Monday 8 February 2021

First World problems

Oggi è stata una di quelle giornate in cui mi è mancata del tutto la motivazione per uscire dal letto. La Mater mi ha svegliato, mi ha preso il telefono per correre a catturare un Froakie vicino a casa e intanto io me ne sono rimasto sotto piumone, coperta e plaid a stringere il cuscino e tentare di rimmergermi nel dormiveglia per non affrontare la giornata di fronte a me, finché poi non è tornata lei e ha messo le lasagne a scaldare al microonde.
Per una volta non è una questione di impegni – c’è l’ora leggendaria di Suicune e, poco prima, ho organizzato un raduno per buttare due esche e aiutare tutti i livelli 41 a evolvere Leafeon e Glaceon per la missione del 42; a tutti sono andati benissimo giorno, ora e luogo di ritrovo.
No, il problema è che, una volta del tutto sveglio, sapevo che avrei dovuto affrontare l’ansia per il lento ma costante deterioramento del Macbook.

Chiariamoci: come deterioramento è fisiologico. Ho sempre una specie di pudore a parlare dei problemi del mio Macbook perché posso già immaginare la reazione dell’utonto medio di Windows: “I mAc SoNo SpAzZaTuRa, HaI pAgAtO sOlO iL mArChIo!”. La realtà è che ho comprato questo computer a fine settembre 2012, quindi sarebbe assurdo pretendere che non avesse nessun acciacco, specie considerando che ha visto un laboratorio tecnico un gran totale di due volte (di cui una per una mia svista), più altre due visite talmente rapide che hanno risolto il “problema” direttamente al bancone dell’Apple Store senza nemmeno prenderlo in consegna.
E per inciso, a livello di prestazioni non solo non ha alcun problema a reggermi Photoshop più plug-in, Lightroom, Firefox e iTunes tutti assieme, ma fino a un paio di giorni fa teneva botta perfettamente perfino quando aprivo The Sims 4 con quasi tutte le espansioni assieme a iTunes, Telegram, l’editor testi che non chiudo mai per pigrizia e un paio di altre app di servizio. Sfido qualsiasi portatile non-Apple a fornire simili prestazioni sulla soglia dei nove anni dall’acquisto.
 
Chiarito quindi che le prestazioni del mio Macbook sono eccezionali per una macchina della sua età, il problema è che l’altro ieri a una certa, mentre giocavo a The Sims, il computer si è freezato e riavviato con tanto di messaggio di errore prima della schermata di caricamento. Ed è lì che mi è affondato il cuore, specie perché è successo dopo tre mesi di più o meno costante stress per me.
A fine ottobre, il Mac aveva infatti iniziato, semplicemente, a spegnersi ogni tot, specie con la CPU sotto sforzo; non solo: le ventole erano da mesi in costante stato di sforzo e all’improvviso non le sentivo più. Preferendo non impelagarmi sui mezzi pubblici per portarlo al Centro Apple, l’ho portato a un laboratorio qui vicino per una pulizia, immaginando che anni di polvere non aiutassero la performance. Una volta aperto, i tecnici non solo ci hanno trovato i gatti di polvere, ma anche una batteria talmente andata da essersi gonfiata (infatti premeva contro il touchpad rendendo l’utilizzo più ostico); già che c’era da cambiarla, mi hanno proposto un upgrade della scheda SD con una più moderna e veloce. Accetto l’intervento, ci mettiamo d’accordo per una batteria compatibile perché l’originale è di difficile reperimento, lo porto appena arriva il pezzo di ricambio e sembra andare tutto bene. La rimozione della polvere più la nuova SD rendono il computer performante quasi come quando era da nuovo… ma la batteria ha evidenti problemi di compatibilità e mi manda la macchina in standby a intervalli irregolari. Lo fa in maniera del tutto casuale ma sempre alle stesse percentuali di carica: inizialmente sembrava fosse solo al 100%, motivo per cui ho iniziato a staccarla per poi tenerla in carica; ma niente, anche all’85, 92, 96 e 98% ogni tanto si spegne, e quando lo fa, puntualmente la lucetta del cavetto passa da arancione (in carica) a verde (carica).
Fortunatamente, basta aspettare che il processo di standby si completi per premere il pulsante e far ripartire il computer esattamente da dov’era, niente riavvio o altro. Il problema è che diventa tremendamente frustrante quando cerco di guardare qualcosa, specie se sono con Katia e siamo sincronizzati, o se voglio ascoltare un album musicale per intero – e essere interrotto è una delle cose che mi infastidiscono di più.
Stranamente, questo problema sembra non presentarsi quando la CPU è sotto sforzo, quindi per ascoltare indisturbato la musica basta che metta su The Sims e giochi; questa nuova bizza, però, mi toglie anche quello. E onestamente, già la mia salute mentale è appesa un filo: da quando anche il computer, la mia unica fonte di sollievo, è diventato una fonte di stress, è peggiorata notevolmente. Ora non posso né giocare in santa pace, né sfruttare quel modo per ascoltare musica senza interruzione, e la prospettiva mi agita ulteriormente.
E fottesega se sono problemi da Primo Mondo: con i tempi che corrono, non è che le opzioni di svago siano poi molte, e anche quello è fondamentale per non implodere del tutto di fronte a una situazione sociale disastrosa.

Per inciso, quando la sera stessa in cui mi avevano riconsegnato il computer, ai primi di novembre, sono tornato al laboratorio per descriver il problema, loro hanno tentato di attribuirlo all’alimentatore. Ne hanno ordinato uno compatibile che si è rivelato ancora più problematico, per cui hanno cercato il pezzo originale che, a causa di ritardi che coinvolgono l’intero comparto informatico, non è ancora stato consegnato, Nel frattempo, tutto è rimasto fermo perché volevano escludere quella causa prima di cercarne altre. A gennaio sono finalmente riuscito a convincerli che forse, considerato che succede sempre sulle stesse percentuali e, a volte, anche quando il computer è staccato dalla corrente, forse il problema era la batteria stessa. Hanno promesso di chiamare il centro assistenza e farmi sapere ma oggi, tre settimane dopo, ancora non mi hanno richiamato. Considerando che a quanto pare la professionalità non sanno nemmeno dove sta di casa, non so nemmeno quanto abbia senso che descriva loro questo nuovo problema. Ci manca solo che il responso sia un blando: “Il computer è vecchio, abituatici” e non alzino un dito per aiutarmi concretamente.
In ogni caso, se il mio Macbook è davvero alla frutta, dovrò correre ai ripari. E checché ne dicano i detrattori, rimarrò fedele alla Apple.

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