Saturday, 10 August 2013

Ben venga lo zodiaco

Ammetto che, pur considerandomi un ateaccio della peggior specie e, in molti frangenti, ferocemente militante, sono anche un filino atipico nel ruolo. D’altro canto, ho pur sempre l’animo dell’artista e, di conseguenza, mi piace ricamare sulla realtà e lasciar correre libera l’immaginazione. Quindi, se da una parte non credo in Yahweh (mi secca chiamarlo “Dio-Con-La-Maiuscola”: ha un nome proprio ed è uno dei tanti dei, non quello per antonomasia) e ritengo che l’intera cosmologia che gli è stata cucita intorno sia la cosa più improbabile di questo universo, non mi dispiace invece flirtare con l’idea che l’astrologia possa avere qualche fondo di verità. In maniera assolutamente non scientifica, ovviamente, ma puramente a livello di arte di interpretare la posizione prospettica dei pianeti rispetto al cielo. Questo non tanto per quanto riguarda gli oroscopi quotidiani quanto, piuttosto, per temi natali e simili.
D’altro canto, sarà anche vero che gli astrologi scrivono un po’ tutto e il contrario di tutto così che chiunque si possa ritrovare nella descrizione del proprio segno, ma ciò non toglie che mi stia divertendo un mondo a leggere The Gay Boy’s Guide to the Zodiac segno per segno, ritrovandomi pienamente nei Gemelli e vedendo anche molto di amici e conoscenti nei rispettivi altri segni. Oh, e fra l’altro confermo in pieno il fatto che i Gemelli hanno le mani in pasta in mille cose assieme e non ne portano a termine nemmeno una: mi sta venendo in mente un nuovo progetto fotografico quando ne ho altri cinque-sei in cantiere e ben lontani dalla fine.

Sempre per la serie Ateo-ma-non-troppo, sembra che la stella cadente di ieri notte stia facendo il suo dovere, almeno sulle prime battute. Oh yeah. Ben venga la superstizione se sono tutto contento e quasi di buon umore.

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