!! Lei si che sembra un "politico per bene" (e scusa se è poco)



    .S.

    ReplyDelete