Friday, 28 August 2009

Das Ende

Out In The Real World by GothicNarcissusE così, eccoci agli ultimi due giorni in Germania. Domani finirà il corso di tedesco e, con esso, anche la mia vacanza a Düsseldorf. Ho già iniziato a prepararmi per il ritorno: oggi sono stato alle poste, dalle quali ho spedito il pacco contenente i cd (troppi e troppo pesanti da far entrare in valigia), e fra un po’ inizierò a girare per il bilocale in cerca della mia roba da raccattare. Inutile dirlo: questa partenza mi rattrista non poco. A conti fatti, non posso dire che questa sia stata la miglior vacanza che ho fatto, dato che ha avuto molte luci ma anche qualche ombra (a partire dal fatto che mi manca la Bloempje, per continuare con internet che va e viene), ma il bilancio è comunque positivo. Qui in Germania mi sento molto più a casa che in Italia. A partire dal clima, che mi ha consentito di girare in anfibi e maniche lunghe senza coprirmi di sudore, per continuare con i ventidue cd totali acquistati (senza contare quelli che mi hanno chiesto di portar giù), la puntualità dei trasporti pubblici, le città costruite come vere città con strade larghe e dritte, edifici proporzionati e, accidenti, perfino belli (anche le chiese moderne qui le costruiscono in stile neogotico, mica come i tendoni da circo che vanno di moda in Italia), l’efficienza degli uffici pubblici, e le coppie omosessuali girano per strada mano nella mano o a braccetto senza che nessuno si interessi a loro.

Ora mi tocca tornare in un paese dove il caldo ti impedisce di uscire anche in sandali e canotta, il massimo che si può reperire sugli scaffali dei negozi sono i Lacuna Coil, i trasporti non funzionano neanche se preghi Lucifero in persona, le città sono caotiche e non si possono fare cento metri senza dover svoltare da qualche parte, gli uffici ti mandano da una parte all’altra senza lasciarti concludere nulla di nulla, gli omosessuali vengono feriti con le bottiglie e altre magagne di questo genere. Oltretutto non posso nemmeno consolarmi pensando che quando torno trovo ad aspettarmi una bella connessione ad internet stabile, perché dato che il pc della Mater si rifiuta di farmi connettere devo fare affidamento alla wireless di qualche vicino, che ogni tanto mi fa dannare peggio che qui. Oh well, se non altro potrò sentire la Bloempje, che mi manca da morire.

Scusatemi, ma a questo giro niente cartoline: non ho avuto un granché di tempo per lo shopping turistico. E nemmeno regali: sì, è vero, quando sarò tornato distribuirò Altitude degli Autumn a destra e a manca (ne ho comprate tre copie extra, oltre la mia), ma trattasi di soldi anticipati. Per inciso, ho idea che al prossimo concerto degli Epica sarò molto simile a Babbo Natale che distribuisce i doni. Dovrò vestirmi di rosso, per l’occasione?

E questo è quanto. Non sono in vena di parlare (come al solito), per cui concludo con una riflessione di stampo romantico: l’immagine che per me simboleggia la Germania è quella che ho messo a inizio post, un perfetto connubio di antichità e modernità, gotico e tecnologia, dai toni elegiaci di un eterno cielo grigio e autunnale.

1 comment:

  1. allora ritornerai in Düsseldrof no? Sei fortunato in Germania, bello viaggio, belle fotografie, buoni corsi, no problem! e hai trovato un'altra cosà meglia a parte la conessione ad internet stabile in Italia?:)

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