Sunday 27 February 2011

Modalità dissacratrice

Ragazzi, lo scrivo qui per sicurezza, vedete di ricordarvene: se mai dovessi sparire in circostanze misteriose, non chiamate la polizia, mandate a cercarmi i membri di qualche circolo di aeromodellismo. Così magari evito di rimanere a marcire per tre mesi fra le fronde dei cespugli sotto il naso degli agenti.
Lo so che non dovrei fare dello humor noir, ma davvero, sarà che io e Linda siamo dei mostri, ma ieri sera siamo scoppiati a ridere appena ci hanno riferito la notizia. È talmente assurda da essere tragicomica.


E visto che stasera mi sento un mostro e sono in vena di dissacrare tutto il dissacrabile, tiriamo in ballo uno di quegli argomenti che in Italia sono addirittura santi, che perfino quelli a cui non interessa difendono perché non farlo equivale a non essere abbastanza intellettuali: ma quanto è stupida la Ballata Dell’Amore Cieco O Della Vanità di De Andrè?
(Sì, avete capito bene, sto per blastare De Andrè. Lesa maestà, anzi, lesa santità, denunciatemi).

Ora, a prescindere dal mio essere particolarmente polemico quando si parla di ammoreh in generale, il testo di questa canzone (che potete leggere e ascoltare qui) lo trovo proprio patetico. Non tanto per lo squallore della vicenda i sé, raccontata con un tono di presunta obiettività pseudo-cinica con tanto di tralalà di mezzo, quanto per il finale in cui De Andrè cerca di far passare per un eroe romantico moralmente vittorioso quello che sostanzialmente non è altro che un idiota che uccide la madre e poi si suicida per una sgualdrina che non vuole dargliela.

In sostanza, cos’è che abbiamo qui? Il caldo amore cieco di lui contrapposto alla fredda vanità di lei; bene contro male, forza positiva contro forza negativa, una prolifica e soddisfacente pur nella sua condizione sconfitta e l’altra sterile, insoddisfatta e insoddisfacente pur nel suo essere vittoriosa. E no, non ho interpretato male, è così e basta, se De Andrè non avesse voluto comunicare questo non avrebbe enfatizzato un finale in cui lei resta sgomenta e senza nulla di fronte a lui che, pur moribondo, è contento e ha raggiunto un obiettivo, e dove anzi è proprio la contentezza di lui-innamorato a rendere sgomenta lei-vana. Il messaggio è che, pur rifiutato, schernito e insozzato dalla vanità, l’amore è sempre vittorioso perché dà uno scopo sia nella vita che nella morte, mentre la vanità è sempre perdente perché rende crudeli ma non lascia nulla in cambio.

Mh, sì. Molto bello e poetico, davvero.
O forse no.
Non ci stiamo dimenticando un piccolo particolare tutt’altro che irrilevante? Tipo che ok, è lei gli sciorina con crudele cinismo delle prove di dubbia moralità, ma è lui che materialmente fa delle cose abominevoli tipo uccidere sua madre per strapparle il cuore e darlo in pasto a dei cani? Uhm...

E allora, rigiriamo un secondo la frittata e vediamola da un altro punto di vista: lei per vanità avrà anche fatto delle richieste allucinanti ad un uomo che non ama e con cui dunque si sente in diritto di “giocare” senza sensi si colpa (anche se io avrei dei dubbi su questa parte, vedesi la nota sotto), ma lui per amore ha fatto delle cose orribili. Per me non è un eroe romantico che muore per colpa della crudeltà di lei, è semplicemente un perfetto idiota senza il senso della misura che fa delle cose imperdonabili senza un reale motivo. Dal mio punto di vista, la colpa della tragedia non è della vanità pretenziosa di lei che chiede, ma dell’amore cieco di lui che fa. In fondo, chi è il pazzo fra quello che ordina di buttarsi nel fuoco e quello che lo fa veramente? Visione poetica o no, il torto ce l’ha lui che ha agito, senza ombra di dubbio.

Piccola postilla sulla questione vanità: secondo me, lei non gli chiede quelle cose perché è crudele e vuole nutrire il suo ego con la dimostrazione di avere un tale ascendente su un uomo da spingerlo al matricidio gratuito; secondo me gli mette semplicemente davanti delle prove “impossibili” affinché lui lasci perdere, semplicemente per levarselo di torno visto che non è interessata, senza aspettarsi minimamente che lui le dia ascolto. Ovvio che poi rimane sgomenta di fronte a lui che è talmente idiota da prenderla sul serio e fare ciò che fa! Ma queste sono solo speculazioni mie, non roba che si può evincere dal testo della canzone, per cui non è necessario darci peso. Il resto, invece, è una lettura abbastanza accurata: anche senza questa mia interpretazione che aggiunge ulteriore inutilità alla morte dell’uomo, ci sono altri dubbi sul perché consideri questo testo patetico?

6 comments:

  1. la cosa e' stata tipo



    -hanno trovato yara dalle parti di dove era sparita

    -cazzo tra quelli che hanno cercato lei e quelli che hanno cercato sarah scazzi siamo un buone mani eh.

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  2. Uno di quei momenti epici. XD Comunque sì, se ci affidiamo alle autorità siamo in una botte di ferro. Con dentro i chiodi.

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  3. Coff-coff: il vostro fornitore ufficiale di notizie è qui.

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  4. le canzoni di De Andrè nn sono fatte per avere un senso.. sono come la maggior parte delle canzoni italiane.. tipo "il cobra" (che non è un serpente!!!!) o quell'assurdità di "ti amo" di Tozzi.. solo per citarne due..

    credo alla gente interessi più il ritmo (che in De Andrè comunque non trovo) che il senso.. le cantano al karaoke e non si chiedono cosa stanno dicendo.. anche se alla fine è la loro lingua! XD



    e comunque, è sempre facile dire che l'amore vince su tutto, ma non è vero.. a volte è meglio essere indifferenti.. il problema di fondo è riuscirci!

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  5. a dire il vero de andre' in quanto a musica era quello che era, erano  (e sono) proprio i suoi testi ad essere cosi' particolari da essere oggetto di lezioni universitarie.

    poi quello che dice puo' essere condivisibile o meno eh.

    io penso che la tipa il giorno dopo se ne sara' trovato un altro meno cretino.

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  6. @ Aldo: Caspita, ci hai fatto una carrambata! :0

    @ Anonimo: Quoto Ratgirl, musicalmente la stessa Ballata in analisi è abbastanza insignificante, è il testo che, condivisibile o meno, ti fa fermare a spenderci sopra due parole. Poi, comunque, De Andrè ha spesso scritto canzoni impegnate o pseudo-tali, quindi direi che il testo la sua importanza ce l'ha.

    @ Linda: Esatto. Anche se sinceramente è proprio il suo voler essere impegnato che me lo fa trovare pretenzioso e mi fa sorridere. Ma alla fine è la sua pretenziosità e ricerca di impegno che, se da una parte attira i pseudo-intelletualoidi che vogliono darsi un tono, dall'altro fa sì che anche le arpie acide come me si soffermino a parlarne sul blog fra Lady Gaga e i Theatre of Tragedy, quindi il suo scopo di far riflettere, nel bene o nel male, lo raggiunge.

    Per il resto, ti dirò: secondo me ne aveva già un altro che le bazzicava intorno e che lei ricambiava, per questo aveva tanta fretta di liberarsi del deficiente. Sta' a vedere che, pulito il sangue secco dal cortile e nascosto il cadavere fra i cespugli a trecento metri da qualche caserma, si sposa e vive felice e contenta.

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