Friday, 26 September 2008

Evanescence & co

Stamattina non avevo voglia né motivazione per uscire dal letto, e invece mi sono connesso e ho trovato altri due preview di Sally’s Song. Quindi diciamo che ne è valsa la pena. L’unica cosa che mi scoccia è averla a rate: ancora un paio di preview e potrò aprire Audacity e ricomporla stile puzzle.


Dall’università ancora non si sa nulla, il che credo sia normale dato che le domande scadono il 3 ottobre (due anni dopo l’uscita di The Open Door; sì, ultimamente conto il tempo secondo le release degli Evanescence… anche perché ultimamente l’unica cosa che ha una certa rilevanza nella mia vita è la dipendenza da musica).

A proposito, la compressione temporale è di nuovo attiva, come se l’ultimo anno non ci sia stato proprio. Beh, gli ultimi due anni. The Open Door mi sembra ancora appena uscito. Non sarebbe malaccio, col senno di poi. Avrei evitato un sacco di impicci, fra Luana, Mattia, Alessandra, Dario, Valentina, Stella/Simone/Sara e altre storie/amicizie/indefinibili particolarmente incasinate. Ecco, forse da questo punto di vista sono cresciuto, non dipendo più dalle persone. Fra l’altro, a pensarci bene io ho conosciuto e sono stato parecchio amico con persone delle quali ora non ricordo nemmeno l’esistenza. Non c’era una certa Elisabetta, una volta? E Giada, Elina, Silvia? Ricordo a malapena cosa ci dicevamo.

Ah, piccola postilla: mi è bastato mettere piede al liceo per tre giorni consecutivi (per vendere i libri) per farmene passare ogni nostalgia. C’è da sorprendersi?

Ultima postilla: una nuova fanart del mio racconto è in cantiere, sempre dalla splendida *
Robbuz. Fosse per me, le chiederei di disegnarmi un po’ tutti, ma quanta faccia tosta posso avere?

Sì, insomma, sono di umore instabile, sono inquieto e sento uno streben dentro. Senza che sia accaduto nulla. E il problema è proprio che non accade nulla. Accadesse qualcosa, diamine!

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