Wednesday 15 July 2020

Ulteriori nevrosi da imbiancatura

Se pensavo che trasferirmi temporaneamente in un’altra stanza mentre imbiancavo la mia camera da letto fosse l’apice dell’ansia immotivata, mi sbagliavo di grosso: pare che questo titolo se lo sia aggiudicato la cucina smontata.

Siamo al terzo giro di imbiancatura. Il secondo – corridoio e sgabuzzino – è andato relativamente veloce grazie al fatto che le stanze sono piccole. È stato fisicamente faticoso perché le giornate erano afose, le stanze prive di finestre e io con la pressione sotto i piedi, ma a livello psicologico è andato tutto bene: ho evitato il salotto, in cui abbiamo accatastato tutta la roba dello sgabuzzino, ed è stata la Mater a occuparsene, a decidere cosa buttare e cosa no, a rimettere tutto in ordine, perché è lei che tiene organizzata quella parte della casa.
La cucina invece mi sta mangiando vivo. Forse è perché non tutti i mobili possono uscire e ora stanno in mezzo alla stanza ed è difficile perfino raggiungere i tovaglioli. Forse perché i piatti sono da una parte, le pentole dall’altra e le posate in una terza ancora. Il fatto sta che non solo cucinare, ma addirittura anche solo entrarci a mangiare una pizza mi fa avere un attacco d’ansia fatto e finito. È il caos più totale. È la scomodità nelle piccole cose. È un disastro. Probabilmente il fatto che la Mater sia un genio nell’organizzazione domestica e mi abbia abituato a una cucina disposta in modo che ogni singola cosa fosse facilmente rintracciabile anche solo a logica ha reso lo shock ancora più intenso. E il fatto che ogni singola stanza della casa sia piena di utensili non aiuta.

Ah, e in tutto questo, i pensili ormai erano tenuti assieme dal solo wishful thinking e ne abbiamo quindi ordinati di nuovi. Ergo, non solo parte della roba rimarrà sparpagliata per casa finché non arriveranno i pensili nuovi dal Continente, ma il servizio di ritiro dei rifiuti ingombranti si attiverà a venire a smaltire quelli vecchi non prima del 31. Agosto, non luglio. Praticamente dobbiamo stare un mese e mezzo con il corridoio invaso dai pensili vecchi e fare lo slalom anche solo per andare in bagno (ho già un livido da ieri notte). Mi chiedo come la prenderebbero al comune se decidessimo noi di pagare la tassa dei rifiuti con un mese e mezzo di comodo.

Comunque, domani è prevista l’imbiancatura e almeno parte dell’incubo finirà. Già solo rimettere la credenza al suo posto e liberare il centro della stanza sarà un grande contributo alla mia sanità mentale. Riportare quanta più roba possibile al suo posto sarà un altro passetto.
Ah, e comunque ieri sera, mentre mangiavo la pizza, mi si è chiuso lo stomaco, ma dalla gioia, perché sono trovato un DM su Instagram. Da Karen Elson. Ripeto, THE Karen Elson, che mi ringraziava per aver creato il suo Sim su The Sims 4 (avevo messo un po’ di Sim di cantanti famose sulla mia galleria e avevo condiviso gli screenshot su Instagram taggandole)!
Cioè, non so se mi sono spiegato: Karen Elson si è presa un minuto e mezzo per scrivere a me e ringraziarmi per una sciocchezza del genere! Insomma, perfino nelle tenebre più nere c’è sempre una qualche luce!

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