Punto primo:
Ho già abbastanza pazze da gestire, e non mi servono delle drama queen frustrate in mezzo ai piedi. A me la gente che fa l’offesa irrita soltanto, per cui se è questo che avete in mente di fare, potete tranquillamente cliccare sulla X rossa in alto e togliervi di mezzo. Se io ho la gentilezza di contattare qualcuno dopo tanto tempo per un’occasione particolare, almeno un “come va?” di cortesia in risposta al mio me lo aspetterei. In caso contrario, non ho problemi a cancellare i contatti da MSN.
Punto secondo:
Checché se ne dica, e per quanto si “reciti” un personaggio, alla fine i Giochi di Ruolo rivelano molte cose sui player. Se una persona si rivela ripetutamente inaffidabile in quello che è solo un gioco, come può pretendere la mia fiducia nella realtà? Dopo che la stessa situazione si è ripetuto quattro o cinque volte, come posso fidarmi quando in ballo non ci sono le monete del gioco ma gli euro che ho risparmiato?
Punto terzo:
Perché i sardegnoli devono farsi riconoscere sempre e dovunque? Perché nessun altro abitante d’Italia indossa trashissime magliette con la bandiera della propria regione? Qui si va oltre l’orgoglio etnico, qui si sfiora il ridicolo. E perché i miei amici non riescono a capire che io non ho nulla da spartire con quella gente se non il fatto che ho trascorso vent’anni a sopportarli non vedendo l’ora di andarmene a vivere in un luogo civilizzato? Che non sono sardo, ma ho semplicemente avuto la sfortuna di abitare in Terra d’Africa per un certo periodo della mia vita, e non intendo fare il bis nemmeno per le vacanze? E’ così difficile capire che culturalmente e geneticamente Nordeuropeo (Bielorusso al 50% con forti contaminazioni norvegesi e olandesi) e attualmente Triestino d’adozione?
Punto quarto:
Mi scoccia ammetterlo, ma sto diventando sempre più razzista. Mio malgrado, perché non ne vado fiero. Il fatto sta che ogni volta che vedo una faccia da talebano mi viene un attacco di bile: chi diavolo si credono di essere per venire a produrmi inquinamento acustico di fronte a casa? Non capiscono il concetto di “rispetto” della privacy altrui? (In caso ve lo stiate chiedendo: no, la tregua col vicino non si è rivelata duratura). So che non è molto bello da dire, ma mi convinco sempre più che quei 622 anni di differenza si vedano e non siano solo una questione di calendario.
Punto quinto:
Non che i cattolici siano messi meglio. Per citare quel grand’uomo che è il mio professore di Italiano delle medie: “Ah, i bei tempi in cui le campane le suonavano i campanari… almeno si stancavano le braccia e non facevano mezz’ora di fanfara”. Anche perché è abbastanza irritante dover subire ogni santo pomeriggio tutta la lagna di Obellareginachesiedinelciel. E poi, immagino che non avevano due ottave di campane per fare la melodia, per cui verosimilmente si limitavano a battere le ore e i minuti. Bah, ci cascasse un fulmine, su quei dannati altoparlanti; magari capirebbero che nemmeno dio approva che mi rompano le scatole.
Punto sesto:
Se un fulmine cadesse pure su quelle cretine della Hartzel, che si appresta a registrare il suo debutto solista, e di Meri, possibilmente prima che contribuisca alle parti vocali dei Tristania, sarebbe il top dei top. Con quella voce da pescivendola che si ritrova la Demurtas, non mi sorprende che abbiano tagliato le parti femminili di Beyond The Veil. Solo che a questo punto mi chiedo il senso della sua presenza sul palco: per sei minuti di crisi epilettiche potevano almeno trovarne una che sapesse vestirsi.
Punto settimo:
A questo proposito, e riprendendo pure il punto terzo: il prossimo che mi dice che Meri dovrebbe piacermi “perché è una tua conterranea” ed io dovrei essere orgoglioso che una sarda sia entrata nei Tristania prende botte, chiaro?
Ho già abbastanza pazze da gestire, e non mi servono delle drama queen frustrate in mezzo ai piedi. A me la gente che fa l’offesa irrita soltanto, per cui se è questo che avete in mente di fare, potete tranquillamente cliccare sulla X rossa in alto e togliervi di mezzo. Se io ho la gentilezza di contattare qualcuno dopo tanto tempo per un’occasione particolare, almeno un “come va?” di cortesia in risposta al mio me lo aspetterei. In caso contrario, non ho problemi a cancellare i contatti da MSN.
Punto secondo:
Checché se ne dica, e per quanto si “reciti” un personaggio, alla fine i Giochi di Ruolo rivelano molte cose sui player. Se una persona si rivela ripetutamente inaffidabile in quello che è solo un gioco, come può pretendere la mia fiducia nella realtà? Dopo che la stessa situazione si è ripetuto quattro o cinque volte, come posso fidarmi quando in ballo non ci sono le monete del gioco ma gli euro che ho risparmiato?
Punto terzo:
Perché i sardegnoli devono farsi riconoscere sempre e dovunque? Perché nessun altro abitante d’Italia indossa trashissime magliette con la bandiera della propria regione? Qui si va oltre l’orgoglio etnico, qui si sfiora il ridicolo. E perché i miei amici non riescono a capire che io non ho nulla da spartire con quella gente se non il fatto che ho trascorso vent’anni a sopportarli non vedendo l’ora di andarmene a vivere in un luogo civilizzato? Che non sono sardo, ma ho semplicemente avuto la sfortuna di abitare in Terra d’Africa per un certo periodo della mia vita, e non intendo fare il bis nemmeno per le vacanze? E’ così difficile capire che culturalmente e geneticamente Nordeuropeo (Bielorusso al 50% con forti contaminazioni norvegesi e olandesi) e attualmente Triestino d’adozione?
Punto quarto:
Mi scoccia ammetterlo, ma sto diventando sempre più razzista. Mio malgrado, perché non ne vado fiero. Il fatto sta che ogni volta che vedo una faccia da talebano mi viene un attacco di bile: chi diavolo si credono di essere per venire a produrmi inquinamento acustico di fronte a casa? Non capiscono il concetto di “rispetto” della privacy altrui? (In caso ve lo stiate chiedendo: no, la tregua col vicino non si è rivelata duratura). So che non è molto bello da dire, ma mi convinco sempre più che quei 622 anni di differenza si vedano e non siano solo una questione di calendario.
Punto quinto:
Non che i cattolici siano messi meglio. Per citare quel grand’uomo che è il mio professore di Italiano delle medie: “Ah, i bei tempi in cui le campane le suonavano i campanari… almeno si stancavano le braccia e non facevano mezz’ora di fanfara”. Anche perché è abbastanza irritante dover subire ogni santo pomeriggio tutta la lagna di Obellareginachesiedinelciel. E poi, immagino che non avevano due ottave di campane per fare la melodia, per cui verosimilmente si limitavano a battere le ore e i minuti. Bah, ci cascasse un fulmine, su quei dannati altoparlanti; magari capirebbero che nemmeno dio approva che mi rompano le scatole.
Punto sesto:
Se un fulmine cadesse pure su quelle cretine della Hartzel, che si appresta a registrare il suo debutto solista, e di Meri, possibilmente prima che contribuisca alle parti vocali dei Tristania, sarebbe il top dei top. Con quella voce da pescivendola che si ritrova la Demurtas, non mi sorprende che abbiano tagliato le parti femminili di Beyond The Veil. Solo che a questo punto mi chiedo il senso della sua presenza sul palco: per sei minuti di crisi epilettiche potevano almeno trovarne una che sapesse vestirsi.
Punto settimo:
A questo proposito, e riprendendo pure il punto terzo: il prossimo che mi dice che Meri dovrebbe piacermi “perché è una tua conterranea” ed io dovrei essere orgoglioso che una sarda sia entrata nei Tristania prende botte, chiaro?
Quoto il punto primo. Lo quoto selvaggiamente XD
ReplyDeleteE, dai, quoto pure l'ultimo che è meraviglioso - non sapevo fosse sarda, la davo più tipo brasiliana!