Oggi ho incontrato la mia professoressa di italiano e latino del biennio proprio sotto casa mia. Ci ho impiegato un attimo a riconoscerla con la mascherina, mentre lei, una volta che l’ho salutata, è andata a colpo sicuro: nome e cognome, sezione, anno in cui è stata la mia insegnante. Che, detto francamente, è stata una grande rivalsa dopo l’incidente del mese scorso.
E a dirla tutta, mi ha fatto piacere che non solo si ricordasse di me, ma che il ricordo fosse buono. Del resto, tolta la primissima versione, sono sempre stato uno studente da nove e dieci in latino. E sono anche un po’ sorpreso del fatto che pure io la ricordi con affetto, nonostante di primo acchito non mi venga molto di buono da dire sul corpo docente del liceo. Certo, un po’ mi brucerà sempre quell’8- alla prima versione di latino, specie il meno dovuto a un errore che non avevo fatto, spesso faceva delle freddure agghiaccianti, e oggettivamente era un po’ noiosa quando leggeva i Promessi Sposi, ma ha avuto anche tanti bei momenti con noi. Come dimenticare il suo ritornello, “Come si fa a capire con quale dei significati tradurre una parola? Dal connnnnntesto”, con tanto di mani parate davanti? O ancora, l’intramontabile: “Vis. Roboris. Robori. VIM, come il detersivo per pavimenti”.
E comunque, è stata una professoressa severa, sì, con la manica strettissima per i voti, ma che non si è mai tirata indietro dal riconoscere il valore di uno studente.
A parte quell’8- alla prima versione che… ugh.
No, allora, la frase era qualcosa tipo: “La Grecia non è una terra molto feconda, ma è bellissima per…” e lì c’era “clarae memoriae”, che io ho tradotto come “famosi monumenti” perché il quarto o quinto significato di “memoria, memoriae” era proprio “monumento”. Ma no, secondo la prof, la Grecia è una terra bellissima per le famose memorie. Come fa una memoria a essere famosa? “Monumento” era una traduzione corretta e pure più appropriata dato il suo adorato connnnnntesto.
Vabbè. Anche se questo rancore non mi abbandonerà mai come tutti gli altri, è piccolo (specie paragonato a quello che nutro per altri insegnanti) e non preclude i buoni ricordi che ho di lei. Ed è bello vedere che la parte positiva è ricambiata.
Per inciso, sono diventato molto bravo a mentire sui motivi della mia situazione occupazionale: è bastato ritoccare un po’ la timeline e fare finta che la vantaggiosissima offerta fosse sfumata a causa del covid e non perché il capo mi ha letteralmente ghostato e da allora sono troppo ansioso per riprovare a mettermi in gioco. Ma francamente, mi occuperò in un altro momento del disagio che mi dà parlare della mia vita attuale alla gente che mi aveva conosciuto fresco e promettente: per ora preferisco crogiolarmi nel fatto che la babbiona di storia e filosofia sia stata un’eccezione, non la regola.
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