Saturday, 22 January 2011

Faster and Faster and Faster

Lo dico subito: il primo tVue metaller o darkettino depresso che si lamenta di sentire puzza di commerciale verrà defenestrato istantaneamente.


La canzone è più orientata al rock che al metal. E dunque?
La cover del singolo sembra uscita da Vogue. Ergo?
Sharon non canta in falsetto. Ma da mo’ .
Suona... pop! Grazie alla ceppa, è il singolo di lancio!
Non c’è l’orchestra! E qui mi esplode la testa.

A prescindere da ciò che i metallaroni con la puzza sotto le ascelle il naso dicono, i Within Temptation sono una delle band più importanti del panorama metal melodico a voce femminile. Di conseguenza, è naturale che, accanto a quelli che li ascoltano perché sono loro fan, ci siano anche orde di ragazzine che spammano il web con ulteriori, inutili lavori tipo quelli collezionati dal When Darkness Comes (ho il dentino avvelenato contro questo gruppo perché colleziona solo il cliché del cliché e mi rifiuta puntualmente qualsiasi lavoro sia un tantino più innovativo), e che li ascoltano solo perché si fanno di qualsiasi cosa il female-fronted metal proponga, porcherie rigorosamente incluse.
Ecco, le obiezioni di cui sopra saranno probabilmente mosse in massa da questa folla di signorine vestite con corpetti con stecche di plastica e pizzi da tre soldi, probabilmente fan di Tamarrja, che non si ricorderanno che altri singoli dei Within Temptation come What Have You Done?, Frozen, la sempre tanto amata Angels sono anche più pop di questa nuova Faster, singolo apripista di The Unforgiving, in uscita a marzo. E perché? Perché questa canzone suona fresca, diversa da ciò che i Within Temptation hanno fatto in passato.

Per quanto riguarda me, invece, quando l’ho sentita ho cantato un Gloria in Excelsis. Il punto di partenza è semplice: I Within Temptation non sono né i Sirenia, né i Naituiss, e non c’ è un solo loro album che suoni uguale ad un altro; quindi qualcosa di diverso c’era da aspettarselo in partenza. Anzi, a ben vedere c’era da sperarlo, e non parlo solo da cultore dei Theatre of Tragedy in tutte le loro molteplici forme, ma da amante delle discografie in generale: il ristagnamento annoia.
Il mio Gloria è stato dettato nella fattispecie dal fatto che non solo in questo singolo ci sono notevoli accenni elettronici (che ultimamente sto apprezzando sempre più), ma soprattutto perché c’è poca orchestra. Per quanto adori Black Symphony, avevo il terrore che dopo un’esperienza live con orchestra e coro, Sharon e compagni optassero per continuare sulla strada del symphonic da manuale, il quale, inutile girarci intorno, è un genere morto. Il gothic metal qualche margine di manovra ce l’ha ancora (e qui aspetto i Draconian al varco), ma il symphonic non ha proprio più nulla a offrire nel 2011: l’unica cosa che può fare è continuare ad aggiungere ulteriori strati di orchestra e finire per sfornare altre pacchianate orribili perfino peggiori di Once dei Naituiss.
Di conseguenza, premesso che non si può giudicare un album dal singolo di apertura, questo ulteriore rinnovamento del sound dei Within Temptation mi ha rallegrato, e ha riacceso l’impazienza per l’uscita di questo The Unforgiving dalla copertina tanto brutta da avermene quasi fatto passare la voglia.


Per quanto riguarda la canzone in sé, come singolo merita minimo un bel 9/10. È catchy al punto giusto, ruffiana e radiofonica ma con molta classe per non risultare indigesta ai fan di vecchia data, dimostra un buon arsenale di elementi eterogenei ma amalgamati ad arte (mi piace perfino l’assolo di chitarra, e di solito o non li calcolo, o li trovo pacchianamente ammiccanti alla tVueness) e… cavolo, si pianta in testa e non ne esce più.
Se poi a qualcuno non piacerà perché è poco metal e molto elettronica… beh, i pesanti limiti mentali del pubblico di questo genere sono ben noti già dai tempi di Musique dei Theatre of Tragedy, quindi perché darci peso?

2 comments:

  1. AllooooVa:

    -What Have You Done? e tutto The Heart of Everything è la cosa più sterile che i WT abbiano mai fatto. Per cui assolutamente sì, evviva questo cambio di direzione (Frozen e Angels, cosa mi ha ricordato :Q____)

    -Lasciamo stare i Sirenia, non riesco a capire ancora se The Enigma of Life mi piaccia o meno. Cioè, non tutto, non tutto insieme.

    -ksjankclan lascia stare Once è.è (anche se cioè, chiamalo album)

    -Io non ho capito questa storia del fumetto, dove e come si venda cioè, ero troppo rpeso bene dalla notizia e non ho letto .-. Comunque hai tralasciato questa cosa. Ma quanto fiqa è quest'idea. Ecco io me lo potevo aspettare da un sacco di altri gruppi, ma dai WT mai. E vincono.

    -Faster è il singolo perfetto, punto e basta

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  2. Bene:

    - Non sono d'accordo, se togli due episodi poco interessanti (tipo Final Destination, aka la Madre dei Filler) è un album buono, che ha lati nascosti. Nel complesso, per quanto adori molte sue singole tracce, trovo che The Silent Force sia molto più fiacco e scontato come album.

    - Me lo sto chiedendo anch'io, ci sono certe canzoni che sono talmente stupide che quasi mi piacciono. Un po' come a tempo perso ascolto M.I.A. per ridere.

    - I Nightwish sono molto sopravvalutati, e Once è la punta di diamante di questa generale sopravvalutazione. Un giorno pubblicherò la mia revisione di Ghost Love Score e ne riparleremo.

    - Non sono un grosso cultore dello stile occidentale, però effettivamente come idea è abbastanza innovativa. Per lo meno nel genere in cui si muovono loro, poi altrove non saprei. Ma ne parlerò quando recensirò l'album.

    - Quoto, è da Ice Queen che non facevano un singolo di traino così efficace! E anzi, trovo Faster più matura, come canzone.

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