Il mio quote del mese è:
“È a Natale che si deve essere più buoni. A Pasqua si mette la gente in croce.”
“È a Natale che si deve essere più buoni. A Pasqua si mette la gente in croce.”
Detto ciò, le vacanze sono arrivate, e io ho passato il mio tempo in maniera tutt’altro che rilassante, dovendo sgambettare da un ufficio all’altro per fare una dannata delega per tutta la mattina di ieri (ho già detto che odio la burocrazia italiana?), fare la spesa per sopravvivere ai tre giorni di chiusura della mensa, affrontare le lavatrici ell’ERdiSU delle quali, su dieci, ne funzionava una sola e gestire la mia pelle che, con l’esplosione della primavera, ha deciso di fare il cavolo che le pare.
In tutto ciò, purtroppo, le vacanze non hanno portato via i miei casi umani. Anzi, si sono portate via il più bello e senza dubbio più interessante, per lasciarmi soltanto quelli più patologici. I quali non te li scrolli di dosso nemmeno con l’ascia, per quanto li cacci tornano sempre. Ed è davvero sconvolgente vedere come fanno i salti mortali pur di piacerti. Uno di essi lo sta facendo, cercando di attuare una strategia che ho involontariamente indicato ma seguendola in maniera talmente posticcia da sembrare la prof di filosofia o quello di storia dell’arte agli esami di stato. Io e la mia collega dottoressa abbiamo schedato già ben sei casi umani e se aumentano ancora chiamiamo un bel pullmino e li facciamo portare a Villa Verde (ipotetico nome di manicomio suggerito dalla collega, del quale mi sono innamorato visto che rende benissimo l’idea).
Ma stendiamo un velo pietoso, va’. Oggi, a parte il ritorno dei casi umani, è stata davvero una giornata di vacanza, in cui mi sono svegliato alle tre e mi sono dato all’accidia pura. Se non altro mi riposo e faccio sparire le occhiaie. E ora c’è quella maledetta chiesa sotto casa che mi trapana la pazienza scampanando a tutto volume. Che vogliono che me ne freghi a me di sapere che c’è la messa? Se me ne fosse importato ci sarei andato, tanto non c’è da sbagliarsi sull’ora, per cui è perfettamente inutile. E la prossima volta che la zia bigotta si lamenta di quelli che gridano dai minareti a Damasco, giuro che la butto giù da uno.
Ah, a proposito di tutto volume e di minareti: oggi ho bussato esasperato al vicino truzzo (il quale mi ha aperto in boxer, e non è stata una bella vista), ed è stato piuttosto cedevole nel riportare la musica a livelli ragionevoli. Forse perché avevo mezzo avambraccio coperto i spuntoni. Mah, speriamo duri, almeno.
In tutto ciò, purtroppo, le vacanze non hanno portato via i miei casi umani. Anzi, si sono portate via il più bello e senza dubbio più interessante, per lasciarmi soltanto quelli più patologici. I quali non te li scrolli di dosso nemmeno con l’ascia, per quanto li cacci tornano sempre. Ed è davvero sconvolgente vedere come fanno i salti mortali pur di piacerti. Uno di essi lo sta facendo, cercando di attuare una strategia che ho involontariamente indicato ma seguendola in maniera talmente posticcia da sembrare la prof di filosofia o quello di storia dell’arte agli esami di stato. Io e la mia collega dottoressa abbiamo schedato già ben sei casi umani e se aumentano ancora chiamiamo un bel pullmino e li facciamo portare a Villa Verde (ipotetico nome di manicomio suggerito dalla collega, del quale mi sono innamorato visto che rende benissimo l’idea).
Ma stendiamo un velo pietoso, va’. Oggi, a parte il ritorno dei casi umani, è stata davvero una giornata di vacanza, in cui mi sono svegliato alle tre e mi sono dato all’accidia pura. Se non altro mi riposo e faccio sparire le occhiaie. E ora c’è quella maledetta chiesa sotto casa che mi trapana la pazienza scampanando a tutto volume. Che vogliono che me ne freghi a me di sapere che c’è la messa? Se me ne fosse importato ci sarei andato, tanto non c’è da sbagliarsi sull’ora, per cui è perfettamente inutile. E la prossima volta che la zia bigotta si lamenta di quelli che gridano dai minareti a Damasco, giuro che la butto giù da uno.
Ah, a proposito di tutto volume e di minareti: oggi ho bussato esasperato al vicino truzzo (il quale mi ha aperto in boxer, e non è stata una bella vista), ed è stato piuttosto cedevole nel riportare la musica a livelli ragionevoli. Forse perché avevo mezzo avambraccio coperto i spuntoni. Mah, speriamo duri, almeno.
Ce l'hai fatta, finalmente, a bussargli!
ReplyDeleteComplimenti!
Ho assisito personalmente al bussaggio alla porta del vicino.
ReplyDeleteXD
grazie del tuo messaggio sul mio blog, ed effettivamente sì, anche a me manca moltissimo la sacerdotessa sublime, la sorella suprema, insomma... Vibeke ^^
ReplyDeletehai un errore nel titolo :P :)
ReplyDeleteUtente anonimo, starò diventando dislessico, ma mi sfugge l'errore... ò_ò
ReplyDeleteGente in...cRoce
ReplyDeleteAh, ecco, grazie. XD
ReplyDeleteIo stavo scandagliando "Vacanze e dintorni" alla ricerca dell'errore e ne stavo uscendo matto. XD