Friday, 8 August 2008

Rollercoaster

Outrun the fight,
I used to hide
In quiet places.

I’ll rephrase my cry,
For I would keep on wandering
The rest of my life.
You’re all moving too fast,
My biggest fear is
That we’ll never ever last.


I know it’s not that easy,
Let’s hit the brakes.


Don’t take no time
Unless there’s a crime
To be committed.
I guess we lost our faith
While we stand and wait,
Until nothing ever happen.


Questa canzone, Rollercoaster dei The Gathering, mi mette sempre addosso un velo di malinconia. La amo, la adoro, ma mi rattrista.
È la mia occasione perduta, il mio rimpianto. Avrei potuto fare una bellissima fotografia a Mirabilandia ispirata ad essa, ma non l’ho fatta. Per paura d’espormi, probabilmente. C’era tutto: il mood, il cielo, lo sfondo… mandava quel tantino d’incoraggiamento esterno che accendesse la mia determinazione a portarla a termine.


Ho due ricordi legati a questa canzone. Mirabilandia, appunto, in gita scolastica, che era il giorno immediatamente prima Ferrara.

Via Einaudi
, il posto in cui c’era stato l’incidente d’auto che avevo visto con Fede la sera del primo scritto della maturità, nella quale sono ripassato la sera dopo il saggio di canto e l’orale.


For I will keep on wandering
The rest of my life…
…until nothing ever happen.

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