Monday 15 July 2013

Homewrecker, homewrecker

Rileggendo ciò che ho scritto fin qui (ovvero gli ultimi tre post, se vado a rileggere la roba del 2006 mi viene voglia di spararmi un colpo), a pensarci bene di cose ne sono successe parecchie negli ultimi sei mesi. Nella fattispecie, penso di aver avuto la cosa più vicina a una storia seria dai tempi di Matteo, quindi parliamo del 2008. Avevo detto che cercavo un attimino di ritrovare il me-stesso-senza-spine per dare una possibilità alle persone di avvicinarmisi a livello affettivo, e il motivo era sostanzialmente quello, volevo vedere dove la cosa andava a parare. Stranamente, nonostante abbia lasciato avvicinare il Coniglietto in questione oltre buona parte delle difese e la cosa non abbia poi funzionato, non ci sono stato male, non mi sono chiuso a riccio e non ho fatto nessun tipo di dramma: del resto, che si provasse a vedere cosa succedeva senza impegno d’acquisto era uno dei presupposti che mi ha maggiormente incoraggiato. Alla fine, io non mi sono innamorato, lui non si è innamorato e la cosa è rimasta lì senza drama.
La cosa seccante è però constatare che l’approccio positivo e per nulla lesivo della mia emotività non mi ha comunque fatto venire voglia di provarci seriamente con qualcuno. Penso che il trucco sia stato che col Coniglietto siamo (tuttora) per prima cosa amici, e con gli amici più stretti mi ci relaziono cuore in mano di default (a volte con risultati disastrosi, ma questa è un’altra storia da tenere in serbo per quando avrò voglia di coprire l’anno di buco fra la chiusura di Splinder e il trasferimento su Blogspot). Il resto era chimica, ma non tale da legare stabilmente due persone naturalmente ritrose come noi
La cosa divertente è invece che la chimica in questione era la cattiveria, e infatti ci siamo conosciuti insultando Lagna del Rey sullo stato di un amico in comune, a livelli tali che l’ho aggiunto e invitato fuori a cena seduta stante. Diciamo che se partiamo dal presupposto che sono Rumplestiltskin aka Mr. Gold (riferimenti a Once Upon A Time), lui è la mia Lacey. Catalizziamo naturalmente la reciproca cattiveria e ci divertiamo un mondo alle spalle dell’umanità, ma di base rimaniamo degli homewrecker, only happy when [we’re] on the run, per citare il Vangelo secondo Marina. (Apro una parentesi: Marina & The Diamonds è l’unico, vero Messia e le sue canzoni sono il perfetto manuale di sopravvivenza alle relazioni interpersonali). Ma una Belle, che cerca di vedere il buono in me e, dio ce ne scampi, si innamora seriamente di me e si incaponisce a vincere il mio istinto alla fuga, saprei gestirla?

Quindi, uhm, ricapitolando: non sono morto per aver provato ad aprire il mio quoryciàino, la mia fiducia nell’umanità è aumentata un po’, ma solo verso quelli cattivi come me da cui so cosa aspettarmi, ovvero poco attaccamento e tanto divertimento.
Perché ho scritto questo post che non avrò voglia di rileggere e rimarrà uno stream of consciousness delle sei e trentaquattro del mattino? Più che altro per riprendere la mano e riabituarmi al fatto che se qualcosa mi frulla per la testa e non mi lascia dormire posso sputtanarlo allegramente su internet. Cioè per riabituarmi al blog e a postarci. Cioè, penso di essere davvero tornato.

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