Oggi, dopo quindici lunghi anni, si è finalmente avverato un sogno natalizio che ho sempre avuto. fin da quando ero un tenero bambino di quattro o cinque anni. Per capire la portata dell’evento, però, è necessario un piccolo preambolo.
Sin da quando ho memoria, ho sempre detestato il presepe ma amato profondamente l’albero di natale (ho poi scoperto che era in realtà l’albero di Yule, il che spiega perché mi piacesse, oltre il fatto che fosse colorato e sbrilluccicoso). Ma il mio albero di natale non è mai stato il classico albero, di quelli in cui tutti gli addobbi sono di uno, massimo di due colori: il mio è sempre stato un trionfo di colori diversi armonicamente contornati dai rami verdi.
Ora, quando avevo quattro anni, capitò che il nastrino fucsia fosse diventato ormai troppo vecchio: era bruttino e spelacchiato e perdeva i pelucchi luccicanti dappertutto (ogni anno, tirando fuori l’albero, ne trovavamo sempre qualcuno attaccato ai rami in plastica, perfino l’anno scorso!), per cui decidemmo di buttarlo. Il problema era che quell’anno i nastrini fucsia erano passati di moda e non li trovammo.
L’anno dopo, girammo in vano tutti i più grandi negozi di Sassari, compresa l’attuale galleria Auchan che all’epoca si chiamava Città Mercato (che, per un bambino di cinque anni sembrava davvero una città), senza trovarli, cosa che mi fece fare dei pianti colossali. E, di anno in anno, la ricerca continuava infruttuosa, senza che ci fosse traccia dei nastrini fucsia. Fino a quando crebbi e mi misi l’anima in pace.
Ebbene, oggi, passando davanti a un negozio dei cinesi, qualcosa in una delle vetrine ha catturato la mia attenzione: un luccichio fucsia. Mi sono avvicinato con gli occhi sgranati ed era lì: in mezzo a quelli dorati, luccicava un nastrino fucsia. No! Impossibile! Mi sono fiondato nel negozio e l’ho comprato.
Così, finalmente, dopo quindici anni, il mio Albero di Yule finalmente completo… è qui! (parte la musichetta di Carramba e Fratè… pardon, la Carrà si asciuga gli occhi umidi con un fazzoletto). Domani, quando mi deciderò a farlo, farò qualche foto e la pubblicherò.
Sin da quando ho memoria, ho sempre detestato il presepe ma amato profondamente l’albero di natale (ho poi scoperto che era in realtà l’albero di Yule, il che spiega perché mi piacesse, oltre il fatto che fosse colorato e sbrilluccicoso). Ma il mio albero di natale non è mai stato il classico albero, di quelli in cui tutti gli addobbi sono di uno, massimo di due colori: il mio è sempre stato un trionfo di colori diversi armonicamente contornati dai rami verdi.
Ora, quando avevo quattro anni, capitò che il nastrino fucsia fosse diventato ormai troppo vecchio: era bruttino e spelacchiato e perdeva i pelucchi luccicanti dappertutto (ogni anno, tirando fuori l’albero, ne trovavamo sempre qualcuno attaccato ai rami in plastica, perfino l’anno scorso!), per cui decidemmo di buttarlo. Il problema era che quell’anno i nastrini fucsia erano passati di moda e non li trovammo.
L’anno dopo, girammo in vano tutti i più grandi negozi di Sassari, compresa l’attuale galleria Auchan che all’epoca si chiamava Città Mercato (che, per un bambino di cinque anni sembrava davvero una città), senza trovarli, cosa che mi fece fare dei pianti colossali. E, di anno in anno, la ricerca continuava infruttuosa, senza che ci fosse traccia dei nastrini fucsia. Fino a quando crebbi e mi misi l’anima in pace.
Ebbene, oggi, passando davanti a un negozio dei cinesi, qualcosa in una delle vetrine ha catturato la mia attenzione: un luccichio fucsia. Mi sono avvicinato con gli occhi sgranati ed era lì: in mezzo a quelli dorati, luccicava un nastrino fucsia. No! Impossibile! Mi sono fiondato nel negozio e l’ho comprato.
Così, finalmente, dopo quindici anni, il mio Albero di Yule finalmente completo… è qui! (parte la musichetta di Carramba e Fratè… pardon, la Carrà si asciuga gli occhi umidi con un fazzoletto). Domani, quando mi deciderò a farlo, farò qualche foto e la pubblicherò.
Un tempo avevamo anche noi un nastro fuxia, ed anche uno fuxia ed argento.
ReplyDeletePoi, crescendo (e soprattutto divenendo arbiter elegantiae della famiglia) mi sono resa conto che il nostro albero dagli addobbi scarlatti e dorati faceva a pugni col nastro. E l'ho condannato a morte, con sommo gaudio di mia madre che lo detestava (era vecchio anche lui, sì).
Ah, ma se c'è una cosa che a Natale esigo è che l'albero non sia sintetico: quest'anno i miei erano decisi a prenderne uno finto, ma li ho minacciati di andarmene a passare le feste a Forlì e tornare solo a metà Gennaio. E' stato semplice portarli dalla mia parte! XD
Cmq il classico albero è "quello che più colori ha, meglio è". Io seleziono sempre 2, o al massimo 3, colori
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