Tuesday 20 March 2007

Un pomeriggio d’Inverno

Scrivo mentre fuori la grandine ticchetta contro il muro e sono impegnato in una giocata di clan a Lot (essendo tutti Vampiri e un Drow, le azioni diventano biblicamente lunghe e ho tutto il tempo per fare altro). La stufa alogena è accesa e io sono avvolto nel plaid. Tutto come se fosse inverno, come se i pochi giorni primaverili della scorsa settimana durante i quali sono esplose le fioriture non ci fossero stati proprio. Anzi, come se gli ultimi tre mesi non ci fossero stati proprio, dato che ha fatto più freddo questo pomeriggio che durante tutto l’inverno. Devo ammettere che uscire di casa è stata una cosa ostica; tuttavia, non vana.

In primo luogo, avevo appuntamento dal chirurgo estetico della Mater per vedere se poteva togliermi alcuni nei col laser. Sì, lo so, sono vanesio, ma è una cosa che ho ereditato dalla Mater stessa. Il suddetto chirurgo estetico (o estatico?) meriterebbe una digressione a parte che non ritengo essere adatta a questa sede, fatto sta che mi ha bruciato il bruttissimo fibroma al collo ed altri sei (di cui due sul petto e quattro sulla schiena). Quattro giorni di pomata antibiotica e sarà tutto a posto. La Mater è, ahem, rimasta durante tutta l’operazione, strillando quando vedeva la siringa dell’anestesia (che teme quanto me; io mi limitavo ad invocare Santo Dorian Gray). Per quanto riguarda il chirurgo, è un tipo piacente intorno alla trentina che ha frequentato il mio stesso corso al liceo (infatti abbiamo spettegolato sulla prof di français e su quello di disegno).

Dopo di che, io e la Mater siamo montati in macchina e siamo andati a Sassari. Lungo la strada abbiamo trovato pioggia mista a nevischio e un vento tale da far sbandare la macchina. Arrivati, dopo vari giri siamo andati al centro commerciale dell’Auchan dove, da Mediaworld, ho comprato The Heart Of Everything, il nuovo album dei Within Temptation. Ho inoltre ordinato il box dei DVD dell’Ottava Stagione di Streghe, che dovrebbe arrivare in settimana. Avevo anche una mezza intenzione di ordinare Lucidity dei Delain, ma essendo in Italia non si trovava nemmeno in catalogo e mi è stato impossibile.

Il viaggio di ritorno è avvenuto su strada sdrucciolevole poiché la grandine aveva totalmente imbiancato l’asfalto. Quando poi ci siamo trovati a viaggiare controvento, i chicchi bianchi danzavano a mulinello davanti al parabrezza e, illuminati dai fanali, sembravano volerlo sfondare per aggredirci. In un certo senso, è stato molto affascinante.

The Heart Of Everything - Within Temptation
Tornando invece ai Within Temptation, devo dire che quando ho letto i testi delle prime tre canzoni me n’è scesa la mandibola a terra. Leggendo anche gli altri mi sono accorto che il tema ricorrente è “colpe, errori, destino avverso, mancanza di scelta, aizoni fatte in vano, perdita di tutto”. La reazione è stata del tipo “Santo Dorian, ma che periodaccio ha mai passato Sharon per scrivere cose così cupe? Di solito non è così monotematica e pessimista”. Perché sì, The Heart Of Everything è un album terribilmente pessimista; mi ha colpito molto. Tuttavia, per poter esprimere un parere più accurato dovrò ascoltarlo novamente. E ora non posso proprio: devo coricarmi per essere pronto a defilarmi dal corteo che si terrà domattina dopo l’uscita anticipata da scuola per potermi fare gli affari miei a casa.

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