Tuesday 8 February 2011

On my way back

Le rughe non coprirle, che ci ho messo una vita a farmele venire.

Ringraziamo Anna Magnani per averci illuminati con questo ingenuo quanto inutile tentativo di consolarsi per essere invecchiata (e la Feltrinelli per averlo reso noto) e andiamo oltre: il soggiorno a Torino è purtroppo finito. Troppo presto, visto che BriarRose e io avevamo ancora un sacco di progetti da attuare, ma questo significa che tornerò presto a farle visita. Purtroppo è andata male con l’Infernal Lord, con il quale ci sono state un paio di incomprensioni sulla tempistica, ma non ho molta voglia di approfondire. In compenso, sono tornato a casa con ben tre set di foto scattate a Sara e il suo ragazzo Yue (assieme o separati) e un sacco di sperimentazioni (di cui però parlerò nello specifico più avanti).

Fra le altre cose da segnalare, due poliziotti armati hanno appena chiesto il documento a me e ai due tizi seduti di fronte qui sull’ Eurostar, hanno chiesto se viaggiamo assieme e poi si sono attaccatial telefono a chiarire chissà cosa. In compenso non mi hanno arrestato, è già tanto. Però avevano quello che presumo essere un mandato. Spero di non finire coinvolto in una sparatoria in treno, fa schifosamente film western e mi infastidirebbe oltremodo.

Ora mi restano altre quattro ore e spicci di viaggio prima di arrivare a Trieste, durante le quali purtroppo non potrò editare le foto per distrarmi perché adesso, sull’Eurostar da Milano a Mestre, c’è un sole della cippa che non mi fa vedere bene i colori, e dopo non avrò l’elettricità sul regionale da Mestre a Venezia. Pazienza, mi darò alla musica e al solitario dell’iPod per passare il tempo.

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