Thursday, 1 March 2007

Carta ed Inchiostro

Curioso come anche nell’era di Google Earth vedere un rettangolino bianco attraverso il vetro smerigliato della mia cassetta delle lettere e scoprire che è per me e non è la Banca Intesa mi provochi un dolce piacere…

Sì, oggi ho ricevuto posta. Non sono proprio sicuro di essere contento del fatto che la mittente fosse lei, una persona che è stata molto importante per me e ha costituito una grandissima amicizia sino all’estate scorsa, ma sono felice di aver ricevuto una lettera. Oggi mi sono accorto che, in qualche modo, indipendentemente dal mittente, dal contenuto e da tutto il resto, scambiarmi della corrispondenza mi piace e mi mette di buon umore, e se la maggior parte delle volte che ricevo una mail la leggo velocemente, spesso senza interesse alcuno, e non vedo l’ora di metterla in posta eliminata, per gustarmi la lettera ho mollato tutto e mi sono disteso sul mio letto a leggerla con calma. È diverso da qualsiasi altra forma di comunicazione, dai messaggini, dalle telefonate, dalle conversazioni su MSN… Non posso dire quale sia migliore  o peggiore, è impossibile stabilirlo. È semplicemente   d i v e r s o.

Il problema, ora, si pone con la mittente. Dopo quel che era successo l’estate scorsa pensavo di tranciare i contatti, ma poi, dopo diversi mesi, lei è tornata come se nulla fosse. Non ha nemmeno cercato di chiedermi scusa, no, ha proprio saltato il capitolo “scuse” per andare direttamente a quello “amici come prima”. Se avesse provato a chiedermi scusa, le avrei detto in faccia che non volevo più saperne, ma così facendo mi ha spiazzato. E il problema è che più passa il tempo, più la mia determinazione vacilla, la mia sicurezza va a farsi benedire. Ero in conflitto fra mandarcela o riprendermela, e ora mi sto quasi per decidere a darle la quarta possibilità. (Sì, lo so, faccio pietà, sono talmente debole di cuore da averle riaperto la porta quattro volte).

D’altra parte, però, questa lettera mi ha anche fatto venire in mente di avere ancora un certo indirizzo... E così ora devo combattere la tentazione di scrivere una lettera a quella persona. Lo so, è folle, ma io sotto sotto sotto sotto ci tengo ancora, e di certo una lettera sarebbe il modo più discreto affinché lo sappia, che sappia che ogni tanto i miei pensieri tornano a quel pomeriggio milanese, che è ancora nei miei pensieri e mi suscita tante reazioni diverse: rabbia, dolcezza, nostalgia, gioia, autocompiacimento… Di tutto. E non so davvero se farlo o meno.

Per ora, però, mi accontento di scrivere sul Santuario. Ho calmato il prurito alle mani e sento più debole il richiamo della penna. Spero solo che duri.

3 comments:

  1. Amo le lettere! Scriverle e riceverle... ovviamente molto conta la persona con cui si scambia la corrispondenza.



    Sai, credo che dovresti scriverla la lettera a quella persona.



    .S.

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  2. eh si! E' stata la seconda immagine che ha trafugato la tua! La prima è una che avevo fatto per il compleanno di mia madre!!! Questo è il link dove sei tu: http://atk9999.skyblog.com/6.html

    praticamente se vai in avanti, fino alla pagina 1, vedrai che ci sono tutte immagini mie e qualcuna anche di Deathrimental!

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  3. Scrivi, se ti senti di scrivere.

    Se sono parole dettate dal cuore, rimarranno nei ricordi.



    Ti coccolo anche io.



    C.

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