Immagino sia colpa dello stress per gli esami incombenti, ma ultimamente la mia soglia di tolleranza si è abbassata ai minimi livelli storici.
Non ne posso più dell’estate, che, oh, a proposito, inizia fra più di un mese. Non ne posso più del caldo afoso che non dà tregua. Non ne posso più di vedere come la gente col “bel” tempo si vesta ancora peggio. Non ne posso più di vedere gambe pelose che spuntano da pantaloncini color beige slavato, infradito con unghie non tagliate, magliette polo aperte su quelli che sembrano cuoi capelluti; non ne posso più di capelli biondo platino che appaiono verdognoli a confronto di visi abbronzati tanto artificialmente da essere arancioni (oltre che fuori stagione), rotolini in bella mostra, nasi, decolleté e braccia rossastri per il troppo sole e la poca crema. Non ne posso più di vedere tutti che mi impediscono di passare perché si assiepano nel passaggio dalla casa dello studente alla mensa a prendere il sole quando già all’ombra si suda. Non ne posso più degli schiamazzi continui, delle partite di pallone nel parcheggio, di vedere gente che fa tutto tranne che studiare a un volume talmente alto da non poter esser ignorata mentre lo faccio io (perché la finestra la devo tenere aperta, o soffoco. E meno male che con la Mater abbiamo attaccato una zanzariera a quella piccola, altrimenti non ne potrei più anche delle zanzare).
Non ne posso più dell’odore dolciastro del detersivo che usano per lavare le lenzuola dell’ERdiSU, mi dà il voltastomaco e nonostante ci abbia spruzzato sopra Aqva di Bvlgari (scritto bene, così non facciamo inalberare Tiziano) non intende sparire. Non ne posso più della chiesa sotto casa che mi fa maledire ogni giorno le sei del pomeriggio: altro che indulgenze, quel pover’uomo di Martin Lutero sarà andato ad attaccare la lettera di protesta al portone perché non sopportava le campane! E se continua così sarò ben felice di imitarlo, perché questa invadenza, questo voler marcare a tutti i costi la loro esistenza mi dà ai nervi: cosa credono, quegli idioti di preti, che se uno vuole andare a messa non si informa sull’orario? Che bisogno c’è di scampanare ogni pomeriggio come degli ossessi a volume insopportabile e per tre volte di fila?
Non ne posso più dei vicini libanesi. Anche se ho scoperto che quella che fumava in camera appestando pure la mia era la tizia della stanza accanto, Martina la Vicina Cretina (lo so, sembra fatto apposta), il pensiero che ora la caccino e al suo posto facciano venire un altro nullafacente a rimpinguare la cricca mi irrita ancora di più: almeno lei non produce rumore. Ogni volta che la vedo si scusa per essere rientrata ad un’ora improponibile facendo casino e sbattendosi ad ogni superficie sporgente, ma puntualmente le dico di non preoccuparsi perché non sento mai nulla, e non mento mica per cortesia. Invece, questi idioti, rozzi all’inverosimile, non fanno altro che sbattere le porte quando entrano ed escono, blaterare a tutta voce quando sono in corridoio e ridere come degli ebeti a volume improponibile ogni due secondi, senza preoccuparsi minimamente che c’è gente che potrebbe stare riposando/studiando/facendosi i cavoli propri. Per non parlare poi del truzzo di fronte. Lucifero, ma se hanno tutto questo tempo da perdere potevano anche starsene in Talebania, no? È chiaro che siano qui non per merito ma grazie ai posti riservati agli extracomunitari, ma non si trovava proprio qualcuno davvero interessato a frequentare l’università e studiare? Peraltro, secondo M.V.C. pare che in camera di uno vivano in tre… peccato che non è il truzzo, altrimenti sì che gli avrei fatto smontare la discoteca.
Non ne posso più della coppietta al piano di sopra (è stata sempre M.V.C. a dirmi che sono sopra camera sua): se avete da ridacchiare e sghignazzare tutta la notte, fatelo sottovoce, invece che a un volume tale che li sente anche la Bloempje quando mi telefona! E non ne posso più nemmeno di chiunque stia sopra camera mia: è da tre giorni che non fa altro che spostare i mobili avanti e indietro. Ma gli cascasse l’armadio addosso! Farebbe un baccano della madonna, ma almeno dopo finirebbe una volta per tutte.
E, gran finale: non ne posso più di non avere un Silképil. Se almeno voglio trarre qualcosa di positivo dall’estate, posso dire che al confronto delle aragoste arrostite, sembro davvero pallidissimo (e mi innamoro della mia pelle ogni giorno di più). Solo che non ne posso più dei peli che ho sulle braccia: rovinano tutto! Argh, devo estirparli!
Sì, mi rendo conto che questo post ha finito per assumere l’aspetto di una canzone di Alizée del 2002 delle quali (cantante e canzone) avevo perfino dimenticato l’esistenza. Ma pazienza, almeno guardatevi il video. Era del mio primissimo periodo in cui guardavo Mtv, in seconda media (ovvero l'anno prima di Fallen), e ci andavo matto (e la mia credibilità metal se ne andò a farfalle). Aww, quanti ricordi!
Non ne posso più dell’estate, che, oh, a proposito, inizia fra più di un mese. Non ne posso più del caldo afoso che non dà tregua. Non ne posso più di vedere come la gente col “bel” tempo si vesta ancora peggio. Non ne posso più di vedere gambe pelose che spuntano da pantaloncini color beige slavato, infradito con unghie non tagliate, magliette polo aperte su quelli che sembrano cuoi capelluti; non ne posso più di capelli biondo platino che appaiono verdognoli a confronto di visi abbronzati tanto artificialmente da essere arancioni (oltre che fuori stagione), rotolini in bella mostra, nasi, decolleté e braccia rossastri per il troppo sole e la poca crema. Non ne posso più di vedere tutti che mi impediscono di passare perché si assiepano nel passaggio dalla casa dello studente alla mensa a prendere il sole quando già all’ombra si suda. Non ne posso più degli schiamazzi continui, delle partite di pallone nel parcheggio, di vedere gente che fa tutto tranne che studiare a un volume talmente alto da non poter esser ignorata mentre lo faccio io (perché la finestra la devo tenere aperta, o soffoco. E meno male che con la Mater abbiamo attaccato una zanzariera a quella piccola, altrimenti non ne potrei più anche delle zanzare).
Non ne posso più dell’odore dolciastro del detersivo che usano per lavare le lenzuola dell’ERdiSU, mi dà il voltastomaco e nonostante ci abbia spruzzato sopra Aqva di Bvlgari (scritto bene, così non facciamo inalberare Tiziano) non intende sparire. Non ne posso più della chiesa sotto casa che mi fa maledire ogni giorno le sei del pomeriggio: altro che indulgenze, quel pover’uomo di Martin Lutero sarà andato ad attaccare la lettera di protesta al portone perché non sopportava le campane! E se continua così sarò ben felice di imitarlo, perché questa invadenza, questo voler marcare a tutti i costi la loro esistenza mi dà ai nervi: cosa credono, quegli idioti di preti, che se uno vuole andare a messa non si informa sull’orario? Che bisogno c’è di scampanare ogni pomeriggio come degli ossessi a volume insopportabile e per tre volte di fila?
Non ne posso più dei vicini libanesi. Anche se ho scoperto che quella che fumava in camera appestando pure la mia era la tizia della stanza accanto, Martina la Vicina Cretina (lo so, sembra fatto apposta), il pensiero che ora la caccino e al suo posto facciano venire un altro nullafacente a rimpinguare la cricca mi irrita ancora di più: almeno lei non produce rumore. Ogni volta che la vedo si scusa per essere rientrata ad un’ora improponibile facendo casino e sbattendosi ad ogni superficie sporgente, ma puntualmente le dico di non preoccuparsi perché non sento mai nulla, e non mento mica per cortesia. Invece, questi idioti, rozzi all’inverosimile, non fanno altro che sbattere le porte quando entrano ed escono, blaterare a tutta voce quando sono in corridoio e ridere come degli ebeti a volume improponibile ogni due secondi, senza preoccuparsi minimamente che c’è gente che potrebbe stare riposando/studiando/facendosi i cavoli propri. Per non parlare poi del truzzo di fronte. Lucifero, ma se hanno tutto questo tempo da perdere potevano anche starsene in Talebania, no? È chiaro che siano qui non per merito ma grazie ai posti riservati agli extracomunitari, ma non si trovava proprio qualcuno davvero interessato a frequentare l’università e studiare? Peraltro, secondo M.V.C. pare che in camera di uno vivano in tre… peccato che non è il truzzo, altrimenti sì che gli avrei fatto smontare la discoteca.
Non ne posso più della coppietta al piano di sopra (è stata sempre M.V.C. a dirmi che sono sopra camera sua): se avete da ridacchiare e sghignazzare tutta la notte, fatelo sottovoce, invece che a un volume tale che li sente anche la Bloempje quando mi telefona! E non ne posso più nemmeno di chiunque stia sopra camera mia: è da tre giorni che non fa altro che spostare i mobili avanti e indietro. Ma gli cascasse l’armadio addosso! Farebbe un baccano della madonna, ma almeno dopo finirebbe una volta per tutte.
E, gran finale: non ne posso più di non avere un Silképil. Se almeno voglio trarre qualcosa di positivo dall’estate, posso dire che al confronto delle aragoste arrostite, sembro davvero pallidissimo (e mi innamoro della mia pelle ogni giorno di più). Solo che non ne posso più dei peli che ho sulle braccia: rovinano tutto! Argh, devo estirparli!
Sì, mi rendo conto che questo post ha finito per assumere l’aspetto di una canzone di Alizée del 2002 delle quali (cantante e canzone) avevo perfino dimenticato l’esistenza. Ma pazienza, almeno guardatevi il video. Era del mio primissimo periodo in cui guardavo Mtv, in seconda media (ovvero l'anno prima di Fallen), e ci andavo matto (e la mia credibilità metal se ne andò a farfalle). Aww, quanti ricordi!
Ps: per qualcuno che legge: occhio, che hai a che fare con due serpi, eh.
Non mi parlare dell'estate: io la detesto quanto te per gli stessi motivi. Per di più ho una specie di allergia alla luce solare e nella stagione estiva ho sempre problemi alla pelle e ovviamente devo sopportami commenti come "Ma sembri una mozzarella" "Sembri un cadavere" da tutti gli idioti che girano (ovvero i 3/4 della gente).
ReplyDeletePer quanto riguarda i vicini di casa ti capisco benissimo! La coppia di sopra alle due di notte fa sempre un casino assurdo, ossia sento dei mobili spostarsi O_o (e sinceramente mi viene da pensare male). A quello in parte ci manca poco che andrò a consigliare un medico perchè credo che abbia dei problemi intestinali molto gravi (non ti dico i rumori che sento). E infine quello che abita sotto di me ogni volta che ha un problema in casa è ovviamente colpa mia! Ah, secondo lui io giro in tacchi in casa apposta per disturbarlo.
L'assurdità di certe persone non ha limite.
Non ti pensavo così simile.
ReplyDeleteLamentarsi in questo modo è semplicemente qualcosa di fantastico e istintivo.
ReplyDeleteIo faccio esattamente come te (ma daaaai? xD) ed è una cosa che mi fa sentire ancora più viva.
Prossimamente ci aggiorniamo u.u