Butterfly, are you ready?
Are you ready to exhale?
Are you ready to exhale?
Ennesimo week end fuori porta, stavolta a Brescia, ospite di Die. Ormai sta diventando una prassi quella di prendere un treno prima di uscire a fare un giro con gli amici, anche per il semplice fatto che ormai del cameratismo condito dall’inizio alla fine di discorsi sulla facoltà (perché, alla fin fine, altri argomenti in comune non ce ne sono) ne ho più che abbastanza. Tralasciando pochi intimi (che si contano su una mano), qui posso considerare di avere nulla più che una compagnia di bevute, il che è anche divertente, le prime dieci, venti, trenta volte. Ma poi stop, la cosa si ferma lì e inizia a ristagnare e perdere totalmente d’interesse, specie se poi si aggiungono i soliti che “no, al cinese non ci vengo manco morta, che friggono pure le sedie”.
Osservare invece per due giorni un gruppo di amici più compatto, che si basa su una più vasta gamma di interessi comuni, oltre a suscitare un vago sentimento d’invidia è stato anche piuttosto interessante. Anche a me piacerebbe avere un gruppo di amici così dal vivo, piuttosto che sparsi ai quattro angoli d’Italia.
Osservare invece per due giorni un gruppo di amici più compatto, che si basa su una più vasta gamma di interessi comuni, oltre a suscitare un vago sentimento d’invidia è stato anche piuttosto interessante. Anche a me piacerebbe avere un gruppo di amici così dal vivo, piuttosto che sparsi ai quattro angoli d’Italia.
Ad ogni modo, dubito che dimenticherò mai Le Fabouleux Destin d’Amélie Poulain, questo è certo. Né il viaggio di ritorno accompagnato dalle canzoni più allegre del mio iPod, fra cui Storm, Silence, Deadland, Samantha e Poppæa dei Theatre of Tragedy (che a dispetto dei testi sono musicalmente una sferzata di energia pura), e Butterfly-Milk della mia adorata Kari Rueslåtten.
...over the hills, over the hair,
Over there.
ReplyDeleteOddio quanto ti capisco sulle "comitive da bevute" .___. per questo qui in Umbria soffro come un cane...qui non ci sono comitive da invidiare, tutti, indistintamente, si radunano solo per due motivi: mangiare e ballare in disco, difatti raramente capita che qualcuno dei miei amici che ancora suona capiti qui da queste parti per un live...E di conseguenza a questo tipo di "cultura del vuoto" io preferisco vedere la mia attuale situazione come momentanea (anche se ormai dura da 3 anni), in attesa di ritornare in veneto, che avrà pure i suoi bastardi difetti, ma almeno hanno più fantasia sul come divertirsi tutti assieme....E diciamo continuo a coltivare le amicizie rimaste li. Tanto per farti un esempio, qui sono considerata un alieno perchè a 30 anni suonati non sono nè fidanzata ne sposata con prole a seguito....i più "bigotti" non ti dico che bella nomea mi hanno appioppato...si è decisamente una regione di merda questa....soprattutto se uno non segue il gregge manco con le bastonate.
P.S: mi hanno ri bocciata a guida, ho bestemmiato in aramaico e maltrattato sia l ingegnere che l istruttrice, tralaltro devo rifare il foglio rosa, ovvero altri soldi che partono....inizio a meditare di andarmela a comprare a Lecce....almeno risparmio
Ecco, vedo che ci capiamo. Ma il problma non è tanto che siamo asociali noi, quanto il fatto che abbiamo gli amici sparsi ovunque. Per questo sto progettando di invadere il Liechtenstein, così ci trasferiamo in massa lì. ;P
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ReplyDelete:D ottima idea sai! io misà che visti i gusti in comune con me li radunerò tutti in Finlandia :D dove ho deciso andrò a trascorrere la mia vecchiaia (ovvero fra qualche anno XD)
Metteremo una tratta Vaduz-Helsinki a prezzi stracciati, non temere. u__u
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