“And I only write love songs
To those whom I don’t love.
I only reach for him
Who’s tied to someone else’s glove.
That which I hold inside,
Which I admire and deride,
Which I protect and hide is yours,
Is yours, is yours.”
To those whom I don’t love.
I only reach for him
Who’s tied to someone else’s glove.
That which I hold inside,
Which I admire and deride,
Which I protect and hide is yours,
Is yours, is yours.”
[ Willow – Emilie Autumn ]
Casualmente, questo pomeriggio ho letto il testo di questa canzone. E ho idolatrato Emilie come “l’artista che azzecca maggiormente i miei stati d’animo in questo periodo”. Questo ritornello riassume perfettamente la mia situazione attuale. E, peraltro, pure il sogno che ho fatto ieri mattina. Uno di quei sogni che, al risveglio, ti fanno desiderare di cadere in un coma profondo con fase rem costante a tempo indeterminato.
Uno di quelli che sembrano talmente realistici che, fra un bacio e l’altro, arrivi a dire “Ho sognato spesso di baciarti così, ma nessuna delle volte ha mai retto il confronto con ora, con la realtà.”
Uno di quelli che sembrano talmente realistici che, fra un bacio e l’altro, arrivi a dire “Ho sognato spesso di baciarti così, ma nessuna delle volte ha mai retto il confronto con ora, con la realtà.”
No comments:
Post a Comment