A tear is only water,
A sigh is only air...
A sigh is only air...
...e una rosa è solo una rosa. E le rose vanno amate tutte, a prescindere da chi le regala e quanto in fretta appassiscono.
Ci pensavo domenica mentre, nonostante il freddo e l’umidità, mi fermavo a scattare una fotografia a quella piccola rosellina appassita che si protendeva verso il cielo, mentre tentavo di preservarne almeno l’immagine dall’essere effimera: io amo le rose. Huysmans può riempire quanto vuole la bocca di Des Esseintes su quanto siano inflazionate, pretenziose eccetera, ma io le trovo sempre delicate e magnifiche.
Io di rose ne posseggo tre, e tutte e tre a modo loro eterne.
La prima è la più importante di tutte: è una rosa rossa di stoffa, regalo che mi fece la Bloempje per San Valentino l’anno in cui stavamo insieme. L’ho sempre tenuta assieme al cuore antistress sul comodino, sempre, entrambe le volte che ci eravamo lasciati, e l’ho sempre amata profondamente, sia lei che il cuore con la scritta “Ti Amo”, perché sotto sotto ho sempre saputo che è vera a prescindere da ciò che può succedere. È bella quanto lo è la mia Bloempje, con le sue forme così delicate e il velluto morbido sotto i polpastrelli. Come si potrebbe non amarla?
La seconda me l’hanno regalata Alessandra e Giovanni per i miei diciannove anni: eravamo in pizzeria e si è avvicinato uno di quei venditori ambulanti. Così, me ne hanno presa una a metà fra lo scherzo e il serio. A distanza di quasi due anni, è ancora lì, appesa alla mia libreria con i petali avvizziti, un tempo rossi, rivolti verso il basso. È così bella, nella decadenza della morte, e questa bellezza durerà in eterno. La amo perché ha in sé un fascino tutto gotico, e mi ricorda che il mondo ha tanta bellezza da offrire anche nelle cose più piccole o impensate.
La terza è sempre rossa, ed anch’essa un regalo. È una rosa trattata chimicamente affinché non appassisca mai, conservando intatta tutta la sua bellezza, nonché la conferma della mia teoria secondo la quale la Bellezza necessita sempre dell’Artificio. Mi è arrivata in circostanze piuttosto scomode, che sono degenerate subito dopo (beh, in verità erano già belle che degenerate, ma dettagli). Per questo motivo, in quanto regalo di una persona sgradevole, avrei dovuto odiarla. E invece, non ha giaciuto nell’armadio per mesi come il resto, ma è sempre stata lì a deliziare la mia vista. Perché una rosa è sempre una rosa. Non ha colpa di ciò che le accade, non viene guastata dalle mani che la toccano: nasce semplicemente per essere amata. E allora, al pensiero che potesse essere odiata per le sue vicissitudini, il mio cuore ha pianto con lei e l’ha accolta, facendomela amare nonostante tutto.
Perché il destino delle rose è questo: toccare i cuori sempre e comunque, a prescindere da ciò che viene imposto loro di rappresentare. Delle mie tre Rose, solo la prima, quella della Bloempje, mi ha toccato il cuore sia per il suo essere Rosa che per il suo essere Dono. La seconda è stata un balocco e da tale si è elevata a tesoro. La terza voleva essere un simbolo di qualcosa che non m’interessa, ed ha finito per essere preziosa solo per quella che è la sua reale essenza: la Bellezza.
Io amo le Rose.
Per amore della rosa si sopportano le spine.
ReplyDeleteUna volt aua persona a me cara mi scrisse questa frase... non so se sua o derivante da qualche testo, non lo ricordo ma trovai quelle parole fresche e piacevoli.
Così come leggo del tuo amore per le rose.
un qualcosa di così vezzosamente piacevole da reggere il confronto con la carezza che si può lasciare al velluto.
Il tuo pensiero sulla natura ingenua delle rose mi affascina e mi fa pensare o viaggiare sviluppando una teoria del tutto spontanea e divertente.
Quanto veleno ci può mai essere nel tocco di un essere umano tale da render un oggetto, a sè stesso ingenuo e puro, un qualcosa di disperatamente veicolante e fastidioso?
E allo stesso tempo... quanto amore ci può essere dentro gli occhi da far in modo che una rosa umile possa diventare un dono d'amore?
Ti lascio a queste riflessioni... nella speranza che non vengano infangate dalla mente deviata di alcuna cocochanel dei poveri.
E' così vero, alle Rose si perdona anche il fatto di avere le spine.
ReplyDeleteE tu sei la mia rosa più preziosa, Bloempje mia, lo sai? <3
A thing of Beauty is a Joy forever.
ReplyDeleteIl tuo post mi ha fatto venire in mente questa frase di John Keats, quanto mai vera. ;)
Concordo, è una frase verissima. *-*
ReplyDeleteEh, ce ne vorrebbe un po' di più gente a questo mondo come te e Keats, in grado di vedere e comprendere la vera Bellezza. O per lo meno questa è l'impressione che si ricava leggendoti. ;)
ReplyDeleteQuesto credo sia il post che preferisco fra tutti quelli che hai scritto. *-*
ReplyDeleteE per la seconda volta, nell'arco di pochissimi giorni, sei riuscito quasi a commuovermi. Alla terza, piangerò davvero!
@ Vento: Per quanto mi riguarda, trovo che se la gente si soffermasse maggiormente sulla bellezza del mondo, invece che sui suoi aspetti peggiori, le vite di molti migliorerebbero. Invece si insiste a fare il contrario, sputando su ogni buon senso. E' davvero triste.
ReplyDelete@ Ayl: Ti ringrazio, carissima. Posso chiederti qual'è l'altro post? ò_ò
Non posso che essere pienamente d'accordo con te. Nel nostro piccolo per lo meno, possiamo impegnarci a rendere migliore la nostra, di vita XD
ReplyDelete