Saturday 24 January 2009

A world of nothingness



It’s true: we’re all a little insane…

Stanotte ho scoperto che se si guarda i rami degli alberi quando sono bagnati in controluce, essi formano dei cerchi concentrici intorno alla luce.

Mi sono perso per Trieste mentre vagavo sotto la pioggia. Musica a volume tanto alto da far sanguinare le orecchie, capelli bagnati e incollati al viso, trucco colato (per la pioggia?). Ho imboccato una salita a caso, e mi sono accorto di non essere andato nella direzione giusta solo quando sono arrivato ad un vicolo cieco. Allora ho staccato la musica, mi sono seduto e ho scritto qualche messaggio alla Bloempje. Sono rimasto lì per pochi minuti ad ascoltare le gocce sui rami degli alberi, sui cofani delle macchine, sui motorini, e il mare che ruggiva in lontananza, molto più in basso di dove ero io. Gli aghi delle conifere grondavano di perle di luce, mentre i rami spogli delle latifoglie formavano dei cerchi contro i lampioni, quasi fossero ragnatele.

Alla fine, sono riuscito a calmarmi, alzarmi in piedi e ricordare da dove ero passato. E sono sbucato a casa da sopra, invece che da sotto. Lieto fine, clap clap.
La realtà assume i contorni irreali di un incubo mentre il mondo onirico diventa sempre più definito e reale.

E sì. Perché ultimamente il mio subconscio ha deciso di soddisfare tutti i miei desideri inespressi, ma non come capita, bensì in grande stile. Così, ieri notte mi ha regalato un giardino di salici piangenti, esattamente quelli che voglio per una mia foto. E la cosa più allucinante è che questi miei sogni sono talmente realistici che non riesco a riconoscerli come tali e, al risveglio, mi lasciano con un’amara delusione in bocca. Mentre sogno, sono perfettamente in grado di pensare e riflettere lucidamente, le sensazioni e le percezioni sono vivide e tangibili, e non solo, sono perfettamente consapevole delle situazioni che circondano ciò che sto vivendo in quel momento. Sono talmente lucido che penso anche a sogni che ho fatto in precedenza (e da qui la geniale uscita: “Ho sognato di baciarti un’infinità di volte, ma nessuna ha mai retto minimamente il confronto con questo momento in cui lo sto facendo per davvero”. Immaginate che gioia al risveglio). Ed ogni sogno mi mostra esattamente ciò che desidero, senza se e senza ma, senza prezzi da pagare, senza nulla che non sia a mio uso e consumo.

I dream in the darkness, I sleep to die.
Erase the silence, erase my life.
Our burning ashes blacken the day.
A world of nothingness blows me away
.

1 comment:

  1. Ti lascio un abbraccio coccoloso, mio confidente notturno.

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