Wednesday 9 June 2010

Forever Is The World - 100th play

Only Man ends, but Forever Is The World,
Just don't fall asleep.

Machinery Of The Stars by GothicNarcissus
Stando al mio iTunes, ho appena concluso il centesimo ascolto completo di Forever Is The World dei Theatre of Tragedy.

L’unico altro album che può vantare cento ascolti completi (ovvero, la traccia che ho sentito di meno ha cento ascolti) è Origin degli Evanescence. Né Fallen, né The Open Door, solo Origin. E adesso Forever Is The World.
Detto così non sembra nulla di che, se non che sono ossessivo-compulsivo quando ascolto musica, ed anzi, c’è chi potrebbe inarcare un sopracciglio nel leggere un paragone degli Evanescence con i Theatre of Tragedy. Chi invece mi conosce da almeno sette anni e/o ha letto il mio blog dall’inizio potrà invece la portata dell'evento: è ormai definitivo, i Theatre of Tragedy sono lentamente diventati la mia band preferita e Forever Is The World è diventato il mio album preferito, scavalcando tout court la band con cui sono cresciuto.
Ora, non che questa sia una novità, ben inteso: la cosa era probabilmente già lì da quando avevo deciso di seguirli fin’anche a Londra, e me n’ero reso conto coscientemente già durante il concerto. Ma adesso ci sono i numeri a parlare chiaro, e se da una parte è anche vero che Origin e Fallen li ascolto da prima dell'avvento dell’iPod con ovvia perdita di conteggi, e che anche dopo The Open Door ho avuto problemi con iTunes con conseguente reset dei contatori, è anche vero che in primo luogo dopo l’ultima installazione di iTunes (quella che ha dato il via all’attuale conteggio che grazie al file libreria si è trasferito di PC in PC) aggiunsi ascolti a sbuffo a tutta la libreria per compensare la perdita, e in secondo luogo Forever Is The World è uscito lo scorso settembre, mentre quegli album hanno anni.
Tutto questo senza ovviamente tenere conto della qualità della musica (Fallen sarà sì e no al livello di Musique che è quanto di più banale i Theatre abbiano mai scritto), o dei miei rapporti personali con la band (Amy Lee mi ha stretto la mano, Nell Sigland si è fermata a chiacchierare tutta sera e ora mi scrive che sono amazing). Per cui, direi che è il caso di celebrare la cosa dedicando Machinery Of The Stars, che è una delle mie foto che amo maggiormente, a Nell e ai ragazzi, come ringraziamento per la musica magnifica che suonano.

Due parole sulla foto: è la cupola dell’ottagono della Galleria a Milano in HDR. L’idea per il titolo deriva dal fatto che associo la Belle Époque e la sua architettura ad un’immagine di macchinari stilosi ed esteticamente gradevoli (cos’è la Tour Eiffel se non un bellissimo traliccio?), mentre i cerchi concentrici e la cupola stessa mi hanno fatto venire in mente la concezione aristotelica del cielo, con le sfere di cristallo concentriche, Dio Motore Immobile che le fa ruotare (richiamato dalle figure dipinte nei timpani che si vedoni in basso), e l’intera idea di perfezione ed eternità che ne deriva: il titolo è nato così. I toni giallo-rossicci sono venuti fuori spontaneamente, e mi hanno fatto subito pensare al booklet di Forever Is The World. L’idea dell'eternità del mondo di fronte alla caducità dell'uomo è presente anche nell’album, e così via libera all’associazione di idee.

2 comments:


  1. Approvo approvo tutto, dai ToT alle foto *-* <3

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  2. Grazie, carissima! <3

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