Wednesday 23 February 2011

Don’t call me Gaga

Lady Gaga for president!
Ebbene sì. Alla fine è spuntata lì nell’elenco di musicisti che ascolto: Lady Gaga mi ha definitivamente trascinato nel suo vortice, anche io ho ceduto. Vabbè, era questione di tempo, come per Facebook: lì ho ceduto per colpa di un tipo (che ancora non sono riuscito a fotografare), qui per colpa di Jonah che mi ha fatto sentire le canzoni giuste. E ora la ascolto in playlist con i The 3rd And The Mortal, The Fame Monster con Tears Laid In Earth, e Dance In The Dark è appena terminata per lasciare posto a In Mist Shrouded. Come combinazione è un po’ strana, ma in qualche modo funziona.
Piccolo inciso sulla Germanotta: avevo già avuto modo di lodare l’arguzia delle lyrics di Telephone, in cui antepone il divertimento, il ballo, la sua canzone preferita, il drink che ha in mano e la festa al suo fidanzato all’altro capo del telefono (quello è il posto delle relazioni sentimentali, in fondo alla lista), ma leggendo i suoi testi ho trovato molte cose decisamente stuzzicanti. Un giorno dovrò fare un post con relativa foto dedicato a So Happy I Could Die, mi ci sono rispecchiato moltissimo.

Ciò detto, alla fine le cose non si sono risolte, e Pavilio è ancora qui a perdersi in convulsioni senza che riusciamo a capirne le cause, per cui oggi verranno a portarlo via per tenerlo una settimana o più in centro assistenza. La buona notizia è che una formattazione preceduta da un hackeraggio in modalità provvisoria per estrarre gli ultimi dati rimasti dentro è riuscita a rimettere in auge il vecchio pc, per cui c’è solo da sperare che duri almeno per il tempo necessario a Pavilio per tornare, si spera guarito e perfettamente operativo.

In tutto ciò, mi sono accorto che il mio uomo ideale non esiste. Davvero, non c’è nessuno che mi vada perfettamente a genio, è inutile che ci stia a girare tanto intorno. E abbiamo anche appurato che scendere a compromessi e provarci con l’uomo imperfetto è un tentativo fallimentare. Per cui pace, o ci consoliamo con Lady Gaga e tanti saluti, oppure cerco la Fata Turchina e mi faccio trasformare in bambola per iniziare una travolgente storia d’amore con Isaac, il nuovo capolavoro di una mia amica. Forse è la soluzione migliore.

Isaac - For A While 02 by *SleepingLiar

6 comments:

  1. le canzoni di LadyGaga avranno anche un ritmo accettabile, ma i testi sono quattro parole messe in fila e ripetute alla nausea.. meglio ascoltare le parodie di Riki Malva a questo punto!!

    non darti alla musica commerciale, stay metal brother! ;)

    ReplyDelete
  2. ti piacerà questo allora:



    http://www.pourfemme.it/articolo/dolci-strani-a-londra-si-gusta-baby-gaga-gelato-al-latte-materno/20217/

    ReplyDelete
  3. Lo sapevo che ci saresti caduto, lo sapevo (Y)

    E sì, lo so, è una cosa strana poi cercare di capire come conciliare il metal con LG. Io ci ho rinunciato, scuoto l'ipod e ciao.



    So Happy I Could Die :Q____ (Tantissima roba, non vedo l'ora di leggere il post)



    Cos'è. quella. meraviglia. in fondo. al post.

    No dico, se decidi di consolarti con Gaga, mi passeresti il numero della Fata?

    ReplyDelete
  4. @ Anonimo 1: So che è il solito discorso dell'uovo e della gallina, ma tecnicamente, la musica è commerciale dal momento in cui la si vende. Quindi chiunque, da Bach che faceva sinfonie su commissione ai The 3rd And The Mortal che, anche se tre in croce, di cd ne hanno venduti, è commerciale. Comunque, fintanto che qualcosa mi piace non vedo perché non ascoltarla deliberatamente solo per rimanere entro un genere ben preciso. :)

    @ Anonimo 2: Credo di essere diventato cianotico mentre leggevo... °_°

    @ Jonah: Chiariamo subito che Isaac è mio! Comunque, maledetto, sì che lo sapevi! <_< Ma io ricambierò con i Theatre of Tragedy, sappilo. I quali, fra l'altro, sono quelli che mi hanno aperto la mente spianando la strada a Stefani, con il loro periodo synthpop. Pensa che prima di dare a quei due album l'attenzione che meritavano, ho tacciato Sharon den Adel di alto tradimento e prostituzione musicale per la collaborazione dance con Armin van Buuren, mentre ora adoro quella canzone.

    ReplyDelete
  5. Come si chiamava quella canzone? io mi presi un sacco bene. Nel senso, non capivo, ma ciao, ero tutto presissimo

    ReplyDelete
  6. In And Out Of Love, magnifica sia in versione normale che orchestrale.

    ReplyDelete