E poi, semplicemente, un giorno ti svegli felice.
O, se non proprio felice, per lo meno di bunumore. Ti senti riposato nonostante sia andato a dormire tardi e in preda all’ansia, ti gusti davvero il pranzo, non ti senti in colpa per il pisolino pomeridiano ed esci di casa senza nervosismo nonostante la gente intorno a te.
In questi ultimi mesi ero talmente abituato a sentirmi costantemente infelice che mi è sembrato addirittura strano non esserlo. Il buonumore dovrebbe essere il mood standard degli esseri umani, ma era talmente da tanto che non mi ci sentivo genuinamente, senza una causa immediata d’ilarità, che mi è sembrato una specie di novità.
E se a questo giro mi arrovello per capire cosa l’ha provocato non è perché, se non trovo un motivo valido, mi sento in colpa per come sto, ma perché mi piacerebbe replicare questo stato d’animo.
In ogni caso, oggi mi sono proprio goduto la giornata, senza preoccuparmi nemmeno del retrogusto amaro delle conclusioni che ritenere straordinaria una semplice bella giornata senza avvenimenti particolari dovrebbe farmi trarre su quanto si sia deteriorata la mia salute mentale.
In ogni caso, oggi mi sono proprio goduto la giornata, senza preoccuparmi nemmeno del retrogusto amaro delle conclusioni che ritenere straordinaria una semplice bella giornata senza avvenimenti particolari dovrebbe farmi trarre su quanto si sia deteriorata la mia salute mentale.
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