Inizio a ritenere seriamente che il fatto apparentemente casuale che ogni settimana finisco per morsicarmi accidentalmente una qualche parte della bocca mentre mangio sia, in realtà, la trasposizione in atto dell’istinto inconscio e irrefrenabile di tranciarmi di netto la lingua. Perché sono certo che, se realizzassi il desiderio di auto-punirmi per la spropositata ampiezza della mia bocca, che ha provocato dei danni semplicemente incalcolabili, sarei pronto a sacrificare il senso del gusto, la sensazione del bacio e la praticabilità di tutte quella attività sessuali richiedenti la lingua pur di mettermi a tacere per sempre. I vantaggi sarebbero davvero enormi: da una parte, eviterei di darmi ancora delle colossali vangate agli attributi parlando a sproposito, dall’altra potrei rendere più sana la mia dieta con l’introduzione del pesce, dato che non lo vomiterei più solo a sentirne l’odore. I benefici sono innegabili.
Se poi avessi anche la capacità di proiettarmi nel mio corpo astrale, allora lo farei immediatamente, ed inizierei seduta stante a prendermi a mazzate fratturando ogni singolo ossicino del mio corpo. Oppure mi mangerei le mani replicando la scena di Sin City. O insomma, sarei creativo.
Il problema è che nel profondo resto comunque un calcolatore con l’orrore del dolore. Con tutta la buona volontà, con tutto che sono maestro nello scavarmi la fossa da solo, non riesco a pensare seriamente di farmi fisicamente del male. Né tanto meno a punirmi con menomazioni permanenti. So troppo bene di non aver altro valore se non il mio bel viso, per cui è naturale che ci tenga. Cosa farei, senza quello? Particolari talenti non ne ho, se non una certa padronanza della lingua italiana che rende scorrevole ciò che scrivo e una propensione per le lingue straniere; raccomandazioni ancora meno. Per cui, l’unica mia fonte di consolazione non la toccherei mai e poi mai.
Che poi, diamine, calcolatore de che? Ho fatto davvero un ottimo lavoro, in tutto ciò (in senso ironico, ovviamente). La PPP è naufragata prima ancora di iniziare, trascinando negli abissi tutto ciò che cercava di annientare (sì, almeno questa condizione si è avverata) e, prima ancora, una frase buttata lì con l’intento di fare una bella risata assieme ha scatenato la reazione più imprevista e disastrosa. Essenzialmente, quello è il motivo per cui mi sventrerei, o mi reciderei le corde vocali, o la lingua.
Ho tagliato il rampo su cui ero seduto, mi sono dato la zappa sui piedi… qualcuno ha altri sinonimi da suggerirmi?
E nonostante ciò, non riesco a prendermi a mazzate. Porca miseria!
Se poi avessi anche la capacità di proiettarmi nel mio corpo astrale, allora lo farei immediatamente, ed inizierei seduta stante a prendermi a mazzate fratturando ogni singolo ossicino del mio corpo. Oppure mi mangerei le mani replicando la scena di Sin City. O insomma, sarei creativo.
Il problema è che nel profondo resto comunque un calcolatore con l’orrore del dolore. Con tutta la buona volontà, con tutto che sono maestro nello scavarmi la fossa da solo, non riesco a pensare seriamente di farmi fisicamente del male. Né tanto meno a punirmi con menomazioni permanenti. So troppo bene di non aver altro valore se non il mio bel viso, per cui è naturale che ci tenga. Cosa farei, senza quello? Particolari talenti non ne ho, se non una certa padronanza della lingua italiana che rende scorrevole ciò che scrivo e una propensione per le lingue straniere; raccomandazioni ancora meno. Per cui, l’unica mia fonte di consolazione non la toccherei mai e poi mai.
Che poi, diamine, calcolatore de che? Ho fatto davvero un ottimo lavoro, in tutto ciò (in senso ironico, ovviamente). La PPP è naufragata prima ancora di iniziare, trascinando negli abissi tutto ciò che cercava di annientare (sì, almeno questa condizione si è avverata) e, prima ancora, una frase buttata lì con l’intento di fare una bella risata assieme ha scatenato la reazione più imprevista e disastrosa. Essenzialmente, quello è il motivo per cui mi sventrerei, o mi reciderei le corde vocali, o la lingua.
Ho tagliato il rampo su cui ero seduto, mi sono dato la zappa sui piedi… qualcuno ha altri sinonimi da suggerirmi?
E nonostante ciò, non riesco a prendermi a mazzate. Porca miseria!
I suppose this is the price of falling in Love.
ReplyDeleteWords like violence
ReplyDeleteBreak the silence
Come crashing in
Into my little world
Painful to me
Pierce right through me
Can't you understand
Oh my little girl
All I ever wanted
All I ever needed
Is here in my arms
Words are very unnecessary
They can only do harm
Vows are spoken
To be broken
Feelings are intense
Words are trivial
Pleasures remain
So does the pain
Words are meaningless
And forgettable
All I ever wanted
All I ever needed
Is here in my arms
Words are very unnecessary
They can only do harm
- Depache mode, Enjoy the silence -