Ho trovato il regalo perfetto. Se l’anno scorso non avevo minimamente idea di cosa farmi regalare a Natale, se fino a ieri non sapevo cosa i miei genitori potessero donarmi per i diciott’anni, oggi ho decisamente le idee più chiare. O meglio, ho le idee più chiare su cosa possa regalarmi il Procreatore. Eh già, perché la Mater è fuori causa, dovendomi regalare l’iPod nuovo visto che il mio ha reso l’anima.
È curioso, oltre che ironico, che per i 18 da parte del Procreatore mi voglia far regalare proprio quello che ho sempre detestato che mi regalassero, ciò che non ho mai nemmeno considerato un vero e proprio dono perché, alla fine, è qualcosa di dovuto: i vestiti. Eppure, è l’unica cosa che voglio per la mia maggiore età. Tanto, la moto non mi serve dato che non ho il patentino, la macchina è decisamente fuori discussione e comunque non vedo perché non potrei usare quella di mamma, e dunque i regali “classici” non sono disponibili. Per cui, mi “accontento” di una camicia da parte del Procreatore. D’altronde, esiste forse un modo migliore per far felice un piccolo Goth maggiorenne che regalargli una camicia gotica? Perché la camicia su cui ho buttato l’occhio nell’on-line shop degli Evanescence è immensamente gotica. Nera, ovviamente. A maniche corte, ma non ci si lamenta. Con la luna piena e i pipistrelli davanti, sopra la tasca sinistra, e le guglie gotiche, una miriade di pipistrelli e la luna con innanzi il simbolo degli Evanescence sulla schiena. E cosa vuoi di più dalla vita? Una carta di credito!
Eh, già! Perché il principale problema di questo acquisto non è tanto il prezzo (65$ più spese di spedizione), su cui nessuno dei miei due signori genitori dovrebbe poter obiettare, data l’importanza della ricorrenza, quanto il fatto che per ordinarla è necessaria la carta di credito! La quale è in Siria col Procreatore! Dei, non ho mai sentito così tanto la sua mancanza, nemmeno quando avevo il cellulare a secco! Ma porca paris (hilton) benzinaia, ma perché non c’è mai quando mi serve?
Vabbè, fa nulla. La mia mente perversa sta già cercando di partorire un piano alternativo. In un modo o nell’altro, riuscirò ad avere quella camicia. Non importa come, ma sarà mia!
È curioso, oltre che ironico, che per i 18 da parte del Procreatore mi voglia far regalare proprio quello che ho sempre detestato che mi regalassero, ciò che non ho mai nemmeno considerato un vero e proprio dono perché, alla fine, è qualcosa di dovuto: i vestiti. Eppure, è l’unica cosa che voglio per la mia maggiore età. Tanto, la moto non mi serve dato che non ho il patentino, la macchina è decisamente fuori discussione e comunque non vedo perché non potrei usare quella di mamma, e dunque i regali “classici” non sono disponibili. Per cui, mi “accontento” di una camicia da parte del Procreatore. D’altronde, esiste forse un modo migliore per far felice un piccolo Goth maggiorenne che regalargli una camicia gotica? Perché la camicia su cui ho buttato l’occhio nell’on-line shop degli Evanescence è immensamente gotica. Nera, ovviamente. A maniche corte, ma non ci si lamenta. Con la luna piena e i pipistrelli davanti, sopra la tasca sinistra, e le guglie gotiche, una miriade di pipistrelli e la luna con innanzi il simbolo degli Evanescence sulla schiena. E cosa vuoi di più dalla vita? Una carta di credito!
Eh, già! Perché il principale problema di questo acquisto non è tanto il prezzo (65$ più spese di spedizione), su cui nessuno dei miei due signori genitori dovrebbe poter obiettare, data l’importanza della ricorrenza, quanto il fatto che per ordinarla è necessaria la carta di credito! La quale è in Siria col Procreatore! Dei, non ho mai sentito così tanto la sua mancanza, nemmeno quando avevo il cellulare a secco! Ma porca paris (hilton) benzinaia, ma perché non c’è mai quando mi serve?
Vabbè, fa nulla. La mia mente perversa sta già cercando di partorire un piano alternativo. In un modo o nell’altro, riuscirò ad avere quella camicia. Non importa come, ma sarà mia!
Un piccolo postscritto: ho partecipato ad un concorso per vincere dei biglietti VIP per un concerto dei Within Temptation. Non essendoci date italiane, ho optato per Stoccarda: per la Germania da Alghero partono i low cost. Speriamo bene! In fondo, con gli Evanescence ce l’ho fatta, perché non con i Within Temptation?
Tu mi fai sganasciare dalle risate ogni volta.
ReplyDeleteNon ho parole... posso solo dire questo:
MATER E PROCREATORE, REGALATEGLI QUELLA DANNATA CAMICIA, ALTRIMENTI NON VI DARà PACE!!!
:* by Blood Countessina / Bronciosa
Vergogna! Nemmeno la pizza mi hai offerto ieri!
ReplyDeleteTzè, lo dicevo io che dovevi prendere quei NUMERETTI di cosa sai tu .
Altro che camicia... Negozio!
Mmm... Ho fame...
"Il Mannaro"
LA VOJO ANCH'IO!!!!!!
ReplyDeletebel template...peccato il soggetto...cmq bel template (si lo so che l'ho già detto)...
ReplyDeleteho visto un negro con le scarpe di gomma
ReplyDeleteporco Dio e porca madonna
le scarpe di gomma le voglio anch'io
porca madonna e porco dIo
le FELPE DEGLI EVANESCENCE le hanno in tanti
porca madonna e tutti i santi
ReplyDeleteScusa l'intromissione, non lo farò più! Però visto che gestisci un blog di musica, e tra l'altro bello (credimi, nessuno mi paga per dirti che mi piace), ho pensato quanto meno di avvertirti su di un post molto particolare di cui qui ti do un assaggio qui. Poi se vuoi esprimere il tuo giudizio in quanto esperto della materia, per noi del Satiro saggio sarebbe esclusivamente materia di confronto molto ben accetta. Scusa ancora, Matteo.
I vincibili miti del rock
Chi si rivede, l’artista maledetto. Dopo una generazione di rockstar salutiste, atleticamente orientate alla cyclette e al succo di carota, cinicamente dedite al ricambio del sangue e alla camera iperbarica, proletariamente impegnate a metter su famiglia e santificare la patria, e dunque destinate a durare, anche artisticamente, fino alla vecchiaia, con l’insano exploit di Kurt Cobain, torna alla ribalta il musicista disperato e autolesionista, candidato a fine prematura. Nella foga di scrivere, mi sono reso conto dell’errore che ho commesso e che voi lettori ancora non sapete. L’errore è chiamare, definire, ritenere Keith Richards (chitarrista storico dei Rolling) un soggetto dedito a metter su famiglia. In un’intervista recente ammette, con fare di attore consumato (confida il giornalista autore dell’intervista), che non si è saputo trattenere dal mescolare dosi di cocaina alle ceneri di suo padre defunto e tirare la miscela spuria su per le narici. Salvo poi il giorno dopo rivelare alle principali agenzie del mondo che era tutto uno scherzo. E già, su queste cose, il malvagio Richards, è secondo a pochi... (continua su www.ilsatirosaggio.com)
Ciao, grazie e scusa, Matteo
Ok, ammetto che io non lo farei mai... 1) Perché non mi faccio di coca, e 2) perché tutt'al più le ceneri del Procreatore le scaricherei nel wc.
ReplyDeleteCiò detto, farò un salto sul tuo sito. :)
Ma porca cristina scabbia, utente anonimo, lasciala perdere la povera Veronica Ciccone, che ha già abbastanza problemi con la vecchiaia incipiente e i balletti del tour... O__o
La famosissima camicia! ^^
ReplyDeleteRagalategliela!!
Ti voglio bene
.S.