Sul fatto che il mio subconscio, quando opportunamente stimolato, ne combini di tutti i colori non c’erano più dubbi, ma il sogno che ho fatto ieri notte li batte tutti. Ebbene, il risultato di un paio di ricerche su google, discorsi buttati alla buona sopra i vassoi della mensa, commenti su deviantART e discorsi sui genitori e la musica dei Draconian sino a poco prima di addormentarsi possono tramutarsi in un cocktail letale tipo quello che segue:
La prima cosa che ricordo è che stavo guardando una specie di cartone animato che era un incrocio fra Sailor Moon, Corrector Yui e chissà cos’altro, salvo poi ritrovarmi, come sempre mi accade in simili situazioni, dentro il cartone come protagonista assieme a Federica (che ha posato per me nell’ultimo set di foto). Se non che, mentre io e lei cercavamo di risolvere un problema che era occorso con Luna e Artemis (i due gatti delle Sailor Senshi, per chi non lo sapesse) che erano stati risucchiati da un computer e catturati dai nemici, ci siamo ritrovati improvvisamente a casa della Ziaccia e del Procreatore, dove eravamo costretti a fingere che tutto andasse bene per non far scoprire le nostre vere identità soprannaturali, ma nel frattempo cercavamo un modo per salvare i due gatti.
Se non che, inizio a mostrare le foto che avevo fatto a Federica al Procreatore per distrarlo, e ci ritroviamo in uno dei set (purtroppo fittizio, e CRISTO!, avrei voluto averle fatte davvero, quelle foto!), che è una specie di incrocio fra Villa Borghese e Peterhoff, con Federica che posa in maniera sensuale (ma non volgare, è pur sempre lei!) dentro un’enorme fontana neoclassica con piccole vasche a forma di conchiglia. Comunque, in questa specie di terrazzo con una vista sul mare stile Ravello, pavimento a scacchiera in marmo bianco e nero tirato a lucido, colonnine e archi neoclassici, fontane e simili, c’è una festa dell’alta società, e siamo intorno al tramonto. Rimaniamo a chiacchierare con i vari ospiti eleganti, se non che accadono due eventi: arriva il Procreatore che ha intuito che nascondiamo qualcosa, e mi presenta un bellissimo ragazzo dicendo che è mio fratellastro maggiore (e lì un pensierino sull’incesto mi scappa, eccome!) e ci saranno problemi per l’eredità quando lui morirà, quindi si scopre che il padrone di casa è stato ucciso e gettato fra i cespugli sotto il pino che si trova oltre la balaustra di marmo, giusto sull’orlo della rupe che da sul Golfo di Amalfi (ovvero il panorama che si vede da Ravello): scoppia un gran putiferio, e io intuisco che l’omicidio è stato opera del mio fratellastro per tentare di incastrarmi e ottenere tutta l’eredità. Scoppia anche un enorme litigio fra me ed il Procreatore, ed io inizio a tirargli ripetuti calci all’inguine gridando “Ecco, bastardo, così non ne aggiungi altri, di eredi!”. A quel punto, arriva Lisa Johansson dei Draconian che mi tira in disparte e mi indica una strada fra i cespugli di mirto, da dove posso fuggire e mettermi al sicuro: io la ringrazio e scappo, fino a che mi accorgo che il cielo del crepuscolo e i cespugli di mirto sono stati sostituiti da una cappa di nuvole, una nebbiolina e cespugli di cipresso.
Mi accorgo di essere arrivato in un cimitero in rovina, con qualche tomba e tre o quattro cipressi che crescono dietro e si stagliano contro la nebbia, e su una tomba in pietra stile sarcofago trovo seduto Anders Jacobsson (alias il figone dei Draconian di cui sotto c’è la foto). Ormai al sicuro, mi siedo accanto a lui, e lo ascolto mentre mi rassicura carezzandomi i capelli e dicendomi che Lisa ha nascosto il passaggio. Iniziamo a parlare un po’, prima di musica, poi dei suoi testi, di Lucifero e della sua passione per lui, fino a che non mi accorgo che stiamo flirtando. Al che iniziamo a duettare su Bloodflower e, finita la canzone, tento di baciarlo. Lui ricambia con entusiasmo, abbracciandomi e facendomi sedere sulle sue gambe; io lo faccio sdraiare sopra la tomba mentre inizio a sbottonargli la camicia, e a quel punto… mi suona la sveglia! (Secondo i cliché più bastardi, in simili situazioni, peraltro.)
La prima cosa che ricordo è che stavo guardando una specie di cartone animato che era un incrocio fra Sailor Moon, Corrector Yui e chissà cos’altro, salvo poi ritrovarmi, come sempre mi accade in simili situazioni, dentro il cartone come protagonista assieme a Federica (che ha posato per me nell’ultimo set di foto). Se non che, mentre io e lei cercavamo di risolvere un problema che era occorso con Luna e Artemis (i due gatti delle Sailor Senshi, per chi non lo sapesse) che erano stati risucchiati da un computer e catturati dai nemici, ci siamo ritrovati improvvisamente a casa della Ziaccia e del Procreatore, dove eravamo costretti a fingere che tutto andasse bene per non far scoprire le nostre vere identità soprannaturali, ma nel frattempo cercavamo un modo per salvare i due gatti.
Se non che, inizio a mostrare le foto che avevo fatto a Federica al Procreatore per distrarlo, e ci ritroviamo in uno dei set (purtroppo fittizio, e CRISTO!, avrei voluto averle fatte davvero, quelle foto!), che è una specie di incrocio fra Villa Borghese e Peterhoff, con Federica che posa in maniera sensuale (ma non volgare, è pur sempre lei!) dentro un’enorme fontana neoclassica con piccole vasche a forma di conchiglia. Comunque, in questa specie di terrazzo con una vista sul mare stile Ravello, pavimento a scacchiera in marmo bianco e nero tirato a lucido, colonnine e archi neoclassici, fontane e simili, c’è una festa dell’alta società, e siamo intorno al tramonto. Rimaniamo a chiacchierare con i vari ospiti eleganti, se non che accadono due eventi: arriva il Procreatore che ha intuito che nascondiamo qualcosa, e mi presenta un bellissimo ragazzo dicendo che è mio fratellastro maggiore (e lì un pensierino sull’incesto mi scappa, eccome!) e ci saranno problemi per l’eredità quando lui morirà, quindi si scopre che il padrone di casa è stato ucciso e gettato fra i cespugli sotto il pino che si trova oltre la balaustra di marmo, giusto sull’orlo della rupe che da sul Golfo di Amalfi (ovvero il panorama che si vede da Ravello): scoppia un gran putiferio, e io intuisco che l’omicidio è stato opera del mio fratellastro per tentare di incastrarmi e ottenere tutta l’eredità. Scoppia anche un enorme litigio fra me ed il Procreatore, ed io inizio a tirargli ripetuti calci all’inguine gridando “Ecco, bastardo, così non ne aggiungi altri, di eredi!”. A quel punto, arriva Lisa Johansson dei Draconian che mi tira in disparte e mi indica una strada fra i cespugli di mirto, da dove posso fuggire e mettermi al sicuro: io la ringrazio e scappo, fino a che mi accorgo che il cielo del crepuscolo e i cespugli di mirto sono stati sostituiti da una cappa di nuvole, una nebbiolina e cespugli di cipresso.
Mi accorgo di essere arrivato in un cimitero in rovina, con qualche tomba e tre o quattro cipressi che crescono dietro e si stagliano contro la nebbia, e su una tomba in pietra stile sarcofago trovo seduto Anders Jacobsson (alias il figone dei Draconian di cui sotto c’è la foto). Ormai al sicuro, mi siedo accanto a lui, e lo ascolto mentre mi rassicura carezzandomi i capelli e dicendomi che Lisa ha nascosto il passaggio. Iniziamo a parlare un po’, prima di musica, poi dei suoi testi, di Lucifero e della sua passione per lui, fino a che non mi accorgo che stiamo flirtando. Al che iniziamo a duettare su Bloodflower e, finita la canzone, tento di baciarlo. Lui ricambia con entusiasmo, abbracciandomi e facendomi sedere sulle sue gambe; io lo faccio sdraiare sopra la tomba mentre inizio a sbottonargli la camicia, e a quel punto… mi suona la sveglia! (Secondo i cliché più bastardi, in simili situazioni, peraltro.)
Oh, how I feel you in every single detail,
As you lurk inside my tortured dreams.
As you lurk inside my tortured dreams.
Ora, è ormai certo che il triste destino di Lisa è quello di essere costantemente bypassata, anche come cantante, affinché io mi possa dedicare completamente ad Anders. In nessun’altra band female fronted mi concentro più sui growl che sulla voce pulita, ma nei Draconian accade il contrario. Ebbene, stanotte ascolterò la voce di Anders fino ad addormentar mici sopra: magari, se ho fortuna mi esce fuori un sequel al sogno!
ReplyDeleteho riso una buona mezz'ora, veramente x]
comunque, missà che devi arrivare alla mia soluzione, per quanto brutta possa essere.
xoxo
Cioè, Aldo...? ò__ò
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