Oggi sono abbastanza scombussolato, come, del resto, era prevedibile. Giro per casa spaesato, non ho idea se sia il caso di avere fame o meno, ho più sonno del solito… un disastro.
Ma se Dio vuole (leggi: se i nostri politici smettono di essere degli imbecilli), questa sarà l’ultima o la penultima volta che accade.
Ho già scritto a più riprese, fin dagli albori del blog su Splinder, quanto odi l’ora legale (edizione 2007, 2009, 2010 e 2018); nel corso degli anni non è cambiato nulla. Per quanto sembri strano, considerando il mio attuale stile di vita, quando mi impongono il jet lag finisco puntualmente per non capire niente per settimane dopo la funesta data. Di conseguenza, sono molto, molto contento che l’Unione Europea abbia finalmente imposto un ultimatum agli Stati membri affinché scelgano un’ora e tengano quelle (nel post del 2018 ho incorporato il video di CGP Grey in cui spiega perché l’ora legale è perfettamente inutile al giorno d’oggi). Ora è solo questione di vedere cosa decideranno i nostri politici, se tenere la solare o adottare la legale. Per quanto mi riguarda, l’importante è che restino fermi, mannaggia a loro.
A quanto pare, comunque, il cambio autunnale lo soffro meno di quello primaverile: è la prima volta da tanto tempo che l’ora legale termina mentre io non sono a Lucca (argomento che penso richiederà un post a parte), e lì è più difficile accorgermi del cambiamento perché non ho una routine e, anzi, giro come una trottola dalla mattina più o meno presto alla sera. Al massimo ecco, quell’ora di sonno in più la domenica arriva come una vera e propria benedizione, in quei giorni.
Stando in casa, però, mi rendo conto che il passaggio all’ora solare mi viene più facile: alla peggio, sono confuso e un po’ assonnato; ma mi accorgo di essere meno ansioso e di avere improvvisamente un sacco di tempo a disposizione. Tutto è meno frenetico, e quel poco di ansia residua che ho svanisce appena guardo l’orologio e mi accorgo che è ancora miracolosamente presto.
Del resto, nel mio primo rant definivo l’ora legale come “un’ora di vita rubata” ed è quando entra in vigore che ho più problemi a trovar pace: probabilmente, perfino nel mio ciclo sonno-veglia snaturato resto comunque legato al ciclo solare e sballarlo di un’ora mi risulta innaturale.
Comunque, pare che l’Europa sia divisa per latitudine, con i Paesi settentrionali che vogliono fermarsi sull’ora solare e quelli meridionali sulla legale. Personalmente preferirei la solare per i motivi che ho descritto sopra, ma davvero, mi basta che l’incubo finisca.
Oh, e le meridiane: l’ora legale permanente sballerebbe le meridiane per sempre, e la cosa mi urterebbe oltremodo. Ora solare forever, please.
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