Friday 15 April 2016

Salsomaggiore, Lolite e lettori CD blu metallizzato

Ho iniziato ad ascoltare musica da adolescente a Salsomaggiore Terme.
In realtà, ascoltavo musica sin da prima di nascere: la Mater aveva la scuola di ballo e quando insegnava da incinta, racconta, io battevo il piede durante il paso doble. Quando ero piccolo avevamo l’impianto stereo in salotto con giradisci e mangianastri, e io passavo le ore in poltrona ad ascoltare musica classica, da ballo o pop russo; poi arrivarono le musicassette di Fivelandia con tutte le sigle dei cartoni animati. Però vivevamo in una terra desolata dove MTV non prendeva, così ho saltato in tronco le Spice Girls, i Backstreet Boys e tutta la follia delle boyband / girlband Anni Novanta: il primo videoclip che ricordo è quello di Moi Lolita… di Alizée che vidi, appunto, a Salsomaggiore, dove il Procreatore mi portava in vacanza mentre lui andava alle terme per curare la sinusite cronica, courtesy dell’INPS. Wow, carina, ‘sta Alizée in discoteca col suo vestitino da campagnola, pensai subito.
Finalmente, nel 2001, MTV attraccò su frequenze captabili perfino in Giudecca e subito la Mater mi incoraggiò a farmi una cultura del pop contemporaneo. Era il periodo di Festival di Paola & Chiara e, quell’estate, tornai a Salsomaggiore; una sera, col Procreatore, la signora Maria dell’hotel e alcuni altri ospiti, andammo al bingo di Fidenza: con un paio di puntate vinsi 15 euro per una cinquina e 87 per un bingo completo. Il giorno dopo, con quei soldi comprai il mio primo (e unico) lettore CD portatile e il mio primo CD, Festival delle sorelle Iezzi. La quantità di conversazioni inconcludenti col Procreatore calò vertiginosamente perché avevo trovato l’ammoreh della mia vita: la musica in cuffia.

Il fedelissimo Sony D-E351 Personal CD Player blu metallizzato col cosino olografico.
Il resto è storia e quel lettore CD mi ha accompagnato in Inghilterra, Spagna, Irlanda e chi si ricorda dove altro, riproducendo Fallen degli Evanescence fino probabilmente a non poterne più, finché la Apple non mise fine alla vita dei CD con l’iPod. E quando il primo iPod mi si ruppe, e il secondo fu reso temporaneamente inutilizzabile da un errore del mio computer che non mi faceva accedere a iTunes per caricarci la musica, fu di nuovo il lettore CD a farmi compagnia nel mio pendolare tre volte la settimana da Alghero a Sassari in pullman (stavolta riproducendo fino alla nausea The Heart Of Everything dei Within Temptation). Ce l’ho ancora in un cassetto giù ad Alghero e, nonostante la vernice graffiata, l’attacco per le cuffie che ogni tanto isola la traccia vocale e lo sportellino delle batterie che si regge su a scotch, funziona ancora.

Insomma, se ripenso ai primi momenti in cui ho ascoltato musica con mentalità semi-adulta, mi vengono in mente Alizée, Salsomaggiore Terme, l’Hotel Azzurra, la villetta creepy che si vedeva di fronte, il profumo degli ippocastani e delle foglie che iniziavano a cadere, la città invasa da aspiranti Miss Italia (ché si andava in quel periodo), le terme Berzieri, la piscina termale pubblica e un lettore CD blu metallizzato.
Perché mi vengono in mente proprio ora? Perché la mia nostalgia per quegli anni sta sfuggendo di mano e mi sono scaricato tutta la discografia di Alizée. Side note: il primo album, quello con Moi Lolita… è abbastanza imbarazzante, ma col passare degli anni la ragazza ha tirato fuori delle cose davvero lodevoli. Datele una possibilità, anche se siete ex-adolescenti imbarazzati dalla cotta per il suo reggiseno imbottito.

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