Thursday 12 March 2009

Gothness

Lady Grave
È quando facendo pulizia sul disco fisso del computer ritrovi le immagini gotiche scambiate con gli amici nel 2006, quelle che hanno fortemente influenzato il tuo gusto estetico e la tua stessa personalità, che ti rendi conto di quanto in realtà sia lungo un anno, e del fatto che tre anni sono un’eternità e che sei cambiato tantissimo, anche se non te ne sei reso conto perché tutti i movimenti lenti sono invisibili nel loro svolgersi.

A guardarle ora, molte di quelle immagini sono ridicole, stereotipate o, più semplicemente, banali. Eppure, allora non lo erano. Allora facevano parte di un mondo meraviglioso tutto da scoprire. Peraltro, moltissime venivano da deviantART, ed è così che ho scoperto quel sito che tanta rilevanza ha avuto nella mia maturazione artistica. È assurdo, a pensarci ora.

Sono le piccole cose a modellare le persone, molto più dei grandi eventi, che le sbozzano soltanto a grossolanamente.  Chissà cosa sarebbe ora di me se non avessi gustato quelle immagini. O se, pochi mesi dopo, non fossero usciti The Open Door e Lucidity. Ora forse non starei ascoltando i Tristania con gli auricolari mentre indosso dei pantaloni neri strappati con sotto il tartan ed una cravatta rossa su una camicia nera. Forse non mi sarei mai messo in discussione e ora non sarei seduto nella biblioteca della SSLMIT di Trieste, ma starei a fare Astronomia a Bologna scoprendo solo ora che non fa per me.
Perché so bene che nella mia vita tutto è concatenato: piccole cose portano a grandi cambiamenti.

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